E noi attenti alle virgole e agli accenti…

Spazio di discussione su questioni di grafematica e ortografia

Moderatore: Cruscanti

sempervirens
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Iscritto in data: gio, 23 apr 2015 15:14

Intervento di sempervirens »

valerio_vanni ha scritto:Questo è mescolato e invertito, così è troppo :-)
Sneocdo uno sdtiuo dlel'Untisverià di Cadmbrige, non irmptoa cmoe snoo sctrite le plaroe, tutte le letetre posnsoo esesre al pstoo sbgalaito, è ipmtortane sloo che la prmia e l'umltia letrtea saino al ptoso gtsiuo, il rteso non ctona. Il cerlvelo è comquune semrpe in gdrao di decraifre tttuo qtueso coas, pcheré non lgege ongi silngoa ltetrea, ma lgege la palroa nel suo insmiee... Vstio?

Secondo uno ... del'università di ... , ... importa come sono ... le lettere, tutte ... ... possono essere ... posto sbagliato, ... importante ... che ... prima e ...ultima ... siano al posto giusto, il resto...conta.
...cervello ...comunque...in grado...decifrare... ... caos, ... non legge ... singola lettera, ... legge ... parola ... ... insieme. ...?

Anche riportando la frase nella sua forma corretta ma priva di molte parti posso riuscire a trarre qualcosa.

Sbaglio a dire che in tutto questo discorso, ma anche nella maggior parte del parlato e specialmente delle frasi fatte e ricorrenti ognuno di noi "anticipa" e recupera le informazioni corrotte o mancanti?

Tutto ciò mi fa pensare al Principio di Pareto: Nel 20% di uno scritto (o di altri dati o informazioni) c'è l'80% dell'informazione utile. :)
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Sixie
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Iscritto in data: lun, 18 mag 2015 19:18
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Intervento di Sixie »

sempervirens ha scritto:Sbaglio a dire che in tutto questo discorso, ma anche nella maggior parte del parlato e specialmente delle frasi fatte e ricorrenti ognuno di noi "anticipa" e recupera le informazioni corrotte o mancanti?
No, non sbaglia.
Si tratta di un meccanismo di integrazione dei significati attraverso inferenze connettive/elaborative che permettono di fare previsioni sia per i testi scritti che orali.
E ha ragione anche nel dire di "frasi fatte e ricorrenti", ché la funzione predittiva si esplica al meglio (in modo quasi inconsapevole) proprio quando si possiedono conoscenze pregresse.

In assenza, i problemi di coerenza locale saranno difficili ma non insolubili, perché in tal caso faremo ricorso a inferenze di tipo elaborativo, attraverso una ricerca consapevole di "riparazione" delle parti "corrotte" del testo in questione.

Diciamo che, normalmente, inseriamo il pilota automatico e via, attivando le nostre facoltà superiori solo per quel 20% di informazione utile che lei segnala, ma è vero anche che non sempre sappiamo individuarla. :)
sempervirens
Interventi: 599
Iscritto in data: gio, 23 apr 2015 15:14

Intervento di sempervirens »

La Sua risposta mi ha convinto e mi ha fatto anche capire che in questo campo devo ancora imparare tanto. La ringrazio per aver condiviso la Sua conoscenza e per le parole incoraggianti.

:)
Ultima modifica di sempervirens in data dom, 07 giu 2015 3:20, modificato 2 volte in totale.
Avatara utente
Marco1971
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Mi permetto d'intervenire solo per ricordare che questo spazio è dedicato a discussioni sulla lingua italiana. Ben vengano riflessioni di carattere generale sulle lingue ma mi sembra che questo filone si stia protraendo oltre il dovuto. Grazie dell'attenzione. :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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