«Wikipèdia» o «Wikipedía»?

Spazio di discussione su questioni di fonetica, fonologia e ortoepia

Moderatore: Cruscanti

Avatara utente
Carnby
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Intervento di Carnby »

Purtroppo, nonostante i miei sforzi di comunicare la pronuncia «corretta», sento spesso /wiki'pidia, -dja/.
Andrea Russo
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Intervento di Andrea Russo »

Anch'io, purtroppo. Al massimo /wiki'pedia/, ch'è un po' un misto... Ma non ho mai sentito /wikipe'dia/.
Tempo fa mentre mi raccontavano d'una dottoressa, venne fuori che pronunciò /wiki'pidia/, io "corressi", e la risposta fu: «è una dottoressa, lo saprà»... I medici, per le questioni linguistiche, lasciamoli perdere.
domna charola
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Intervento di domna charola »

Non sono convinta del considerarlo un nome comune.
Spesso, le imitazioni dedicate a specifici argomenti, in rete, utilizzano lo schema xx-pedia, adattandolo all'argomento (es.: celtic-pedia) e quindi rimarcando il concetto di "enciclopedia", mentre perdono quello di wiki = veloce.
D'altra parte non è detto che esse siano veloci; il loro comune denominatore è quello di essere in rete, ma questo non traspare in nessuno dei termini che stiamo esaminando (nemmeno l'originale specifica che si tratta di un prodotto telematico). Spesso, non si definiscono comunque delle "wikipedie", inteso come oggetto specifico, bensì delle "enciclopedie".
Questo si usa in genere perché wikipedia viene considerao un marchio, e si evita di incorrere in eventuali sanzioni connesse al suo uso improprio (anche se magari non sono previste, la percezione comune è che ci possano essere); e perché si preferisce non sembrare un'imitazione dell'originale, ma piuttosto un prodotto nuovo, a sé stante, e caratterizzato dall'essere "enciclopedico" e non "wikipedico".

Insomma, si tratta del nome proprio di uno specifico portale.
Il punto è un altro. Esistono tante wikipedie.
Ogni paese, ogni lingua ha la sua, e non sempre i testi sono una semplice traduzione dal portale-madre.
Ogni wikipedia vive la propria vita, ed è compilata nella propria lingua, secondo le esigenze sentite da quella comunità di parlanti.
Quindi, secondo me, ha senso la pronuncia locale, riferendosi allo specifico oggetto connotato da una specifica lingua.
Ovvero, la wikipedia italiana, filiazione nostrana e scritta in italiano, è vikipedìa.
Mi viene invece spontaneo differenziare, quando cito una notizia da quella inglese, chiamandola all'inglese, forse anche perché, immersa nella lettura di un testo inglese - che ovviamente non traduco - e magari anche mentre sto scrivendo in inglese, il mononeurone è posto in modalita "lingua inglese" e non riesce a ragionare altrimenti...
fiorentino90
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Intervento di fiorentino90 »

Adriano ha scritto:Coke" da noi non è diventato "Coca Cola" perché qualcuno si è interrogato sulla pronuncia, ma per puro, perdonatemi, marketing.
A proposito. Per il DiPI, Coca-Cola si legge: kokaˈkɔla. kɔ- Tuttavia, secondo me, non si tratta di una differenza tra pronuncia tradizionale e moderna: dipende se il termine è letto come una sola parola o no. In un audiolibro che ho io la doppiatrice pronuncia [kokaˈkɔla] e mi sembra la pronuncia migliore. Quali delle due pronunce è da preferire? Volendo usare la terminologia del Canepàri, è appropriato parlare nel secondo caso di pronuncia tradizionale?
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Carnby
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Intervento di Carnby »

fiorentino90 ha scritto:A proposito. Per il DiPI, Coca-Cola si legge: kokaˈkɔla. kɔ- Tuttavia, secondo me, non si tratta di una differenza tra pronuncia tradizionale e moderna: dipende se il termine è letto come una sola parola o no. In un audiolibro che ho io la doppiatrice pronuncia [kokaˈkɔla] e mi sembra la pronuncia migliore. Quali delle due pronunce è da preferire? Volendo usare la terminologia del Canepàri, è appropriato parlare nel secondo caso di pronuncia tradizionale?
A me viene spontaneo /kɔkaˈkɔla/ (in canIPA [ˌkσ-]); da me pronunciato «ovviamente» [ˌkɔhaˈhɔ:la].
fiorentino90
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Intervento di fiorentino90 »

Carnby ha scritto: A me viene spontaneo /kɔkaˈkɔla/ (in canIPA [ˌkσ-]); da me pronunciato «ovviamente» [ˌkɔhaˈhɔ:la].
[ˌkɔhaˈhɔ:la] mi piace! Nel mio italiano regionale (calabrese) lo pronuncerei con lo scevà :D
Allora, sia l'enciclopedía De Agostini che il dizionario italiano-inglese English24 riportano solo Còca-Còla. La pronuncia corretta dovrebbe essere allora /kɔkaˈkɔla/. Come sempre, il Canepàri consiglia la pronuncia piú sbagliata :(
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Souchou-sama
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Intervento di Souchou-sama »

Tornando a Wikipedia, comprendo pienamente il punto di vista di domna charola, e avanzo la mia personale proposta, scrivendola come fosse una voce del DiPI:

Wikipedia
(ingl.) wikiˈpidja, ↓-ˈpɛdja; ↑v-; ↑-dia
◆ (it.) wikipeˈdia, ↓-ˈpɛdja; ↑v-
valerio_vanni
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Intervento di valerio_vanni »

Il punto cruciale è se viene sentita come due parole o come una composta.
Si vede che secondo le rilevazioni di Canepari viene sentita più spesso come composta.

La mia pronuncia spontanea corrisponde alla versione senza gorgia riportata da Carnby. Riguardo alla sottigliezza [ˌkσ-] non saprei: la mia sensazione è di usare un'aperta ma potrebbe essere anche un limite del mio orecchio: faccio fatica a identificarla in mezzo alle altre due.

Io sono portato a vederla come due parole, probabilmente per il fatto che nelle scritte c'è un simboletto in mezzo e viene ripetuta la maiuscola.

Per quanto riguarda wikipedia a me piacciono sia wikipeˈdia che wiki'pɛdja. "-'pidia" e "viki-" no.
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Souchou-sama
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Intervento di Souchou-sama »

valerio_vanni ha scritto:Il punto cruciale è se viene sentita come due parole o come una composta.
Esattamente. :) Poiché qualsiasi composto finisce, col tempo, per esser percepito come un’unica parola, il DiPI rispecchia questa tendenza, dando la pronuncia “da due parole” come tradizionale e quella “da parola unica” come moderna. (Cfr. per es. anche senz’altro /senˈʦaltro. sɛnˈʦaltro/.)
valerio_vanni ha scritto:Per quanto riguarda wikipedia a me piacciono sia wikipeˈdia che wiki'pɛdja. "-'pidia" e "viki-" no.
Ma non è una questione di gusti… :roll: Anche a me /-ˈpɛdja/ non dispiace, ma non ha senso; /-ˈpidia/ sta per l’inglese encyclopedia; /v-/ corrisponde meglio all’hawaiano, che ha appunto /v/ [ʋ] e non qualcosa come «/w/ [ʋ]».
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Carnby
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Intervento di Carnby »

fiorentino90 ha scritto:[ˌkɔhaˈhɔ:la] mi piace! Nel mio italiano regionale (calabrese) lo pronuncerei con lo scevà.
Allora, sia l'enciclopedía De Agostini che il dizionario italiano-inglese English24 riportano solo Còca-Còla. La pronuncia corretta dovrebbe essere allora /kɔkaˈkɔla/.
Caneparizzando un po' trascriverei [ˌkσˑhʌˈhɔːlʌ] e [lʌˌkσˑhʌˈhɔːlʌ] (i vocoidi posteriori-centrali labiati compaiono solo in pronuncia un po' marcata); inoltre [h] sarebbe più correttamente l'approssimante velare che in IPA ufficiale non c'è (potremmo ricorrere al pesante [x̞] o a [ɰ̻]).
fiorentino90 ha scritto:Come sempre, il Canepàri consiglia la pronuncia piú sbagliata.
Suvvia siamo onesti, non sempre! :)
Souchou-sama ha scritto:(Cfr. per es. anche senz’altro /senˈʦaltro. sɛnˈʦaltro/.)
In questo caso corrisponde alla mia pronuncia nativa dato che da me si dice /'senʦa/ e non /'sɛnʦa/. :)
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Souchou-sama
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Intervento di Souchou-sama »

Carnby ha scritto:[h] sarebbe più correttamente l'approssimante velare che in IPA ufficiale non c'è (potremmo ricorrere al pesante [x̞] o a [ɰ̻]).
Il Canepàri propone appunto «[ɰ̻]» (anche se dobbiamo ricordarci che uffIPA [ɰ] non corrisponde perfettamente a canIPA [ɰ], giacché il primo è velare, il secondo provelare — ma son minuzie).
Carnby ha scritto:Suvvia siamo onesti, non sempre!
L’astio di fiorentino90 nei confronti di LuCa mi pare indubbiamente eccessivo. :D
Carnby ha scritto:In questo caso corrisponde alla mia pronuncia nativa dato che da me si dice /'senʦa/ e non /'sɛnʦa/.
Sí, lo immaginavo! :wink:
fiorentino90
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Intervento di fiorentino90 »

Souchou-sama ha scritto:L’astio di fiorentino90 nei confronti di LuCa mi pare indubbiamente eccessivo. :D
Luciano Canepàri è sicuramente un grande fonetista, ma trovo assurda questa divisione tra pronuncia moderna e tradizionale: l'italiano standard è uno ed uno solo. Tutti i dizionari (o quasi) fanno presente che la pronuncia corretta di rogo, per esempio, è con la o aperta, anche se comunemente è realizzato con la o chiusa. Gran parte dei dizionari -anche piuttosto vecchiotti- riportano due pronunce pure per altri termini (lettera, spegnere, scorza, ecc.) senza però alzare questa barriera tra pronuncia tradizionale e moderna. La lingua si evolve, si sa, ma la pronuncia cambia dopo secoli, non dopo anni. Ci sono errori d'ortografia molto comuni, ma non per questo siamo autorizzati a ufficializzare l'ortografia moderna! E' esemplare che il Dipi riporti sempre la pronuncia corretta (da lui definita "tradizionale") accanto a quella "moderna": quest'ultima non ha il prestigio linguistico che possiede la prima e in molti casi le pronunce "moderne" sono errori gravi nella pronuncia "tradizionale". Infine, perché introdurre in un dizionario pronunce "accettabili" e "tollerate" che sono comunque sbagliate? Perché un professionista della voce dovrebbe evitarle, mentre è meno importante per un non professionista? Un dizionario si rivolge a tutti gli italiani ed agli stranieri che parlano italiano e tutti gli italofoni devono imparare le pronunce migliori. Comunque, concludo riportando la pronuncia di collega secondo il DiPI:

(un[a]) kolˈlɛɡa; -e- [T ɛ, UMLR ɛ/e]
◆ (-o) kolˈleɡa, -ɛ- [T e/ɛ, UMLR ɛ/e]

e, sempre dal DiPI, quella di ribrezzo:
riˈbreʦʦo. -ʣʣ-; -ɛ- [T eʣ/ʦ, U eʦ/ʣ, ɛʦ, MLR eʦ]

Cioè quasi tutte le pronunce sono possibili! :shock:
Avatara utente
Souchou-sama
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Intervento di Souchou-sama »

Caro fiorentino90, è inutile rimaner basiti: il DiPI si fonda semplicemente su basi diverse. Non, cioè, sulle pronunce teoricamente indicate dai dizionari di pronuncia, bensí su quelle concretamente adoperate dai professionisti della voce. Il resto consegue —perlopiú— da ciò.
fiorentino90 ha scritto:la pronuncia cambia dopo secoli, non dopo anni
E sarebbe in grado di dimostrare una simile affermazione? :roll:
fiorentino90
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Intervento di fiorentino90 »

Souchou-sama ha scritto:Caro fiorentino90, è inutile rimaner basiti…
Se qualcuno scrivesse "abbiamo venuto", tutti riderebbero. Perché se commetto un errore di pronuncia, è irrilevante?! Non bisogna semplificare la lingua, ma insegnare e diffondere la corretta pronuncia.
Souchou-sama ha scritto:il DiPI si fonda semplicemente su basi diverse. Non, cioè, sulle pronunce teoricamente indicate dai dizionari di pronuncia, bensí su quelle concretamente adoperate dai professionisti della voce. Il resto consegue —perlopiú— da ciò.
"Egli ha ufficializzato la pronuncia ‹neutra moderna› dell'italiano, in sostituzione di quella ‹tradizionale›, non più favorita dai professionisti della dizione»" è quello che si legge dappertutto. È falso. I professionisti della voce insegnano ancora cognàc, cucúlo, di/s/egno (nessuno dice di/z/egno!), /'tsio/, ecc. Si discostano soltanto per la s intervocalica (pur precisando che la regola vorrebbe la s sorda in determinati casi) e per i raddoppiamenti fonosintattici, il cui uso varia spesso da doppiatore a doppiatore. Alcuni, come Alberto Lori, raddoppiano ancora dopo DA e DOVE e insistono persino sulla corretta pronuncia di Caraíbi (che per il DOP è antiquata). Preciso che sono del 1990 ed ho studiato dizione in questi ultimi anni, non 20 anni fa!

Il DiPI si avvicina piú all'italiano parlato dalla maggior parte degli italiani, ma non è sicuramente uno specchio dell'italiano usato dai professionisti della voce.
Souchou-sama ha scritto:
fiorentino90 ha scritto:la pronuncia cambia dopo secoli, non dopo anni
E sarebbe in grado di dimostrare una simile affermazione? :roll:
Certo! Preciso pure che me lo ha insegnato un professionista della voce. Gratuíto si diceva nel Medioevo, mentre la pronuncia corretta oggi è gratúito.

Torniamo all'argomento del filone.
Souchou-sama ha scritto:/v-/ corrisponde meglio all’hawaiano, che ha appunto /v/ [ʋ] e non qualcosa come «/w/ [ʋ]».
Sono d'accordo, ma in italiano il termine wikipedia è stato introdotto dall'inglese.
Avatara utente
Souchou-sama
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Intervento di Souchou-sama »

Caro fiorentino90, Lei avrebbe ragione, se soltanto non s’ostinasse a confondere i «professionisti della voce» coi doppiatori, che son soltanto un sottoinsieme di quelli. (E no, un singolo professionista della voce «tradizionalista» non basta a inficiare quant’ho detto.)
fiorentino90 ha scritto:Se qualcuno scrivesse "abbiamo venuto", tutti riderebbero.
Ma, qualora (persino) i professionisti della voce parlassero cosí, nessuno lo deriderebbe. :D
fiorentino90 ha scritto:Gratuíto si diceva nel Medioevo, mentre la pronuncia corretta oggi è gratúito.
Ovvía, la Sua logica mi delude: con ciò ha dimostrato soltanto che la pronuncia può cambiare anche nei secoli. Inoltre, non ha fornito dati sul tempo effettivamente impiegato da gratuito per cambiare pronuncia, sicché non ha veramente dimostrato neppure quello.
fiorentino90 ha scritto:Sono d'accordo, ma in italiano il termine wikipedia è stato introdotto dall'inglese.
Per questo ho dato (e il DiPI dà) /w-/ come prima pronuncia. Ma ciò non toglie che /v-/ sia la pronuncia di «coloro che sanno».
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