«Nimby», «NIMBY» (e «PIMBY», «WIMBY»...)

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G. M.
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«Nimby», «NIMBY» (e «PIMBY», «WIMBY»...)

Intervento di G. M. »

Dai Neologismi Treccani:
Nimby s. m. inv. Acronimo dell’ingl. Not In My Backyard, non nel mio cortile: forma di protesta di un gruppo di persone che vede minacciata la sicurezza della propria area di residenza dall’insediamento di opere sociali indesiderate; per estensione, chi vi partecipa. ◆ Naturalmente conosciamo tutte le obiezioni ai parcheggi sotterranei: che provocano danni ambientali, alterano l’arredo urbano, distruggono verde. Quindi tutti li vogliono, ma non nel proprio cortile (Nimby, ovvero «not in my backyard»). (Franco Morganti, Corriere della sera, 3 novembre 2004, p. 47, Milano) • I Nimby sono dappertutto. Not In My Backyard (non nel mio cortile) sembra essere la risposta automatica a qualsiasi progetto di nuove infrastrutture: «Sì, quella centrale serve, ma fatela da un’altra parte» è la traduzione italiana. (Maurizio Ricci, Repubblica, 30 novembre 2007, p. 37, R2) • Nimby è diventata la parola-chiave per definire e interpretare i movimenti di protesta che si sono sviluppati negli ultimi anni su scala territoriale. È un’espressione facile da usare, di pronto impiego e ha il vantaggio di offrire un criterio immediato di spiegazione del motivo per cui una popolazione locale decide di mobilitarsi per contrastare la costruzione di un’opera pubblica sgradita, si tratti di una grande infrastruttura di trasporto o di un inceneritore o di una nuova base militare. In questa logica, diventano «Nimby» tutti coloro che non vogliono che si faccia qualcosa «nel loro giardinetto di casa», cioè nelle vicinanze del luogo in cui vivono. (Giuseppe Berta, Stampa, 20 gennaio 2008, p. 35, Società e Cultura).
Già attestato nella Repubblica del 1° agosto 1991, p. 30, Mercurio-Cultura (Vittorio Zucconi).
V. anche pimby.
Si veda anche la voce NIMBY, effetto nel Dizionario di Economia e Finanza.

Gli analoghi acronimi PIMBY e WIMBY stanno rispettivamente per Please In My BackYard 'per favore nel mio cortile' e Welcome In My BackYard 'benvenuto nel mio cortile'.

Con una rapida ricerca in Rete non trovo molte traduzioni nelle lingue sorelle. Il TermCat (l'archivio terminologico multilingue ufficiale catalano) riporta al momento qualche adattamento; il Grande dizionario terminologico chebecchese ha pas chez moi 'non a casa mia'. Pareri, proposte?
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Millermann
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Re: «Nimby», «NIMBY» (e «PIMBY», «WIMBY»...)

Intervento di Millermann »

Bella sfida! Quando si ha che fare con una sigla non è facile trovare un traducente che la possa rimpiazzare. :?

In questo caso io vorrei provare con una proposta un po'... audace: anziché seguire il modello "catalano" (da cui verrebbe fuori qualcosa come *nimbismo, che non mi dice nulla), partirei proprio dall'espressione francese pas chez moi, liberamente traducibile come «non da me» per coniare un eloquente *nondameismo (e *nondameista). :)

Il meccanismo, abbastanza produttivo in italiano, è lo stesso che ha portato alla formazione di termini come menefreghismo o, piú recentemente, fancazzismo. ;)

Il fatto che si tratti di termini «gergali», secondo me, in questo caso potrebbe favorire l'accoglienza del traducente. Che gliene pare? :)
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G. M.
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Re: «Nimby», «NIMBY» (e «PIMBY», «WIMBY»...)

Intervento di G. M. »

Millermann ha scritto: dom, 26 dic 2021 19:15 Che gliene pare? :)
Di primo acchito, mi piace molto. :) Veloce, facile e di registro simile all'espressione inglese.

Unico appunto: userei due m per il raddoppiamento fonosintattico: nondammé, nondammeismo, nondammeista. :wink:
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Millermann
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Re: «Nimby», «NIMBY» (e «PIMBY», «WIMBY»...)

Intervento di Millermann »

G. M. ha scritto: dom, 26 dic 2021 19:24 Unico appunto: userei due m per il raddoppiamento fonosintattico: nondammé, nondammeismo, nondammeista. :wink:
Touché! Ha perfettamente ragione (in teoria). Però... però! :?

Come abbondantemente ripetuto nel filone faidatté, in italiano moderno, e comunque fuor di Toscana, da non produce raddoppiamento fonosintattico.

Sarebbe forse un po' anacronistico e forviante usare il raddoppiamento in una neoformazione gergale... mi piacerebbe sentire, in proposito, il parere dei piú esperti! ;)
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Re: «Nimby», «NIMBY» (e «PIMBY», «WIMBY»...)

Intervento di Infarinato »

Se si omette il raddoppiamento fonosintattico dopo da (o perlomeno la sua rappresentazione grafica nelle univerbazioni), si perde la coerenza interna del sistema italiano: non si possono avere daccapo, dappoco, dabbene, davvero, dappertutto etc. da un lato, e *faidaté e *nondamé dall’altro. :? (= 🤮)

Quanto alla proposta in sé, ne apprezzo la concisione, ma la trovo poco perspicua, non da me facendomi piuttosto pensare a «non da [me] solo» che a «non a casa mia / non dalle mie parti / non qui»… :?² Forse io mi accontenterei di un piú lungo non-a-casa-mia, oppure ripescherei altrovismo, affiancando un nuovo significato a quello esistente…
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Re: «Nimby», «NIMBY» (e «PIMBY», «WIMBY»...)

Intervento di domna charola »

Quasi alla lettera: "NOn nel Mio Orticello"= NOMO... ?
Così, per gli appassionati di sigle...
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Re: «Nimby», «NIMBY» (e «PIMBY», «WIMBY»...)

Intervento di Carnby »

Orticellismo si trova in giro, ma non so se possa essere sovrapponibile.
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Re: «Nimby», «NIMBY» (e «PIMBY», «WIMBY»...)

Intervento di domna charola »

Ci ho pensato anch'io mentre scrivevo, e ho razzolato in rete, senza trovare informazioni sufficienti.
A me è venuto fuori naturalmente, essendo un termine usato dagli appassionati di meteo, e che ho imparato frequentando un foro sul tema.
La definizione precisa non l'ho trovata, si perde probabilmente nei meandri di messaggi accumulati in decine di anni.
Più o meno, verrebbe fuori che l'orticellista è quello che si occupa solo del suo orto, cioè della situazione locale, mentre non ha interesse per ciò che accade a distanza; per estensione mi vien da pensare che oltre a occuparsi, può anche pre-occuparsi, e quindi pensare che tutto può accadere, ma non sul suo orticello. Cioè, l'orto privato come microcosmo personale, fulcro di tutti gli interessi, ma anche che non può essere toccato da nessuno.
E arriveremmo quindi al concetto che qui stiamo cercando di tradurre.
Ho anche avuto la tentazione di lanciare il quesito agli "esperti" meteo: un filone tipo "cosa si intende per 'orticellismo'?", ma mi sa che di là suonerebbe marziano...
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Re: «Nimby», «NIMBY» (e «PIMBY», «WIMBY»...)

Intervento di G. M. »

L'idea di usare in qualche modo orticello mi piace. :) Riprende l'immagine dell'originale inglese ma la declina in un modo più specificamente italiano. L'unico problema è la lunghezza dei possibili termini. È improponibile qualcosa tipo fuormiorticellismo (/[ˌ]fwɔr-/)? Parola alquanto lunga, presa da sola; ma non eccessivamente se confrontata agli altri -ismo, fra i quali si trovano facilmente termini lunghi, sopra le cinque sillabe, senza che ci colpiscano in modo particolare: antropomorfismo, antiproibizionismo, multiculturalismo, elettromagnetismo, semipresidenzialismo... Di fianco a queste, un conio del genere non appare più così mostruoso.

Oppure si potrebbe usare il più breve orto, che ha sfumature piuttosto simili, anche se meno marcate del diminutivo. Nonnelmiortismo?
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Re: «Nimby», «NIMBY» (e «PIMBY», «WIMBY»...)

Intervento di Infarinato »

L’espressione idiomatica italiana corrispondente all’inglese not in my backyard è non a casa mia. Ogni altra soluzione, per quanto ingegnosa, risulta piuttosto innaturale…
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Re: «Nimby», «NIMBY» (e «PIMBY», «WIMBY»...)

Intervento di domna charola »

Infarinato ha scritto: lun, 27 giu 2022 18:39 L’espressione idiomatica italiana corrispondente all’inglese not in my backyard è non a casa mia. Ogni altra soluzione, per quanto ingegnosa, risulta piuttosto innaturale…
Non riesco ad esserne del tutto convinta.

Anche se al momento l'italiano medio identifica la "casa" con un bucolocale da venti metri quadri al decimo piano di un palazzone-alveare, nel nostro immaginario è altrettanto radicata l'idea arcaica di un'abitazione che comprenda anche il proprio spazio verde.
Se nell'immaginario anglofono - attuale - questo è il backyard, il cortile tenuto a prato curatissimo che caratterizza iconograficamente appunto l'abitazione inglese, per noi invece la mente corre alle case dei bisnonni in campagna o nelle valli, ove lo "spazio verde" era quello che forniva sussistenza, l'orto per l'appunto.

L'idea dello spazio verde generico la troviamo in italiano ad esempio nel noto proverbio: "l'erba del vicino è sempre più verde", che mal si colloca nel panorama dei palazzoni metropolitani: erba? quale erba?... Eppure ce lo immaginiamo così, il vicino: ha qualcosa più di noi, e questo qualcosa è, simbolicamente, l'erba di un verde che noi non riusciamo ad ottenere; fa niente che noi l'erba non ce l'abbiamo neppure e quindi il paragone nemmen si pone. L'espressione resta, con tutto il suo portato di storia e di cultura popolare.

E così è anche per l'orticello, termine che fa riferimento al medesimo passato microcontadino dei nostri antenati: anche se non registrata dai dizionari, negli ultimi anni la parola è stata ampiamente usata ad esempio nel discorso politico, per indicare la ristrettezza di vedute di quei politici - ovviamente della corrente opposta - che non sanno guardare oltre il loro piccolo mondo e che difendono ad oltranza i propri risicati privilegi. In rete si trovano numerose attestazioni, come discorsi riportati o riassunti dai cronisti, e sempre con questa sfumatura, nella quale rientra anche l'idea che qualsiasi innovazione non deve alterare il proprio modo di essere, il proprio "orticello".

La sento insomma come molto idiomatica, e molto italiana, anche se nella media pochi italiani possiedono un orto.
Avatara utente
Infarinato
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Re: «Nimby», «NIMBY» (e «PIMBY», «WIMBY»...)

Intervento di Infarinato »

Tutto vero: «l’erba del vicino è sempre piú verde», «coltivare il proprio orticello» etc. sono tutte espressioni idiomatiche italiane che rendono bene il concetto. «Non nel mio orticello» et sim., però, no. Not in my backyard in italiano si dice non a casa mia;)
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