puszta ‹pùstå› s. ungh., usato in ital. al femm. (anche adattato in pusta). – Nome della prateria steppica, tipica della pianura ungherese, che rappresenta una formazione semi-naturale dovuta ad attività di pascolamento; è caratterizzata da prevalenza di graminacee, in partic. del genere Stipa, e da una fioritura primaverile seguita da una dominanza di steli fruttificanti in estate.
pusta s. f. – Adattamento ital. dell’ungherese puszta (v.): nella sua poesia è tutto il sole della p. selvaggia, è il fremere del cavallo ungherese (Carducci, parlando del poeta ungh. Sándor Petöfi).
Può essere vero, però occorre tener presente che *pusto (in italiano, almeno) ricondurrebbe immediatamente al genere maschile, mentre da un punto di vista pratico è meglio che il termine si uniformi alle parole sorelle che indicano i vari tipi di prateria (steppa, pampa, savana, tundra), che nella nostra lingua sono femminili.