Proposte di riforma ortografica di Castellani

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G. M.
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Re: Proposte di riforma ortografica di Castellani

Intervento di G. M. »

Millermann ha scritto: mer, 06 apr 2022 19:40 Anche se altre lingue ammettono consonanti doppie a inizio di parola (vedi lo spagnolo con ll), per l'italiano ciò mi sembra inaccettabile, perfino per le parole pregeminanti.
Sicuramente urta un po' il mio senso estetico, ma credo sia molto un fatto d'abitudine.

Lei diceva che, ragionando d'innovazioni ortografiche dell'italiano, non sarebbe male cercare una qualche coerenza coi nostri dialetti; in questo caso troviamo le doppie iniziali almeno nel romanesco (qui diversi esempi), per cui non sarebbe una novità assoluta.
Millermann ha scritto: mer, 06 apr 2022 19:40 Piuttosto, non si potrebbe fare il... contrario di quanto propone, anche in corpo di parola? [...] Ufficialmente, si potrebbe stabilire che «l'accento circonflesso su una consonante indica il rafforzamento facoltativo della stessa, proprio di una pronuncia sorvegliata». [...] Che poi è quello che si vorrebbe far capire a chi, invece, ritiene che la pronuncia priva di RF sia quella elegante e impeccabile, mentre l'altra sia rozza e provinciale. ;)
Lei è uno stratega! :mrgreen: Io vado più "dritto al punto" (anche a schiantarmi contro un muro). :lol:
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Re: Proposte di riforma ortografica di Castellani

Intervento di G. M. »

Un’altra considerazione minore ma interessante è che usando questa logica seconda, oltre a risolvere «alla radice i problemi legati alle eccezioni», si potrebbe mostrare senz’alcuna difficoltà il raddoppiamento fonosintattico con le sue particolarità nel caso in cui intervengono fatti metalinguistici, cosa che nella prima logica non si può fare (o almeno non in modo semplice). È un dettaglio minore, si dirà, ma a me piace curare anche i dettagli. (E visto che scrivo e scriviamo di linguistica, per me e per noi non è così minore... :P).

Traendo di nuovo dal testo di Fiorelli (p. 123), sono i casi seguenti:
  1. tutti i monosillabi uscenti in vocale accentata, se citati metalinguisticamente (cioè sostantivati), fanno il raddoppiamento, anche se non lo fanno usati come parole normali del discorso: «Quindi si pronunzia: […] me lo dici? [,me lo ′di:tʃi?]; tuttavia: il ‘me’ particella [il ′me pparti′tʃεlla]»*;
  2. al contrario, i polisillabi che raddoppiano eccezionalmente (qualche, come, sopra, ecc.) non raddoppiano se citati metalinguisticamente (cioè sostantivati).
«E così, per assurdo che possa parere, si pronunzia senza raddoppiamento una frase come ‘qualche’ raddoppia [′kwalke rad′doppja], e invece col raddoppiamento una frase come ‘di’ non raddoppia [′di nnon rad′doppja]».

Una cosa correlata che non mi è chiara: se un termine raddoppiante precede una parola citata metalinguisticamente, si ha l’RF oppure no? Per esempio, nella frase: «Si dice diàtriba o diatrìba?», la d iniziale dell’ultima parola è raddoppiata? :?:

Se sì, allora la soluzione (della logica 2) «circonflesso [o altro simbolo] iniziale» ha gli stessi problemi che la soluzione (della logica 1) «circonflesso [o altro simbolo] finale» ha per i casi appena visti, mentre il problema si può eludere con la soluzione (della logica 2) «doppia iniziale scritta», usando adeguatamente il corsivo o le virgolette:
  • ⟨Si dice diàtriba o ddiatrìba?⟩
  • ⟨Si dice «diàtriba» o d«diatrìba»?⟩
Se invece non lo fa, il problema non si pone nemmeno.

[*Mi sembra che Fiorelli usi un primo (questo: ⟨′⟩; si chiama primo in italiano?) per indicare l’accento primario, e un primo ribaltato e posto all’altezza delle virgole per indicare l’accento secondario; non trovando questo secondo simbolo lo rendo qui con una semplice virgola.]
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Re: Proposte di riforma ortografica di Castellani

Intervento di Infarinato »

G. M. ha scritto: mar, 12 apr 2022 22:40 Una cosa correlata che non mi è chiara: se un termine raddoppiante precede una parola citata metalinguisticamente, si ha l’RF oppure no?
Sí.
G. M. ha scritto: mar, 12 apr 2022 22:40 [*Mi sembra che Fiorelli usi un primo (questo: ⟨′⟩; si chiama primo in italiano?) per indicare l’accento primario, e un primo ribaltato e posto all’altezza delle virgole per indicare l’accento secondario; non trovando questo secondo simbolo lo rendo qui con una semplice virgola.]
Il Fiorelli usa ciò di cui dispone tipograficamente: non è una sua scelta. Potendo, userebbe i simboli dell’AFI. Comunque, apice (e pedice) in italiano. ;)
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Re: Proposte di riforma ortografica di Castellani

Intervento di G. M. »

Grazie per entrambe le cose. :)
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Re: Proposte di riforma ortografica di Castellani

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Mi chiedo se nessuno abbia mai proposto, per l’espressione grafica del raddoppiamento fonosintattico, l’uso, mutuato dalla filologia, del punto mediano ‹·› seguito dalla consonante iniziale raddoppiata: per esempio «Vado a·ccasa», «Gentile come·ssempre», «Venite da·mme», ecc.
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Re: Proposte di riforma ortografica di Castellani

Intervento di Infarinato »

Castellani, no di certo, ché lui era contrarissimo a quest’uso anche in filologia [romanza]: riporto il passo appena lo trovo… 😅
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Re: Castellani e il punto alto

Intervento di Infarinato »

Infarinato ha scritto: dom, 25 set 2022 15:04 Castellani, no di certo, ché lui era contrarissimo a quest’uso anche in filologia [romanza]: riporto il passo appena lo trovo… 😅
Non trovo il passo preciso, ma a partire da p. 176 di questo saggio possiamo leggere una critica a tale uso di un allievo del Castellani, Pär Larson, che di passata c’informa anche sull’uso (assai piú sensato) che del punto alto faceva il maestro…
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