«Rusticle(s)»

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Avatara utente
G.B.
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«Rusticle(s)»

Intervento di G.B. »

Da qui:
Rusticles are agglomerations of corrosion products (rust), sediment from the ocean floor, material from the wreck (like broken glass) and microorganisms (bacteria and fungi). They are thought to have a lifecycle with stages of growth and maturity over a period of 5 years. Rusticles are very fragile and will naturally fall away from their host.
Il nome è un conio dell'oceanografo Robert Ballard, che fonde rust «ruggine» e [ic]icle «ghiacciolo», per la loro forma e composizione.
Mi domandavo come si potrebbe tradurre, visto che non si traduce...
G.B.
valerio_vanni
Interventi: 1299
Iscritto in data: ven, 19 ott 2012 20:40
Località: Marradi (FI)

Re: «Rusticle(s)»

Intervento di valerio_vanni »

Facciamo ruggiòlo :-)
Avatara utente
Millermann
Interventi: 1497
Iscritto in data: ven, 26 giu 2015 19:21
Località: Riviera dei Cedri

Re: «Rusticle(s)»

Intervento di Millermann »

Considerando che si tratta di un conio "d'autore" e che il termine non è tradotto neanche nelle altre lingue, penso che l'adattamento sia la strategia migliore.

Dunque, «*rustíclo» (immagino che sarebbe una parola piana, come riciclo o emiciclo). Si potrebbe pensare anche alla variante «*rustícolo», magari con la coesistenza di entrambe le forme. :)

Se mi fosse data la massima libertà... onomaturgica, unirei la radice stalag- del greco σταλαγμός ‹gocciolamento› e la parola ruggine per coniare «*stalàggine».
Mi rendo conto che questa parola, pur suonando bene in italiano, potrebbe far pensare a un deaggettivale formato col suffisso -aggine, tuttavia non può esserlo poiché non esiste l'aggettivo corrispondente. ;)
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
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