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«Rusticle(s)»

Inviato: mer, 26 gen 2022 11:51
di G.B.
Da qui:
Rusticles are agglomerations of corrosion products (rust), sediment from the ocean floor, material from the wreck (like broken glass) and microorganisms (bacteria and fungi). They are thought to have a lifecycle with stages of growth and maturity over a period of 5 years. Rusticles are very fragile and will naturally fall away from their host.
Il nome è un conio dell'oceanografo Robert Ballard, che fonde rust «ruggine» e [ic]icle «ghiacciolo», per la loro forma e composizione.
Mi domandavo come si potrebbe tradurre, visto che non si traduce...

Re: «Rusticle(s)»

Inviato: mer, 26 gen 2022 12:59
di valerio_vanni
Facciamo ruggiòlo :-)

Re: «Rusticle(s)»

Inviato: mer, 26 gen 2022 15:14
di Millermann
Considerando che si tratta di un conio "d'autore" e che il termine non è tradotto neanche nelle altre lingue, penso che l'adattamento sia la strategia migliore.

Dunque, «*rustíclo» (immagino che sarebbe una parola piana, come riciclo o emiciclo). Si potrebbe pensare anche alla variante «*rustícolo», magari con la coesistenza di entrambe le forme. :)

Se mi fosse data la massima libertà... onomaturgica, unirei la radice stalag- del greco σταλαγμός ‹gocciolamento› e la parola ruggine per coniare «*stalàggine».
Mi rendo conto che questa parola, pur suonando bene in italiano, potrebbe far pensare a un deaggettivale formato col suffisso -aggine, tuttavia non può esserlo poiché non esiste l'aggettivo corrispondente. ;)