«Driver»
Inviato: mar, 03 apr 2007 20:26
Si è soliti in questo forum, in assenza di buoni equivalenti italiani, far ricorso a calchi o ad adattamenti dagli altri sistemi linguistici maggiori (soprattutto francese e spagnolo) che hanno saputo reagire all'intrusione dell'anglicismo crudo.
Dopo aver ripreso il filone sulla proposta di rete come prefissoide, introducendo il suggerimento del professor Mayes di ricavare il prefisso direttamente da una radice greca, ho deciso di gettare uno sguardo su Wikipedia a osservare come i greci abbiano risposto all'invasione di forestierismi nell'area informatica.
La prima parola ricercata è stata website, in greco ιστότοπος. Ammetto di avere avuto per un istante la risibile idea di affiancare istòtopo a sito: questa ridicolaggine si è risolta in un sorriso.
Non ho trovato però il termine più difficilmente traducibile in italiano: parlo di driver, per il quale è stato proposto sul modello del francese un non universalmente accettato pilòta.
Purtroppo la memoria non mi ha aiutato, dal momento che in greco antico il pilota è il kyber, vocabolo dalla già viva fortuna, cui dobbiamo il prefisso ciber- e quindi il mostruoso cyber-.
Ho subito scartato la curiosità di ripiegare sul latino, dacché il verbo guberno (pilotare, reggere il timone) è proprio dal greco kybernô, e il relativo gubernator è, ahimè, destinato al logoramento dell'uso volgare.
Sinonimo di gubernator è rector, ma i rettóri mi è parso alquanto inadatto per tradurre i driver.
Con molte riserve avanzo direttóri, il cui unico peccato, a mio parere, è la troppo stretta analogia con il direttore come essere umano.
Ho gettato qualche improbabile alternativa: adrettóri od obrettóri, più aborti che neologismi.
Sicuramente, ad ottimizzarne il successo nel vocabolario tecnico, direttóri andrebbe integrato con una speficazione che lo preceda (come per numeri direttori, che individuano l'orientamento di una retta) o che lo segua: specificazione che in questo breve pomeriggio non ho saputo localizzare, probabilmente per ignoranza informatica.
P.S.: in greco software si dice λογισμικό (loghismikó).
Dopo aver ripreso il filone sulla proposta di rete come prefissoide, introducendo il suggerimento del professor Mayes di ricavare il prefisso direttamente da una radice greca, ho deciso di gettare uno sguardo su Wikipedia a osservare come i greci abbiano risposto all'invasione di forestierismi nell'area informatica.
La prima parola ricercata è stata website, in greco ιστότοπος. Ammetto di avere avuto per un istante la risibile idea di affiancare istòtopo a sito: questa ridicolaggine si è risolta in un sorriso.
Non ho trovato però il termine più difficilmente traducibile in italiano: parlo di driver, per il quale è stato proposto sul modello del francese un non universalmente accettato pilòta.
Purtroppo la memoria non mi ha aiutato, dal momento che in greco antico il pilota è il kyber, vocabolo dalla già viva fortuna, cui dobbiamo il prefisso ciber- e quindi il mostruoso cyber-.
Ho subito scartato la curiosità di ripiegare sul latino, dacché il verbo guberno (pilotare, reggere il timone) è proprio dal greco kybernô, e il relativo gubernator è, ahimè, destinato al logoramento dell'uso volgare.
Sinonimo di gubernator è rector, ma i rettóri mi è parso alquanto inadatto per tradurre i driver.
Con molte riserve avanzo direttóri, il cui unico peccato, a mio parere, è la troppo stretta analogia con il direttore come essere umano.
Ho gettato qualche improbabile alternativa: adrettóri od obrettóri, più aborti che neologismi.
Sicuramente, ad ottimizzarne il successo nel vocabolario tecnico, direttóri andrebbe integrato con una speficazione che lo preceda (come per numeri direttori, che individuano l'orientamento di una retta) o che lo segua: specificazione che in questo breve pomeriggio non ho saputo localizzare, probabilmente per ignoranza informatica.
P.S.: in greco software si dice λογισμικό (loghismikó).