Pronuncia di «viario», «ferroviario» e simili

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G. M.
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Pronuncia di «viario», «ferroviario» e simili

Intervento di G. M. »

Ho scoperto pochi giorni fa che parecchi dizionari (tra cui DOP e Treccani) indicano la pronuncia di ferroviario come /-vja̍rjo/. Ciò mi sorprende, perché derivando da ferrovia /-vi̍a/ mi sarei aspettato /-vi.a̍rjo/, come succede normalmente in casi simili (brìo ~ brïoso, oblìo ~ oblïare, razzìa ~ razzïare, ubbìa ~ ubbïoso, vìa ~ vïale, ecc.). Nella pratica, non mancano le eccezioni (es. poliziotto /poliʦʦjɔ̍tto/ —non /-i.ɔ̍-/— da polizia /poliʦʦi̍a/); ma in questo caso la cosa mi lascia perplesso perché nel termine visibilmente parallelo viario gli stessi dizionari indicano invece l'iato, /vi.a̍rjo/ (DOP, Treccani), e lo stesso in idroviario (Treccani). Come si spiega quest'incoerenza? :?
brg
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Re: Pronuncia di «viario», «ferroviario» e simili

Intervento di brg »

Sarà una questione ritmica. Pronunciando "ferrovjàrjo" si ottiene un bel quaternario, che suona sempre bene in italiano. Faccio altresì notare che i dizionari di Repubblica, Corriere e Garzanti (per quanto valgano...) danno "razzjàre" e che il verbo derivato da "malìa" è "ammaljàre".
Suppongo, in realtà, che la stragrande maggioranza degli ascoltatori non batterebbe ciglio se qualcuno pronunciasse alternativamente "ferrovjàrjo", "ferrovïàrjo" e "ferrovïàrïo" nello stesso discorso. La questione è ben diversa quando il cambio di pronuncia si accompagna ad uno spostamento dell'accento: "dèvjo" al posto di "devìo" è chiaramente inaccettabile ed insopportabile ad udirsi.
Fuori tema
D'altra parte, scusatemi la digressione, ma è qualcosa che non ho mai capito dell'ortoepia italiana, mi pare che nel parlato italiano la lunghezza delle vocali, le pause, i raddoppiamenti fonosintattici siano fantasmi.
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Millermann
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Re: Pronuncia di «viario», «ferroviario» e simili

Intervento di Millermann »

G. M. ha scritto: sab, 19 mar 2022 11:56Come si spiega quest'incoerenza? :?
Non sarà sicuramente il vero motivo, ma una possibile spiegazione potrebbe derivare dal fatto che nella parola ferroviario (a differenza che in idroviario, ad esempio) il prefisso è una parola di senso compiuto, e pertanto ‹ferrovïàrjo› suonerebbe come... ferro viario. :P
In qualche modo, ciò favorirebbe un accento secondario su ferro piuttosto pronunciato, quasi vi fossero due accenti primari (cosí, almeno, è al mio orecchio :)).
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
Graffiacane
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Re: Pronuncia di «viario», «ferroviario» e simili

Intervento di Graffiacane »

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brg ha scritto: sab, 19 mar 2022 13:38 D'altra parte, scusatemi la digressione, ma è qualcosa che non ho mai capito dell'ortoepia italiana, mi pare che nel parlato italiano la lunghezza delle vocali, le pause, i raddoppiamenti fonosintattici siano fantasmi.
Il raddoppiamento fonosintattico manca al Settentrione, ma mi risulta ben vivo tra i parlanti centro-meridionali; invece la lunghezza delle vocali, almeno qui in Alt'Italia, pare anche a me assai evanescente.
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andrea scoppa
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Re: Pronuncia di «viario», «ferroviario» e simili

Intervento di andrea scoppa »

Fuori tema
brg ha scritto: sab, 19 mar 2022 13:38 D'altra parte, scusatemi la digressione, ma è qualcosa che non ho mai capito dell'ortoepia italiana, mi pare che nel parlato italiano la lunghezza delle vocali, le pause, i raddoppiamenti fonosintattici siano fantasmi.
Mah? Lei non ha forse scritto d'esser toscano? Vorrei capire donde abbia tratto le sue conclusioni. Non sarà mica di Massa? :P
È cosí piana e naturale e lontana da ogni ombra di affettazione, che i Toscani mi pare, pel pochissimo che ho potuto osservare parlando con alcuni, che favellino molto piú affettato, e i Romani senza paragone.
brg
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Re: Pronuncia di «viario», «ferroviario» e simili

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Fuori tema
andrea scoppa ha scritto: dom, 20 mar 2022 16:14 Mah? Lei non ha forse scritto d'esser toscano? Vorrei capire donde abbia tratto le sue conclusioni. Non sarà mica di Massa? :P
E lo confermo. Aggiungo anche che nella Lucchesia non è raro udire parlate in cui i famigerati raddoppiamenti fonosintattici tendono a sparire.

Tuttavia non era quello a cui facevo riferimento, quando parlavo di fantasmi. Intendevo, infatti, dire che tali fenomeni si manifestano certamente nel parlar italiano, ma che ho dei dubbi sulla loro reale consistenza e natura. Cioè, mi pare, che a seconda dell'enfasi del discorso, dell'affettazione delle parole, dello stato d'animo del parlante, questi fenomeni si verifichino più o meno marcatamente e distintamente. Un bravo attore, ma anche uno scarso, od un oratore competente cambiano abitualmente queste supposte regole di pronuncia, senza per contro risultare meno italiani.
Tornando al termine in questione, io pronuncio naturalmente "ferrovjàrjo", ma, scandendo le parole, pronuncerei "ferrovïàrïo" con altrettanta naturalezza. La parola è lunga: passare da cinque a quattro sillabe è un bel vantaggio, ma se il parlante non ha bisogno di fare economia di fiato, può succedere, la parola può tornare ad essere di cinque sillabe od anche di sei.
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andrea scoppa
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Re: Pronuncia di «viario», «ferroviario» e simili

Intervento di andrea scoppa »

Fuori tema
brg ha scritto: dom, 20 mar 2022 18:33 Intendevo, infatti, dire che tali fenomeni si manifestano certamente nel parlar italiano, ma che ho dei dubbi sulla loro reale consistenza e natura. Cioè, mi pare, che a seconda dell'enfasi del discorso, dell'affettazione delle parole, dello stato d'animo del parlante, questi fenomeni si verifichino più o meno marcatamente e distintamente.
La rimando a quest'intervento dell'Infarinato.
È cosí piana e naturale e lontana da ogni ombra di affettazione, che i Toscani mi pare, pel pochissimo che ho potuto osservare parlando con alcuni, che favellino molto piú affettato, e i Romani senza paragone.
brg
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Re: Pronuncia di «viario», «ferroviario» e simili

Intervento di brg »

Fuori tema
andrea scoppa ha scritto: ven, 08 apr 2022 11:47 La rimando a quest'intervento dell'Infarinato.
La ringrazio per avermi indicato una interessante discussione.

Tuttavia sono fermo nella mia opinione. Pur ritenendo io stesso Propagandapedia una fonte poco attendibile, la rimando alla voce inglese sul raddoppiamento fonosintattico di Wikipedia dove sono indicate una serie di eccezioni alla regola, che dovrebbero essere ovvie a chiunque abbia mai ascoltato un toscano colloquiare.

Esempî da me inventati or ora:
Il moderatore prese in mano la lista dei relatori e disse, aguzzando gli occhi per il carattere stampato troppo piccolo: «Parlerà... Sara.»
/parle'ra:... 'saːra/ e non /parle'ras...'saːra/ o /parle'ra:...'ssaːra/ o /parle'ras'saːra/.
L'uomo si rivolse spazientito al figlioletto che ancora si attardava a giardinetti, scandendo con tono severo le parole: «Andiamo a casa! Non farmelo ripetere!»
/an'djamo.'a.'kaːsa/ e non /an'djamo.ak'kaːsa/.
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Re: Pronuncia di «viario», «ferroviario» e simili

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brg ha scritto: ven, 08 apr 2022 15:06 [L]a rimando alla voce inglese sul raddoppiamento fonosintattico di Wikipedia dove sono indicate una serie di eccezioni alla regola…
Per carità! :evil: Si procuri i saggi di cui al rimando. ;)

E basta coi fuori tema, grazie.
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