Miriam Di Carlo ha scritto: In italiano la parola skincare (generalmente usata nella forma univerbata ma presente altresì in quella analitica skin care, anche con trattino) non è registrata in nessun dizionario della lingua italiana. Nonostante ciò, non si può ignorare la sua presenza rilevante nei testi in italiano: nelle pagine in italiano di Google (ricerca del 25/2/2022) “skincare” conta ben 6.050.000 risultati e “skin care” (che comprende anche le occorrenze della forma con trattino) ben 4.890.000 risultati.
«Non promuove», forse, questa particolare scheda, ove le sopraccitata considerazione è stata omessa. «Si promuove», evidentemente, su Italiano Digitale, che —ricordiamo— è «la rivista della Crusca in Rete». E ognuno, anche il linguista —o la linguista, come in questo caso— può avere opinioni proprie. Sennonché, una contraddizione, la ravviso anche nella «scheda» di cui sopra:Questa scheda non promuove né ufficializza l'uso della parola trattata, ma intende fornire strumenti di comprensione e approfondimento.
Qui la Di Carlo intendeva, molto probabilmente: «si trova usato»; ma, visto che non pochi sono gl'Italiani che considerano la Crusca un'istituzione linguistica normativa, sarebbe forse stato il caso di adoperare parole meno ambigue*. Mi consola pensare che il pubblico lettore di queste «schede» sia gente che di lingua «se ne intende», e che di consigli normativi forse non abbia bisogno. Ma non saprei.Il termine può essere usato [!] anche in maniera aggettivale, secondo un uso quasi “aziendalese”: linea skincare, prodotti skincare sono sintagmi più frequenti di linea di skincare o prodotti di skincare.
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(*) Il prosieguo: «secondo un uso quasi "aziendalese"» non disambigua; il «quasi» e l'uso delle virgolette potrebbero, p. es., essere una risposta a qualcuno, qualche altro linguista, che ha condannato quel particolare uso come aziendalese: il «quasi» attenuerebbe la condanna.