Di «-ale» in peggio?

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G.B.
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Iscritto in data: gio, 15 ago 2019 11:13

Di «-ale» in peggio?

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Alcuni non troveranno nulla che ridire sulla proliferazione di tutte queste code in -ale.
Bombi (2011: 40-41) vi ravvisa l'influenza della lingua inglese e vi dedica il paragrafo §8.1, intitolato «Il rinforzo di morfemi indigeni»: opzionale, promozionale, motivazionale, nutrizionale «oltre a contribuire al rinnovamento lessicale dell'italiano contemporaneo (per cui accanto a facoltativo e pubblicitario oggi troviamo opzionale e promozionale), hanno alimentato uno schema formativo che oggi occorre anche con basi lessicali indigene (cfr. amicale, economale, comunicazionale)».

Sarà.
Sarà «che, in genere, la lingua ha specializzato i due suffissi, per cui raramente aggettivi in -ivo e -ale da base analoga sono davvero sinonimi, come non lo sono costitutivo e costituzionale, correttivo e correzionale, derivativo e derivazionale, distributivo e distribuzionale» (FONTE).
Sarà che il video con discorsi incoraggianti debba essere motivazionale fin dal titolo (chi avrebbe motivo di guardarlo altrimenti?).
Sarà che alcuni di questi -ali ce li aveva già il latino (tardo): sătisfactĭōnālis, per esempio, è attestato in Cassiodoro.

Sarà sarà sarà. Pochi però sembrano domandarsi se talvolta non basti una semplice preposizioncina di, o se un aggettivo già attestato da secoli nella lingua italiana non possa, per quel particolare contesto, bastare.

Non omne quod licet honestum est.
G.B.
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