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/ʃ(ʃ)/ da «x»

Inviato: mer, 08 giu 2022 10:47
di G. M.
Sto cercando dei casi in cui da una x abbiamo avuto, in italiano, uno /ʃ(ʃ)/. Mi vengono in mente ora solo ascella da axilla e mascella da maxilla. Ne ricordate altri, dal latino o altre lingue?

Re: /ʃ(ʃ)/ da «x»

Inviato: mer, 08 giu 2022 11:25
di Millermann
Beh, dal latino ci sarebbero i vari derivati di uscire (in antico escire) da exire e quelli di lasciare da laxare. Non ho trovato altro, dando una rapida scorsa qui (può impostare la sequenza desiderata nell'apposito campo d'inserimento verde chiaro). :)

Re: /ʃ(ʃ)/ da «x»

Inviato: mer, 08 giu 2022 12:07
di Ferdinand Bardamu
C’è anche sciame (< EXAMEN), scialare (< EXHALARE), sciatto (< *EXAPTUS), sciogliere (< EXSOLVERE).

Re: /ʃ(ʃ)/ da «x»

Inviato: mer, 08 giu 2022 18:39
di Infarinato
L’elenco è lunghissimo, comprendendo fra gli altri i continuatori di tutte le parole latine contenenti il prefisso EX‑: cfr. Arrigo Castellani, Il nesso ks (‘x’) in italiano, in «Lingue stili traduzioni. Studi di linguistica e stilistica offerti a Maria Luisa Altieri Biagi», a cura di Fabrizio Frasnedi e Riccardo Tesi, «Cesati», Firenze 2004, pp. 31–45, ora in: Id., «Nuovi saggi di linguistica e filologia italiana e romanza (1976–2004)», «Salerno Editrice», Roma 2009, Tomo I, pp. 86-103. ;)

Re: /ʃ(ʃ)/ da «x»

Inviato: mer, 08 giu 2022 21:19
di G. M.
Grazie mille a tutti. :)

Re: /ʃ(ʃ)/ da «x»

Inviato: gio, 09 giu 2022 19:48
di Carnby
Tra le parole più «problematiche» c’è scempio, dal latino EXEMPLVM, che ha dato origine alla parola semidotta esempio (antico assempio, assempro e simili; forme completamente dotte si hanno in Dante con essemplo e in Giacomo da Lentini con exemplo, dove x potrebbe stare anche per /ʃ(ʃ)/ invece che /ks/), mentre la parola di tradizione ininterrotta si è specializzata in ‘disastro’, attraverso il significato di ‘punizione che serva da esempio’; da non confondere con l’altro scempio da SIMPLVM, poi soppiantato dall’esito semidotto (con trattamento popolare della vocale, ma con mantenimento del nesso /-pl-/) di SIMPLEX, accusativo SIMPLICEM, in italiano moderno semplice.

Re: /ʃ(ʃ)/ da «x»

Inviato: ven, 02 dic 2022 13:10
di Daphnókomos
Nel saggio di Castellani non vengono citati:

- descitare < lat. deexcitare
- escerpire < lat. excerpere
- escerti < lat. excerpta
- escissione < lat. excisio
- lisciare < lat. lixare (➝ Devoto-Oli) (o derivato di liscio?)
- scegliere < lat. *exeligere (o lat. seligere? ➝ Devoto-Oli)
- scemare < lat. *exsemare
- scernere < lat. excernere (o aferesi di discernere?)
- scerpare < lat. excerpere
- scervicare < lat. excervicare
- scetare (napol.) < lat. excitare
- sciacinare < lat. exacinare
- sciapido < lat. *exsapidus
- sciarrare < lat. exerrare (➝ Devoto-Oli) (o derivato di sciarra?)
- scipare < lat. *exsipare (o lat. dissipare? o variante di sciupare?)
- scipido < lat. *exsipidus
- scipito < lat. *exsipidus
- scippare < lat. *excippare (?)
- sciupare < lat. *exsupare (o lat. *exsipare? o forma alterata di scipare?)
- trascinare < lat. *traxinare (o lat. *traginare?)

- le varianti arcaiche con esc- invece di ecc- dal lat. exc- (si veda qui)

- mosciame < sp. ant. moxama
- sciarretta < sp. ant. xareta

Re: /ʃ(ʃ)/ da «x»

Inviato: ven, 02 dic 2022 23:47
di brg
Mi pare che i casi con "xc" o "xs" siano piuttosto banali in confronto a quelli con "x" semplice.

Re: /ʃ(ʃ)/ da «x»

Inviato: mer, 21 dic 2022 15:55
di Daphnókomos
Daphnókomos ha scritto: ven, 02 dic 2022 13:10 - scipito < lat. *exsipidus
L'etimologia fornita dal Wikizionario è:
forma sincopata del participio passato di scipidire (*scipidito), cui si è sostituito, oppure participio passato dell'obsoleto scipire che, come scipidire, significa "insipidire" e trae origine dal latino volgare *exsapere
Diversamente il Battaglia fa derivare scipito da *exsipidus, scipire da scipidire e scipidire da scipido.

Re: /ʃ(ʃ)/ da «x»

Inviato: mer, 21 dic 2022 19:32
di Carnby
Il Nocentini fornisce una spiegazione più complessa.
Il Nocentini-Parenti ha scritto:scìpido [...] lat[ino] volg[are] exsipidu(m) ‘insipido’, con sostituzione del prefisso negativo in- con l’equivalente ex- [...] o anche, con qualche difficoltà formale, esito popolare del lat[ino] insipidu(m). ♦ Resta da spiegare la -i- tonica come esito della -i- [breve] lat[ina], che avrebbe dovuto dare una -é-; la difficoltà si può superare presupponendo che la chiusura della -e- sia avvenuta in posizione pretonica in derivati come scipidézza da *scepidézza e quindi passata all’aggettivo per analogia. Restano anche da chiarire i rapporti fra le diverse forme dell’aggettivo, cioè sciàpido, sciapìto, sciapo, scìpido e scipìto; sulla base della cronologia delle attestazioni una trafila ordinata potrebbe essere la seguente: scìpido ha dato scipìto per sostituzione di suffisso, scipìto ha dato sciapìto per alterazione della vocale pretonica, sciapìto e scìpido hanno dato sciàpido per contaminazione e infine si è avuto sciapo come forma breve di sciàpido o di sciapìto.

scipìto [...] da scipido, il cui suffisso è stato sostituito con -ito del part[icipio] pass[ato].