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«AIDS» e «HIV»

Inviato: sab, 11 giu 2022 15:00
di ilparoliere
Per AIDS segnalo il traducente SIDA (Treccani). Invece per quanto riguarda HIV propongo il traducente VIU, dalle iniziali di viro dell'immunodeficienza umana, che tuttora non è registrato in nessun dizionario della lingua italiana.

Re: «AIDS» e «HIV»

Inviato: lun, 13 giu 2022 11:42
di G. M.
Benissimo SIDA (che io scriverei in lettere minuscole come nelle lingue sorelle, la sida). I derivati come saranno? Ricordo le discussioni al riguardo che ci sono state (e forse ci sono tuttora, non sto seguendo) in francese.

Invece sono più perplesso per il traducente di HIV (che potremmo scorporare in un altro filone). Se nelle lingue sorelle troviamo VIH, pronunciato —mi pare— lettera per lettera, credo che VIU tenderebbe ad essere pronunciato /vi̍u/ come una parola semplice; in contrasto, quindi, col carattere italiano tradizionale circa la u finale.
Mi ero interrogato tempo fa su questa questione ma senza trovare una soluzione che mi soddisfacesse appieno. La mia idea, allora, era di lessicalizzare la sigla secondo una pronuncia lettera per lettera (vu-i-u) o ibrida, metà come parola semplice e metà lettera per lettera (vi-u; simile a FIGC e AGCOM), facendone vuiù o viù.

Re: «AIDS» e «HIV»

Inviato: lun, 20 giu 2022 19:32
di Koreninov
Anch'io ho pensato a viù, però mi suona più come un'onomatopeica oppure come una triste italianizzazione di view (ossia visualizzazione nell'ambito delle reti sociali).

Poi mi è venuto in mente di scomporre immuno-deficienza e proporre vidu o vidù.

Re: «AIDS» e «HIV»

Inviato: lun, 20 giu 2022 20:55
di G. M.
Koreninov ha scritto: lun, 20 giu 2022 19:32 Anch'io ho pensato a viù, però mi suona più come un'onomatopeica oppure come una triste italianizzazione di view (ossia visualizzazione nell'ambito delle reti sociali).
Non l'ho precisato, ma intendevo la pronuncia di viù come /vi.u̍*/, bisillaba, non /vju̍*/ (com'è invece il Viù comune piemontese, secondo il DOP del 2010).
Koreninov ha scritto: lun, 20 giu 2022 19:32 Poi mi è venuto in mente di scomporre immuno-deficienza e proporre vidu o vidù.
Potrebbe non essere una cattiva idea: il secondo, non il primo (per i motivi dati sopra, che spingono a cercare un'alternativa al più "ovvio" VIU: vidu non cambia le cose).

Re: «AIDS» e «HIV»

Inviato: lun, 20 giu 2022 21:21
di Koreninov
Viù pronunciato /vi.u̍*/ mi convince di più, non avevo preso in considerazione questa variante.

Non ero a conoscenza dell'esistenza del Comune di Viù, che potrebbe dare non pochi problemi di ambiguità. Innanzitutto penso che i viucesi non sarebbero molto contenti di essere scambiati con un viro che causa un'infezione e poi credo che la ricerca in rete -che non prende in considerazione la maiuscola- sarebbe scomoda.

Quindi, dopo la corretta precisazione di G. M., ribadisco la mia propensione a usare vidù (con l'accento sulla u). Sarò strano io, però mi piace il fatto che abbia quattro lettere come la sida.

Re: «AIDS» e «HIV»

Inviato: mar, 21 giu 2022 11:19
di valerio_vanni
G. M. ha scritto: lun, 20 giu 2022 20:55
Koreninov ha scritto: lun, 20 giu 2022 19:32 Anch'io ho pensato a viù, però mi suona più come un'onomatopeica oppure come una triste italianizzazione di view (ossia visualizzazione nell'ambito delle reti sociali).
Non l'ho precisato, ma intendevo la pronuncia di viù come /vi.u̍*/, bisillaba, non /vju̍*/ (com'è invece il Viù comune piemontese, secondo il DOP del 2010).
Visto che la normale grafia italiana non consente di distinguere le varie combinazioni, è molto difficile che venga recepito in forma bisillabica.