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Rapporti sintattici tra relativa e temporale

Inviato: lun, 18 lug 2022 18:49
di Ste. Gi.
Buonasera e ben trovati.

Pur consapevole della complessità del periodo e, nel contempo, della possibilità di soluzioni ben più snelle e spedite, domando, al solo scopo di dirimere una questione che coinvolge il sottoscritto e una sua collega (un dibattito linguistico segnato da posizioni contrapposte), se la seguente costruzione, nelle due varianti proposte, può essere giudicata corretta.

"(Se tu non cambiassi idea), domani rischieresti di entrare in contatto con persone che potrebbero essersi sedute nella sala dopo che lo abbia fatto tu / lo avrai fatto tu."

Grazie in anticipo!

Re: Rapporti sintattici tra relativa e temporale

Inviato: mar, 19 lug 2022 18:34
di Marco1971
Escluderei il futuro anteriore in questo contesto ipotetico. Le opzioni che mi sembrano naturali e corrette sono ...dopo che lo abbia/avessi fatto tu (il congiuntivo trapassato per attrazione e per sottolineare minore probabilità). Il congiuntivo passato appare come la scelta migliore, che si riallaccia al domani legato a un’ipotesi nel futuro rispetto al presente dell’enunciazione.

Re: Rapporti sintattici tra relativa e temporale

Inviato: mer, 20 lug 2022 20:11
di Ste. Gi.
Per quanto possa contare la mia opinione di “non esperto“, la soluzione segnalata da Marco1971 – cui vanno i miei ringraziamenti per il suo prezioso intervento chiarificatore – è quella sulla quale era caduta la mia scelta.
Non avevo però contemplato che tale tempo potesse subire la concorrenza del congiuntivo trapassato per la formazione della proposizione.
Riguardo al futuro anteriore, non mi sentirei di bocciare in assoluta la sua compatibilità con il contesto, che è sì ipotetico, ma non in toto.
L'azione della temporale, a differenza delle altre, potrebbe difatti essere interpretata come l'unica certezza del periodo.
L'“entrata nella sala“ da parte del soggetto della subordinata, se non vincolata da condizioni o variabili ipotetiche, potrebbe essere veicolata dall'indicativo (di qui, la scelta, a mio avviso obbligata, del futuro anteriore per marcare lo scarto temporale con la funzione anaforica, peculiare di questo tempo).
Il congiuntivo passato, ancorché corretto – come già evidenziato e confermato – trascina anche questa proposizione nella sfera dell'incertezza.

Di nuovo grazie per l'attenzione.