«Front runner»

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«Front runner»

Intervento di Utente cancellato 2208 »

Siccome nei media itanglesi si ascolta sempre più spesso il termine front runner, anche a causa dell'imminenza delle elezioni, penso sia doveroso provare a rendere il suo significato in Italiano.

Secondo il dizionario Collins front runner ha due significati principali:
  1. In a competition or contest, the front-runner is the person who seems most likely to win it;
  2. One who is leading in a race or competition.
Il primo designa la persona che all'interno di una gara o di una competizione abbia più possibilità di vincere, il secondo significato si riferisce a una persona che è in testa in una gara o in una classifica. Mi pare che tale termine in Italia venga utilizzato in un'accezione di posizione mediana fra le due succitate, di conseguenza non riesco a trovare un traducente adatto. Come si potrebbe rendere il concetto di front runner in italiano senza dover ricorrere all'anglismo?
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Ferdinand Bardamu
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Re: «Front runner»

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Direi o favorito, se si usa per indicare chi ha maggiori probabilità di vincere, o capolista, se ci si vuole invece riferire solo alla posizione del candidato nella lista elettorale. Anche in questo caso mi amareggia (ma non mi meraviglia) la sostituzione di termini tanto banali con un anglicismo.
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G. M.
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Re: Front runner

Intervento di G. M. »

Nei Neologismi Treccani è definito come «candidato favorito».
frontrunner (front-runner, front runner), s. m. e f. inv. Candidato favorito. ◆ Sono in campo due «giovani» dal profilo diverso: nel senso che Nicola Zingaretti, un front runner molto amato dalla base, ne ha uno più nazionale ed europeo, mentre l’outsider Piero Latino ha una marcatura locale. (Giuseppe Pullara, Corriere della sera, 24 ottobre 2006, p.1, Prima pagina) • Ieri la stampa americana si è soffermata […] sulle divergenze tra i due frontrunner democratici, ormai a pochi giorni dalle primarie dello Iowa. (Riformista, 29 dicembre 2007, p. 6, In memoria di Benazir) • Dopo il Potomac, il duello è ormai tra John McCain e Barack Obama, anche se per il momento Hillary Clinton resta in corsa. [...] Obama è diventato per la prima volta il front-runner e ora lo riconosce anche McCain, secondo cui «giungerà il momento in cui bisognerà entrare nei dettagli». (Piccolo, 14 febbraio 2008, p. 5, Attualità).

Dall’ingl. front-runner, a sua volta composto dall’agg. front (‘frontale, in prima posizione’) e dal s. runner (‘candidato, concorrente’).

Già attestato nella Repubblica del 4 dicembre 1986, p. 11, Politica estera (Rodolfo Brancoli).
Nell'uso recente che ne ha fatto Letta, a cui mi pare si debba ascrivere la recente popolarizzazione dell'anglicismo, non mi è chiarissimo il significato del termine. Vuol dire il capolista? Il volto del partito? E quindi il candidato alla presidenza del Consiglio? (Che formalmente sappiamo che non esiste, ma esiste "di fatto" in campagna elettorale).

PS. Questa vaghezza, che almeno io ho sentito e sento nel termine —che ancora non mi sembra essersi stabilizzato in un'accezione chiara, ma potrebbe farlo presto—, mi ha fatto tornare in mente le parole del nostro Marco sugli anglicismi come
Marco1971 ha scritto: mar, 15 nov 2011 23:32 parole anglosassoni di cui nessuno sa in modo preciso il significato. Contenitori da riempire ad libitum. Approssimazione del pensiero, che non riesce piú a designare le cose.
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Ferdinand Bardamu
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Re: Front runner

Intervento di Ferdinand Bardamu »

«Ieri la stampa americana si è soffermata […] sulle divergenze tra i due frontrunner democratici, ormai a pochi giorni dalle primarie dello Iowa»: a conferma della vaghezza, dell’uso dell’anglismo come scatola vuota da riempire a piacimento, in questo esempio direi che candidato basta e avanza. Il contesto è sufficiente a far capire che si tratta dei due che si contendono la vittoria.
Utente cancellato 2208

Re: Front runner

Intervento di Utente cancellato 2208 »

G. M. ha scritto: gio, 18 ago 2022 12:01 Nell'uso recente che ne ha fatto Letta, a cui mi pare si debba ascrivere la recente popolarizzazione dell'anglicismo, non mi è chiarissimo il significato del termine. Vuol dire il capolista? Il volto del partito? E quindi il candidato alla presidenza del Consiglio? (Che formalmente sappiamo che non esiste, ma esiste "di fatto" in campagna elettorale).
Ecco perché ho scritto che l'accezione in cui tale termine viene usato in Italiano sia a metà tra i due significati che ha in Inglese. Le prime traduzioni che mi vengono in mente sono primo candidato o capocandidato, ma anche volto del partito , come da Lei suggerito, penso vada bene, in quanto ieri in un'intervista ho udito "volto della campagna" in loco di front runner.
brg
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Re: «Front runner»

Intervento di brg »

In questo caso "l'esegesi" è molto facile. In italiano lo Spitzenkandidat (o "candidato di punta" per chi non mastica bene la nostra lingua) di una parte politica è il "capofila", che è chiaramente un villano adattamento del più nobile frontrunner anglosassone. Chi, domando io, userebbe una copia volgare, quando ha a disposizione l'originale?

Poco importa che nell'uso anglosassone l'idea del frontrunner non corrisponda a quella del capofila italico. Il giornalista che ha letto "frontrunner" per la prima volta ha visualizzato nella propria testa una maratona, una fila di corridori, uno davanti agli altri: il "capofila", di cui si parla tanto anche in Italia. Ecco: non ha capito nulla, ma ha coniato un nuovo termine.
Avatara utente
G. M.
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Re: «Front runner»

Intervento di G. M. »

Segnalo quest'articolo di Michele Cortelazzo (5.9.2022) dedicato a front runner:
Front runner
Le parole della neopolitica
di Michele A. Cortelazzo

L’improvvisa interruzione della legislatura, sia pure a pochi mesi dalla scadenza naturale, ha dato il via a quel tipo particolare di comunicazione politica che è la comunicazione elettorale, caratterizzata da toni più accesi, ma anche da maggiore creatività. Così abbiamo visto nascere gli slogan di questa campagna elettorale (curiosamente formati tutti da una sola parola: da credo della Lega a pronti di Fratelli d’Italia a scegli del Partito democratico); abbiamo visto un affollarsi di alternative ai due poli principali, con plurimi annunci di una terza alternativa: il terzo polo di Renzi, [...] o il terzo campo di Conte [...].

In principio fu Letta
Sul piano lessicale scarseggiano, però, le innovazioni. Ha fatto scuola, però, un’invenzione di Enrico Letta, che nella relazione alla direzione nazionale del Partito democratico ha dichiarato: «Derubrichiamo questa assurda discussione della premiership ma, se serve, assumo il ruolo di front-runner della nostra campagna elettorale, questa responsabilità, con la massima determinazione». Il significato di front runner in questo contesto è chiaro: front runner è il leader di una delle alleanze elettorali che si sono formate, incentivate dal sistema elettorale, cioè la persona che, nel bene e nel male, ci mette la faccia. In questo senso la parola ha avuto subito un’ampia diffusione: il 10 agosto 2022, Matteo Renzi, in una videointervista alla «Stampa» ha dichiarato, riferendosi a Calenda: «Carlo può fare il front runner in campagna elettorale e noi gli daremo una mano». Ma ancora più ampio è l’uso che dell’espressione ne ha fatto la stampa. Nei giorni precedenti, per esempio, sono apparsi numerosi articoli di questo tenore (cito il titolo di un lancio dell’agenzia Adnkronos del 9 agosto 2022): «Carfagna: "Io front runner terzo polo? Azione un leader ce l'ha già"»: ma nel virgolettato della ministra front runner non compare mai.

Uno pseudoanglicismo
Front runner, nel senso in uso nell’attuale campagna elettorale, è uno pseudoanglicismo, il cui significato non corrisponde a nessun uso dell’inglese. Come ha segnalato Licia Corbolante nel suo blog «Terminologia etc.», nel linguaggio politico inglese front runner indica il concorrente favorito o chi in una competizione è in testa e ha maggiori probabilità di vittoria. A giudicare dai sondaggi, in Italia oggi questo ruolo è appannaggio di Giorgia Meloni, non di Enrico Letta. Un altro significato in inglese è quello di ‘corridore o cavallo che prende subito il comando della gara e detta l’andatura (battistrada), oppure che ha le prestazioni migliori solamente quando è in testa a tutti’. Precisa maliziosamente Antonio Cantaro, ordinario di Diritto costituzionale all’Università di Urbino in «Formiche.net»: «Nelle gare di mezzofondo ci sono i front runner (quelli che conducono la prima parte della gara per vincere) e le “lepri” (pacer in inglese…) che conducono la prima parte della gara per garantire un buon tempo finale ai corridori favoriti. Attenzione, Enrico, a partire front runner e diventare strada facendo lepri». E nota un’altra cosa: «per chi lo avesse dimenticato il film front runner, adattamento cinematografico del romanzo del 2014 All the Truth Is Out, scritto da Matt Bai, è uscito in italiano con il titolo Il vizio del potere».

Pensando a frontman?
C’è da chiedersi perché mai Letta abbia adottato questa etichetta innovativa, ma così piena di controindicazioni. Probabilmente si è fatto attrarre da una parola simile, frontman che indica il leader di un gruppo rock o pop, quello che rappresenta il gruppo e risulta il componente della band più noto al pubblico. Ma, ricorda ancora Licia Corbolante, frontman in inglese ha anche altre accezioni: «in riferimento un’organizzazione o un’istituzione, un frontman è una figura di facciata che la rappresenta pubblicamente con il compito di migliorarne l’immagine, specialmente se poco favorevole». E in questo senso ha spesso una connotazione spregiativa.

Comunque la si giri, la trovata lessicale di Letta non sembra del tutto felice. Ma, come espressione, ha avuto un successo immediato e ormai, in questa campagna, in molti la usano nel significato, tutto italiano, di leader di un’alleanza elettorale.
brg
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Iscritto in data: mer, 12 gen 2022 20:53

Re: «Front runner»

Intervento di brg »

Non voglio criticare l'articolo di Cortelazzo, né sminuire l'insipienza di Letta, ma "frontrunner" è entrato nell'uso giornalistico ben prima del suo discorso di questo luglio. Cercando nell'archivio di Repubblica, si vede che la presenza della parola in questione negli articoli del quotidiano è esplosa con le ultime elezioni presidenziali americane. Il significato attribuito al termine in tale contesto è spesso ambiguo: sebbene spesso appaia come probabile scopiazzatura da articoli d'oltreoceano, Biden viene spesso "italianamente" definito il "frontrunner" del partito democratico. Il termine viene poi ripescato in qualche altro articolo, prima di essere definitivamente consacrato da Enrico Letta come parola del momento. Nutro pochi dubbi, però, sul fatto che quest'ultimo abbia appreso l'uso di "frontrunner" da Repubblica o da qualche lettura simile.

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Aggiungo alcuni esempi (buoni anche per imparare a come non esprimersi in italiano).
Tra le due fazioni, navigano le truppe dei parlamentari non schierati [...] in questa fase più vicini al carro del leader, perché considerato il frontrunner più pop in termini di consenso

(La Repubblica, "M5S, da Conte altolà alle correnti. Ma per accedere al 2xmille nello Statuto va inserito il pluralismo, chiesto da Di Maio", 7 febbraio 2022)
Anche se Tk Nucera in queste commesse è il frontrunner, una volta che i progetti sono terminati portiamo avanti direttamente noi i contatti con i clienti finali per le necessarie attività di manutenzione

(La Repubblica, "Il debutto di De Nora riapre la strada all'Ipo della partecipata Tk Nucera", 4 luglio 2022)
La cantautrice americana [...] è la frontrunner di una nuova generazione che ha ripreso in mano le chitarre per raccontare il solito struggimento emotivo [...]

(La Repubblica, "Phoebe Bridgers il raffinato pop dei sentimenti", 5 luglio 2022)
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