«Dottore della Chiesa» al femminile
Inviato: sab, 20 ago 2022 20:36
Dal Treccani (sottolineatura mia):
Il Treccani non dà indicazioni specifiche, e quindi ci aspetteremmo che il femminile del termine sia dottoressa della Chiesa, come dottoressa lo è di dottore in generale. Si rileva invece che il termine è usato in modo preponderante al maschile anche per riferirsi a donne; le attestazioni del femminile "regolare" sono poche.
Paolo VI stesso, nelle omelie di proclamazione per Teresa d'Avila e Caterina da Siena, le prime due, usò sempre il maschile per riferirsi a entrambe. Tuttavia, nelle versioni dei discorsi tradotte in spagnolo e portoghese sul sito del Vaticano, è usato normalmente il femminile, Doctora e Doutora!
La cosa mi incuriosisce perché, per il resto, nell'àmbito della Chiesa storicamente la tendenza è stata quella di avere forme femminili ben marcate, anche di più di quello che vorrebbe l'italiano in generale: (a[b])badessa, madre superiora, priora, generalessa, diaconessa...
Che cosa ne pensate? Quale uso vi sembra più corretto e giustificabile?
Nel 1970 viene proclamato il primo dottore della Chiesa donna, ovvero santa Teresa d'Avila. Oggi sono quattro in totale.dottóre s. m. (f. -éssa, e in alcuni usi anche dottóra) [dal lat. doctor -oris «maestro», der. di docere «insegnare»]. – 1. Propr., chi ammaestra in una dottrina, chi esercita l’ufficio d’insegnare: Poscia ch’io ebbi ’l mio d. udito (Dante); in partic.: i d. della legge, quelli che insegnavano e interpretavano la legge giudaica; i d. della Chiesa, gli scrittori illustri per santità di vita e ortodossia, ma soprattutto per la loro scienza eminente nelle cose sacre, cui questo titolo è stato attribuito con decreto del papa o del concilio ecumenico. [...]
Il Treccani non dà indicazioni specifiche, e quindi ci aspetteremmo che il femminile del termine sia dottoressa della Chiesa, come dottoressa lo è di dottore in generale. Si rileva invece che il termine è usato in modo preponderante al maschile anche per riferirsi a donne; le attestazioni del femminile "regolare" sono poche.
Paolo VI stesso, nelle omelie di proclamazione per Teresa d'Avila e Caterina da Siena, le prime due, usò sempre il maschile per riferirsi a entrambe. Tuttavia, nelle versioni dei discorsi tradotte in spagnolo e portoghese sul sito del Vaticano, è usato normalmente il femminile, Doctora e Doutora!

La cosa mi incuriosisce perché, per il resto, nell'àmbito della Chiesa storicamente la tendenza è stata quella di avere forme femminili ben marcate, anche di più di quello che vorrebbe l'italiano in generale: (a[b])badessa, madre superiora, priora, generalessa, diaconessa...
Che cosa ne pensate? Quale uso vi sembra più corretto e giustificabile?