«Presta guarigione»

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Noctisdomina
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«Presta guarigione»

Intervento di Noctisdomina »

Buongiorno,
se l'aggettivo presto, benché desueto, rappresenta un sinonimo di pronto, perché l'espressione presta guarigione viene censurata dai più? Non dovrebbe reputarsi corretta, sotto il profilo diacronico e semantico?
Graffiacane
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Re: «Presta guarigione»

Intervento di Graffiacane »

Buongiorno,
secondo me viene in primo luogo giudicata, appunto, un'espressione caduta in disuso; inoltre, proprio perché desueta, in determinati registri espressivi può risultare poco appropriata; dobbiamo tenere conto, infine, che non tutti i sinonimi sono perfettamente sovrapponibili (ad esempio, benché pallottola sia sinonimo di proiettile, l'espressione *giubbotto antipallottola non è in uso).
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Marco1971
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Re: «Presta guarigione»

Intervento di Marco1971 »

Concordo con Graffiacane. Ci sono attestazioni, specie ottocentesche, di presta guarigione. Tuttavia, la locuzione cristallizzata in uso oggi è pronta guarigione. È auspicabile attenersi ai modi di esprimersi che meno urtano la sensibilità altrui.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
brg
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Re: «Presta guarigione»

Intervento di brg »

Marco1971 ha scritto: gio, 13 ott 2022 22:57 È auspicabile attenersi ai modi di esprimersi che meno urtano la sensibilità altrui.
Non comprendo che cosa ci possa essere di offensivo nell'uso del vocabolo "presto", pure in un contesto sensibile come la salute. Personalmente ho sentito augurare non solo "pronte guarigioni", ma anche "rapide guarigioni", "veloci guarigioni" e, in un accesso di straripante ottimismo, "immediate guarigioni". Certamente l'accezione di "presto", che torna utile in tale contesto, è relativamente rara in confronto agli esempi che ho appena fatto, ma non mi pare un problema significativo. D'altra parte io sono fortemente contrario ad un uso formulaico del linguaggio, per cui il fatto che "pronta guarigione" si possa considerare un'espressione cristallizzata mi fa propendere naturalmente a tentare di scioglierla un po' cercando alternative. Poi tutto dipende dal contesto: se scrive una poesia è un conto, se parla ad un bambino è un altro, se scrive una lettera ad un accademico della Crusca è un altro ancora.
Graffiacane ha scritto: gio, 13 ott 2022 5:24 [...] ad esempio, benché pallottola sia sinonimo di proiettile, l'espressione *giubbotto antipallottola non è in uso [...]
Certo, anche perché si direbbe "antipallottole". Io però non metterei sullo stesso piano singole parole formate, come "antiproiettile", locuzioni che formano un'unità semantica, come "giubbotto antiproiettile" (che non è un giubbotto, non protegge dal freddo, non ha le maniche e, insomma, non è un vero giubbotto), ed espressioni, che, per quanto comuni, sono comunque composte di unità semantiche ben distinte, come "pronta guarigione".
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Marco1971
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Re: «Presta guarigione»

Intervento di Marco1971 »

brg ha scritto: ven, 14 ott 2022 12:53 [...] D'altra parte io sono fortemente contrario ad un uso formulaico del linguaggio, per cui il fatto che "pronta guarigione" si possa considerare un'espressione cristallizzata mi fa propendere naturalmente a tentare di scioglierla un po' cercando alternative. Poi tutto dipende dal contesto: se scrive una poesia è un conto, se parla ad un bambino è un altro, se scrive una lettera ad un accademico della Crusca è un altro ancora.
Naturalmente, la variatio è cosa buona e giusta, soprattutto nello scritto formale, letterario, in contesti scelti. Qui parlavo della comunicazione semplice, e esprimevo solo il mio parere, che ribadisco: mi sembra che, specie nel parlato, ignorare il codice comune rappresentato dall’uso di espressioni cristallizzate – o, se si preferisce, di collocazioni – possa essere considerato stravagante. Personalmente, non direi a nessuno presta guarigione, riservandomi la possibilità di farlo eventualmente in uno scritto il cui destinatario conosca questa possibilità e non se ne sorprenda. Le scelte che facciamo devono sempre essere in funzione del destinatario; meno lo conosciamo, piú è consigliabile rispettare la «normalità» (con questo non intendo dire che bisogna piegarsi all’uso di anglicismi inutili anche se divenuti normali) della lingua.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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lorenzos
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Re: «Presta guarigione»

Intervento di lorenzos »

brg ha scritto: ven, 14 ott 2022 12:53io sono fortemente contrario ad un uso formulaico del linguaggio
Novanta minuti di applausi! :D
Ad un amico direi, molto semplicemente, "Guarisci presto": in un contesto più formale, soprattutto per iscritto, con la presta guarigione non credo verrei considerato stravagante ma solo non banale.
Gli Usa importano merci ed esportano parole e dollàri.
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Marco1971
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Re: «Presta guarigione»

Intervento di Marco1971 »

Lei sembra credere molte cose che potrebbero non essere reali. Provi a dire a qualcuno Ti auguro una presta guarigione e veda la reazione della persona. Non so, potrebbe essere Ma come parli? Si dice pronta guarigione oppure potrebbe essere Ah, non sapevo, credevo si dicesse pronta guarigione. Se poi lei ha capito un po’ ciò che ho cercato di spiegare, forse non avrebbe avuto modo di perdersi in considerazioni esilaranti.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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