«El» (pronome troncato) proclitico?

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G. M.
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«El» (pronome troncato) proclitico?

Intervento di G. M. »

Nelle mie «costanti contorsioni» ecc. ecc., mi verrebbe comodo usare in fin di verso el:
él2 pron. pers. m. sing. – Forma accorciata di ello «egli», frequente nella lingua ant. e in uso in alcuni dialetti: Ed el sen gì, come venne, veloce (Dante); se avvenisse che el morisse (Boccaccio).
Faticando a trovare esempi d'un tale uso, però, m'è venuto il dubbio che questo el sia/fosse solo proclitico, e quindi non si possa mettere in fin di verso. Ho provato a guardare nel DOP ma non ho trovato nulla. :? Sapete dirmi qualcosa al riguardo?
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Re: «El» (pronome troncato) proclitico?

Intervento di Infarinato »

Gli esempi che conosco sono tutti proclitici (si veda anche il GDLI) e, francamente, una forma quale el in fin di enunciato (o di verso, inarcature a parte) violerebbe i piú basilari princípi della fonotassi dell’italiano [antico].
Avatara utente
G. M.
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Re: «El» (pronome troncato) proclitico?

Intervento di G. M. »

Non nell'italiano antico, ma nell'italiano più moderno però un'uscita simile (/-e̍l/, /-ɛ̍l/*) in poesia è normalmente accettabile, giusto? Leggo nella Grammatica di Serianni (§ I.77) che l'apocope vocalica in fin di verso, eccezione ammessa «nella poesia tradizionale», «sconosciuta alla poesia delle origini, si diffuse nel Quattrocento [...]».
Chiarisco cosa sto facendo, perché non l'ho spiegato bene e forse si può fraintendere. Nel mio testo, l'italiano che uso non finge di essere due-trecentesco (nel qual caso, appunto un'uscita simile sarebbe automaticamente esclusa), sibbene è una lingua "eclettica", poetico-letteraria, di base moderna ma che si concede parecchi elementi anticheggianti.
Nel caso specifico, si tratterebbe d'introdurre, in un contesto fonotattico moderno, un elemento lessicale più antico, anche se i due-trecenteschi, per ragioni fonotattiche, non l'avrebbero messo in quella precisa posizione (ma appunto qui la fonotassi è un po' più tollerante).

In effetti, scrivendo ora, mi rendo conto d'aver posto tutta la questione in un modo che forse crea confusione da solo. Ovviamente, come dice lei, non troviamo el in tonia nell'italiano antico... ovvero "per forza" è sempre proclitico. :oops:
Se però possiamo immaginare ello in fin di verso, in un contesto moderno possiamo anche immaginarlo troncato, o sbaglio? Come amor, mal, dormir (esempi in Serianni, ibidem).

Mi scuso se ho aperto un filone "sul nulla". :?

[*Questo perché avrei voluto rimare con crudèl.]
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