Se fa riferimento al nàvatlo al momento proposto lì (senza più o meno alcuna spiegazione), capisco la critica. Devo dire però una cosa. Come forse ho già scritto qua nel fòro, quando ho iniziato a compilare il Dizionarietto le mie competenze linguistiche erano piuttosto scarse (non rispetto alla maggioranza della popolazione, ma rispetto a quello che ci si aspetta da chi scriva un'opera del genere). In questi anni, anche e soprattutto grazie alla frequentazione di Cruscate, sono migliorate molto, e ora vedo tante imprecisioni o veri e propri errori di cui al tempo non mi rendevo conto. Il Dizionarietto avrebbe bisogno di una revisione completa e profonda, ma me ne manca il tempo: quindi, nel consultarlo, ne tenga conto, e lo legga sempre cum grano salis: su certe proposte, che magari non ho (ancora?) rivisto, oggi sarei più cauto.
Se invece fa riferimento al mio intervento qui sopra, preciso che non intendevo che si debba per forza mantenere il gruppo -tl- (anche se non lo escluderei del tutto; veda sotto), ma solo che potrebbe avere più senso adattarlo direttamente senza simulare il processo storico avvenuto negli altri casi da me valutati.
Tutto questo se con «[altro] provincialismo» intendeva il fatto di mantenere -tl- (ho capito bene?).
(E grazie mille comunque per leggermi: troppo gentile ).
Giusto per precisione, visto che siamo in tema, sono abbastanza sicuro che l'uscita -tl sia davvero poco fonotatticamente spagnola (il che non significa, ovviamente, che dobbiamo fare lo stesso). Penso sia tollerata, come a volte gli spagnoli "adattano" limitandosi a trascrivere i nomi stranieri secondo le proprie convenzioni ortografiche (come questa /w/ scritta hu secondo l'uso storico), ma senza che il risultato sia un adattamento fonotattico vero e proprio.