«Gameplay»

[brg]

Il "gameplay" è qualcosa che abitualmente è associato fortemente alle meccaniche di gioco, quindi capita spesso che venga considerato in confronto, se non addirittura in contrasto, con l'esperienza di gioco. Ad esempio, un videogiocatore dirà che certi giochi hanno un gameplay quasi assente, mentre puntano tutto sull'esperienza.

Prendiamo qualche esempio in italiano dalla rete.

Da "Feltrinelli Education":

[...] Sempre più videogames, infatti, puntano sulla storia piuttosto che sul gameplay in sé che diventa invece strumento della narrazione. [...] In passato molti giochi venivano strutturati attorno al gameplay e la storia rimaneva soltanto il filo conduttore del sistema di gioco [...]

Da "Spaziogames", che riporta una dichiarazione di Miyamoto, il creatore di Mario:

[...] Qualcuno potrebbe pensare che, per il suo approccio gameplay-centrico, il papà di Mario e Donkey Kong potrebbe a suo modo non vedere di buon occhio le storie “impegnative” all’interno dei videogiochi, ma non è esattamente così. [...]

Da "Cinergie", rivista "scientifica":

[...] Nell’opera, il fruitore utilizza un controller [...] intraprendendo un cammino di illuminazione individuale ispirato a quello di mistici e poeti vissuti tra il XIII e il XVI secolo e reso attraverso un’esperienza che combina il gameplay videoludico alla poetica dell’artista. [...]

[Utente cancellato 676]

In sostanza tutti e tre i traducenti non sinonimici finora riportati sono validi, a seconda del contesto? Il gameplay è il sarchiapone inglese per i videogiochi ?

gameplay: esperienza di gioco; giocabilità; partita

[Il Dottor Mannaro]

Sul gruppo Facebook "Campagna per salvare l'italiano", in un commento, Luca Saronni si chiedeva se anche «dimostrazione» non potesse andare bene per chi appunto realizza un video dimostrativo dell'esperienza di gioco.

[Millermann]

Sentite anche questa proposta. Premetto che non sono mai intervenuto in questo filone perché non sono appassionato di videogiochi, e dunque non me ne intendo. 

Però, rileggendolo, m'è venuto in mente un termine che potrebbe andar bene, e che finora non è stato citato: il giocato. Sí, al maschile, che è cosa diversa dalla giocata, un po' come il parlato è diverso dalla parlata. 

E proprio come il parlato può indicare il complesso delle parti parlate di un'opera, o il modo in cui il dialogo è riprodotto, il giocato potrebbe indicare sia l'esperienza di gioco, sia una riproduzione della stessa.

Cercando un po' in rete ho trovato questo termine usato, talvolta, col significato di «complesso delle [somme] giocate» (che non penso possa infastidire, essendo confinato a un ambito diverso), e poi ho trovato anche questo video. Che ne pensate? 

[brg]

Il "giocato" può anche andare bene, tuttavia nel video citato il termine è usato per indicare l'azione del giocare, cioè il video mostra un giocatore che gioca, ovvero il giocato di detto giocatore. Il "gameplay" è il "come si gioca".

Faccio notare che in inglese "gameplay" non è usato solamente nell'ambito videoludico, ma è ampiamente usato anche per i giochi in scatola. La pagina inglese di Wikipedia sui giochi di ruolo da tavolo si apre con una sezione sul "gameplay". In tale sezione si parla delle regole e del modo di giocare.

Ribadisco che il termine "gameplay" nel suo uso più specifico fa riferimento al modo di giocare un gioco, con le sue regole, le sue meccaniche e le sue convenzioni.