Non mi pare che il termine sia solitamente denigratorio: anzi, di solito il
chad è oggetto d'ammirazione, come nel noto meme
virgin vs. chad. Magari a volte è usato in modo denigratorio da parte della cultura
incel, ma è un'avversione dovuta soprattutto a invidia.
Per la traduzione, dato che in una delle sue forme il
chad è
associato (forse per intenzione originaria del disegnatore) all'omonimo
Chad stato africano (non abbiamo ancora un filone per questo...

), mi era venuto in mente di mantenere il parallelismo e tradurlo con
togo, «semanticamente un antecedente di
figo ‘bello, interessante (con riferimento a persone, situazioni, oggetti, ecc.)’, una parola che rimonta alla primissima fase del linguaggio giovanile (quella degli anni Sessanta, se non ancora prima)»
1 (da
qui, p. 20), di tono similmente gergale e che analogamente coincide collo stato africano del
Togo. A parte la possibilità di replicare la divertente coincidenza, però, una resa simile potrebbe essere poco perspicua
2, e forse è meglio cercare qualche traducente più "banale".
Per pubblicizzare un mio libro, prendendo al contempo in giro lo scevà gheniano, qualche tempo fa volevo usare questo
chad (proprio nel meme citato sopra) tradotto e flesso al femminile plurale; ho chiesto consiglio ad alcuni amici (anche frequentatori di questo fòro) e alla fine ho optato per
stragnocche.
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NOTE
- Termine oggi di fatto caduto in disuso (almeno in Rete e nel parlato dalle mie parti) ma che fra i giovani della mia zona doveva essere ancora in uso 10–15 anni fa, visto che l'ho conosciuto dall'uso vivo e non su qualche libro di linguistica.

- In realtà quello della perspicuità secondo me è un problema relativamente piccolo: appena inizia a diffondersi, la gente lo vede usato e impara presto che cosa significa (esempio banale: io che cosa significasse chad l'ho imparato dopo aver visto due o tre memi, non mi sono certo messo a cercarlo su un vocabolario). Per un termine gergale, anzi, una certa oscurità potrebbe essere un motivo di maggior "fascino" rispetto a un termine "banale" usato dalla gente "normale" (scusate l'abbondanza di virgolette). Il problema sta nel far partire la diffusione: e in Italia come sappiamo oggi la gente non ha alcun interesse nel cercare traduzioni a termini inglesi costantemente percepiti come migliori per il semplice fatto di non essere italiani.