Cruscate

Buonasera,
è possibile scrivere l'apostrofo? Oppure esso può essere soltanto posto o segnato?

In effetti, «scrivere l'apostrofo» non è il modo piú elegante di esprimersi, ma, a mio modesto parere, non può neanche dirsi errato. In fondo, l'apostrofo fa parte della scrittura non meno delle lettere che compongono le parole. Specialmente se non ci si riferisce alla scrittura manuale, ha poco senso cercare alternative piú espressive come tracciare, dato che ogni carattere si «scrive» nello stesso modo.

In Rete si trovano diversi esempi di quest'uso, anche abbastanza autorevoli, come la rubrica di grammatica di Focus Junior della Mondadori, in cui leggiamo:

Siamo così arrivati alla regola: dopo un dovrete scrivere l'apostrofo sempre e solo se la parola successiva è di genere femminile.

Ciò nonostante, riconosco che mi sembra un modo d'esprimersi leggermente sciatto, e avrei preferito che avessero usato un altro verbo.

Che io ricordi, nel DOP sovente si rinveniva l'espressione accento scritto: ritiene anche quella un esempio di sciatteria?

Sí, è vero, il DOP parla di «accento scritto». Che dire? A me sembra, piú che una sciatteria, una cosa [spesso] superflua: secondo me, il contesto dovrebbe essere sufficiente a capire se stiamo parlando d'accento scritto, quindi se siamo nell'ambito dell'ortografia (ma, allora, non sarebbe meglio dire grafico? ) o della pronuncia.
Comunque, se lo dice il DOP, credo proprio che ci si possa fidare!

[L]’apostrofo non è qui obbligatorio, sicché si può anche scrivere il 48, il 400, e di solito si evita di scriverne due di seguito (l’800 non l’’800). (FONTE)

Per quanto in linea di principio scrivere possa essere accettabile, io l'apostrofo preferirei inserirlo.

Via, un apostrofo si può segnare, mettere, (ap)porre, frapporre, interporre, inserire e anche scrivere… dipende da cosa si vuol dire.