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«Tibet»

Inviato: sab, 10 dic 2022 23:20
di Lorenzo Federici
Sulla Vichipedia latina c'è Tibetum, da cui potremmo avere Tibeto /ti̍beto/. Esistono altri adattamenti possibili?

Re: «Tibet»

Inviato: dom, 11 dic 2022 11:39
di G. M.
Partiamo dal solito Deonomasticon (p. 579). Riporto tutte le forme:

Tebet, Tebete, Tibet, Tibecte, Thebet, Thibet, Thibette, Thibetto, Tabet, Tibetto, Tibeto.

Anch'io avevo pensato a Tibeto, che da un'occhiata al corpo gugoliano, fra le italianizzazioni complete, mi sembra quella più diffusa, ed è coerente coll'etnico tibetano.

Tuttavia, perché sdrucciolo? Nel solito Egger che cito c'è Tibetum (p. 310; con l'indicazione dell'uso dell'aggettivo Tibetanus già dal '600), ma scritto senza il simbolo di breve che usa di solito per indicare l'accentazione sdrucciola (es. Athĕsis 'Adige', Leopŏlis 'Leopoli'), per cui, almeno da questa latinizzazione, presumerei un'accentazione piana.

Naturalmente per appurare la pronuncia, se non si trovano indicazioni da dizionario, la cosa migliore sarebbe probabilmente cercare esempi in poesia in italiano, come fatto qui.

Intanto, da una prima gugolata non ci sono attestazioni della stringa «Tìbeto», mentre ce n'è una di «Tibèto» (qui; la seconda, di cui non mi lascia vedere l'anteprima, è probabilmente un errore di lettura per «Tibet o»)

Re: «Tibet»

Inviato: dom, 11 dic 2022 12:58
di Millermann
Visto che non ci sono traducenti particolarmente attestati, propongo qualcosa di nuovo. Che ne direste di Tibè, adattato "alla francese", come da bidet si fa bidè? :mrgreen:

Quanto alla compatibilità con tibetano, credo che si potrebbe conservare tranquillamente, esistendo il suffisso derivativo -etano (napoletano, anconetano, ecc.). :)

Re: «Tibet»

Inviato: dom, 11 dic 2022 14:22
di G. M.
A priori io personalmente (come sapete bene...) non ho nulla in contrario ai conî originali, ma qui non vedo bene la necessità di una soluzione simile. 🤔 Che cosa non le piace delle forme con -t-?

Re: «Tibet»

Inviato: dom, 11 dic 2022 15:14
di Lorenzo Federici
Qui c'è Tibetum e Tibetânus, a, um, dove â dovrebbe indicare una â lunga.

Re: «Tibet»

Inviato: dom, 11 dic 2022 15:38
di Millermann
G. M. ha scritto: dom, 11 dic 2022 14:22Che cosa non le piace delle forme con -t-?
Niente in particolare: semplicemente, dato che ci sono diverse parole francesi in -et usate in italiano (gilet, bidet, toupet, chalet, buffet, beignet...) e italianizzate comunemente in (gilè, bidè, tupè, scialè, buffè, bignè), mi è sembrato conveniente (e inappariscente) provare a fare lo stesso con Tibet, che possiede una struttura simile. :P

Volendo, si potrebbe fare anche Tibe, con accentazione piana, conservando ugualmente la possibilità del derivato tibetano. Al contrario, la maggior parte delle forme citate dal Deonomasticon sarebbero con esso incompatibili (oltre che, francamente, piú "pesanti"). ;)

Re: «Tibet»

Inviato: lun, 12 dic 2022 8:16
di Carnby
Ma che cos’ha che non va Tìbeto?

Re: «Tibet»

Inviato: lun, 12 dic 2022 10:26
di G. M.
In astratto, nulla. Ma se si vuole usare una denominazione storica, mi sembra naturale voler capire come si pronunciasse effettivamente; da quei primissimi dati raccolti, mi sembra più probabile o sensato Tibèto.

Qui una prima attestazione in poesia, dove l'accentazione è sicuramente piana:

Domi ha i diciotto regni; il sacro Volto
D'Abgaro in man pel suo Taddeo già cesse;
Germano e Scita e Caramano accolto,
E per Cusco e Brasile ha l'orme impresse;
Zocotora, Aracóto e il capo ha volto
Del montano Tibeto, e il seggio elesse
In Meliapora, u' della croce al piede
Cadde che all'onda e al divo Ispano ei crede.

(Fonte)

Qui una seconda, ancora sicuramente piana:

De' porfidi e graniti essa è la prima
Vetustissima base, e sopra lei
Poggian l'Alpe, l'Atlante, il Cimborazo,
E del Tibeto le superbe creste.

(Fonte)