Pagina 1 di 1

«Mountain bike»

Inviato: sab, 24 dic 2022 13:51
di ilparoliere
Apro questo filone perché la parola italiana rampichino in realtà è un nome proprio di una famosa bicicletta da montagna prodotta dall'italiana Cinelli nel 1985, e secondo me non va bene come traducente italiano di mountain bike. In italiano si potrebbe dire semplicemente bicicletta da montagna o anche bici da montagna, entrambi attestati nei libri di qualche decennio fa.

Re: «Mountain bike»

Inviato: sab, 24 dic 2022 19:11
di valerio_vanni
Io ricordo che per un po' di anni (inizio anni '90) venivano spesso chiamate rampichini.
Purtroppo, sempre a quei tempi, lo stesso termine veniva usato per indicare il rapporto più corto.

Re: «Mountain bike»

Inviato: sab, 24 dic 2022 19:28
di Canape lasco ctonio (cancellato)
Il GDLI (ed io con loro) non si fa problemi a continuarlo a chiamare rampichino, pur ricordando che è nome commerciale:
https://www.gdli.it/JPG/GDLI24/GDLI_Sup ... na_686.jpg

Re: «Mountain bike»

Inviato: sab, 24 dic 2022 21:05
di Carnby
valerio_vanni ha scritto: sab, 24 dic 2022 19:11 Purtroppo, sempre a quei tempi, lo stesso termine veniva usato per indicare il rapporto più corto.
Anche qui.

Re: «Mountain bike»

Inviato: mar, 27 dic 2022 15:23
di domna charola
Canape lasco ctonio ha scritto: sab, 24 dic 2022 19:28 Il GDLI (ed io con loro) non si fa problemi a continuarlo a chiamare rampichino, pur ricordando che è nome commerciale:
https://www.gdli.it/JPG/GDLI24/GDLI_Sup ... na_686.jpg
D'altra parte non sarebbe il primo caso di nome commerciale che nel tempo è divenuto nome comune di tutta la categoria di oggetti, anche di altri marchi, dalla moka* alle sottilette, alla brugola sino al nastro adesivo trasparente che spesso è denominato con il marchio dell'originale prodotto da 3M.
In molti casi ci sono state anche cause intentate dalle ditte, per la tutela del prorpio marchio, e non sempre si sono concluse a loro favore.

Secondo me, il discorso dei diritti sul marchio può avere senso per i marchi ancora in uso, perché si va a ledere gli interessi dell'azienda produttrice, mentre per oggetti ormai fuori mercato il fatto che il marchio diventi un nome comune dovrebbe essere addirittura motivo di orgoglio, quale riconoscimento del loro primato originario.
Se poi una ditta in origine si è impadronita di un termine comune, già esistente nel dizionario, per farne un marchio, secondo me non ha più diritto di parola, si tratta di restituire all'uso comune un termine che già lo era, eventualmente risemantizzandolo.
Il rampichino è un uccello che si "arrampica" sugli alberi, quindi...




* so che la "k" va sostituita, ma in questo caso la lascio per evidenziare che il nome corrente spesso usato nelle nostre case si riferisce proprio all'originario modello Moka di Bialetti.