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«Cultivar»

Inviato: lun, 26 dic 2022 20:27
di Lorenzo Federici
Cultivar è «il termine col quale in agronomia s'intende una varietà di pianta coltivata, ottenuta con il miglioramento genetico, che riassume un insieme di specifici caratteri morfologici, fisiologici, agronomici e merceologici di particolare interesse e trasmissibili con la propagazione, sia per seme sia per parti di pianta».

La Vichipedia latina usa cultivarietas, quindi perché non coltivarietà?

Re: «Cultivar»

Inviato: lun, 26 dic 2022 23:12
di brg
Significa "varietà coltivata". Inutile inventarsi a tavolino disperate parole macedonia.

Ai tempi in cui si bevevano arlecchini e si scendevano i pendii in guidoslitta c'erano il Min.Cul.Pop. e l'Agip: "val.col." mi pare più che sufficiente per i fanatici della tachilogia.

Re: «Cultivar»

Inviato: lun, 26 dic 2022 23:26
di Ferdinand Bardamu
brg ha scritto: lun, 26 dic 2022 23:12 Significa "varietà coltivata". Inutile inventarsi a tavolino disperate parole macedonia.

Ai tempi in cui si bevevano arlecchini e si scendevano i pendii in guidoslitta c'erano il Min.Cul.Pop. e l'Agip: "val.col." mi pare più che sufficiente per i fanatici della tachilogia.
Sono d’accordo sulla premessa, non sulla conclusione: non assecondiamo la tendenza a creare sigle, che ostacolano la comprensione. Per me varietà coltivata va benissimo.

Re: «Cultivar»

Inviato: lun, 26 dic 2022 23:57
di brg
Ferdinand Bardamu ha scritto: lun, 26 dic 2022 23:26 Sono d’accordo sulla premessa, non sulla conclusione: non assecondiamo la tendenza a creare sigle, che ostacolano la comprensione. Per me varietà coltivata va benissimo.
Io non assecondo, ma gli è che il burocrate finirà per scrivere var.col.. Che lo vogliamo o no.

Re: «Cultivar»

Inviato: mar, 27 dic 2022 14:40
di Asimiami
cultivar
Sembra dialettale.

Re: «Cultivar»

Inviato: mar, 27 dic 2022 20:08
di valerio_vanni
brg ha scritto: lun, 26 dic 2022 23:12 Significa "varietà coltivata".
Non proprio.
È sicuramente una varietà coltivata, ma nello specifico ha una genetica ben precisa e viene riprodotta per talea, innesto etc.

Re: «Cultivar»

Inviato: mer, 28 dic 2022 15:15
di Millermann
Dalla guichipedia:
Il termine «cultivar» (in italiano, sostantivo femminile invariabile) deriva dalla contrazione della locuzione inglese cultivated variety ("varietà coltivata"), a sua volta calco del latino varietas culta, ed è stato ufficialmente adottato dal XIII Congresso di Orticoltura tenutosi a Londra nel 1952.
In ambito «non ufficiale», comunque, non vedo perché non dovrebbe essere possibile adattare. L'adattamento piú semplice potrebbe essere, come già proposto, coltivarietà, o anche cultivarietà, con la radice latina uguale all'inglese. :)

Suona bene ed è piú trasparente, giacché non assomiglia, come già osservato, a un verbo «dialettale» (ma anche, piú concretamente, catalano, portoghese e spagnolo ;)). Del resto anche il tedesco adatta in modo simile, affiancando al termine inglese la forma locale Kulturvarietät.

Volendo osare di piú, si potrebbe anche «ricalcare» il latino varietas culta che ha ispirato l'inglese, e immaginare qualcosa come *vari(e)culta, anche se potrebbe forse apparire troppo un... cultismo. :lol:

Re: «Cultivar»

Inviato: ven, 30 dic 2022 15:50
di Daphnókomos
Varietà coltivata il corrispondente italiano nel Picchi, varietà [colturale] nel De Mauro.

Re: «Cultivar»

Inviato: ven, 30 dic 2022 19:32
di brg
Millermann ha scritto: mer, 28 dic 2022 15:15 [...]
Del resto anche il tedesco adatta in modo simile, affiancando al termine inglese la forma locale Kulturvarietät.
[...]
Sì, ma "Kulturvarietät" è la maniera corretta per dire "varietà di coltura" in tedesco. Non è una volgare parola macedonia, derivata da qualche lingua straniera, come sarebbe "coltivarietà" in italiano.