«Bisanzio» e «bizantino»

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Lorenzo Federici
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«Bisanzio» e «bizantino»

Intervento di Lorenzo Federici »

Se z /(ʣ)ʣ/ è la pronuncia/grafia solita delle parole greche con ζ, perché abbiamo avuto Bisanzio invece di Bizanzio (latino Byzantium)? Non sarebbe stata una forma più corretta Bizanzio, considerando anche l'aggettivo bizantino?
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G. M.
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Re: «Bisanzio» e «bizantino»

Intervento di G. M. »

Bizanzio c'è (stata); non so perché abbia prevalso la forma con -s- /-z-/. Di primo acchito mi verrebbe da ipotizzare per maggior facilità di pronuncia, ma non sono sicuro. Infatti di parole con /(ʣ)ʣ/ seguìta a poca distanza da /(ʦ)ʦ/ ne abbiamo, e non mi pare che generino particolare difficoltà: penso ai tanti termini in -izzazione /-iʣʣaʦʦjo̍ne/. Può darsi che quelli appaiano facili perché, essendo la sequenza appunto comune, c'è una dimestichezza acquisita implicita, mentre forse, in un nome raro come Bizanzio, le due z uguali graficamente ma con pronunce diverse generano una certa sensazione di confusione, al primo impatto. Almeno a me fa quest'impressione.
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Carnby
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Re: «Bisanzio» e «bizantino»

Intervento di Carnby »

Altrimenti c’è bisantino, usato dal Franceschi.
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Re: «Bisanzio» e «bizantino»

Intervento di Infarinato »

Lorenzo Federici ha scritto: mar, 27 dic 2022 15:08 Se z /(ʣ)ʣ/ è la pronuncia/grafia solita delle parole greche con ζ, perché abbiamo avuto Bisanzio invece di Bizanzio (latino Byzantium)?
G. M. ha scritto: mer, 28 dic 2022 1:31 Bizanzio c'è (stata); non so perché abbia prevalso la forma con -s- /-z-/.
In realtà, non c’è nulla di particolarmente strano in tutto ciò. Già almeno dall’epoca classica, infatti (e quindi anche in epoca ellenistica, bizantina e, ovviamente, moderna), la ζ greca valeva [z] (in epoca arcaica valeva probabilmente [zd], a sua volta, in parte, da un indoeuropeo /sd/, in parte da /dj/ e /ɡj/, attraverso una fase affricata [ʤ] e poi [ʣ], da cui [zd] per metatesi). Poiché in epoca classica il latino non aveva [piú] tale suono (se non, con tutta probabilità, per assimilazione regressiva di /s/ davanti a consonante sonora [anche questo, però, praticamente solo nei grecismi]), dapprima fu trascritta con la consonante latina dal suono piú vicino, s (anzi, ss in parole come massa < μᾶζα, dal che si evince che la ζ greca era molto probabilmente lunga intervocalicamente, retaggio, questo, dell’antico valore di nesso consonantico) e poi con un simbolo apposito, z (…in epoca arcaica il latino dovette possedere un suono [z] come stadio intermedio dell’esito rotacizzato dell’originario [s] indoeuropeo in contesto intervocalico in parole come flos, *flosis > *flo[z]is floris).

Solo con la pronuncia ecclesiastica/medievale «italiana» del latino la z latina comincia a essere pronunciata all’italiana, appunto, cioè /ʣ(ʣ)/ (…a dirla tutta, l’originario valore di affricata di ζ deve essersi mantenuto in alcuni dialetti greci arrivando a far capolino nel latino tardo, a giudicare da scrizioni quali baptidiare per baptizare e, viceversa, zebus per diebus).

Possiamo quindi considerare Bisanzio una parola «semidotta», che, in ragione della sua diffusione, ha mantenuto /z/ a dispetto della grafia latina, mentre una parola decisamente dotta come l’aggettivo bizantino (cioè tramandataci piú per iscritto che oralmente) ha prevalso su bisantino
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G. M.
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Re: «Bisanzio» e «bizantino»

Intervento di G. M. »

Infarinato ha scritto: sab, 07 gen 2023 19:18 Possiamo quindi considerare Bisanzio una parola «semidotta», che, in ragione della sua diffusione, ha mantenuto /z/ a dispetto della grafia latina [...]
Grazie per la spiegazione. :) Ci sono altri casi di esiti simili? Mi viene in mente solo riso ('Oryza sativa') < lat. tardo oryza < gr. ὄρυζα óryza.
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Re: «Bisanzio» e «bizantino»

Intervento di Infarinato »

G. M. ha scritto: dom, 08 gen 2023 13:38 Ci sono altri casi di esiti simili? Mi viene in mente solo riso ('Oryza sativa') < lat. tardo oryza < gr. ὄρυζα óryza.
Al momento non me ne vengono, ma il parallelo con riso (la cui trafila è latino medievale risum < classico ŏrȳzam < greco ὄρῡζα, di origine orientale [Sabatini-Coletti]) è perfetto. :)
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Re: «Bisanzio» e «bizantino»

Intervento di Carnby »

Infarinato ha scritto: dom, 08 gen 2023 16:04 Al momento non me ne vengono, ma il parallelo con riso (la cui trafila è latino medievale risum < classico ŏrȳzam < greco ὄρῡζα, di origine orientale [Sabatini-Coletti]) è perfetto.
Ci sarebbe il «piccolo problema» che in toscano (e quindi in italiano) riso si pronuncia tradizionalmente con la s sorda /ˈriso/ mentre Bisanzio con la sonora /biˈzant͜sjo/.
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Re: «Bisanzio» e «bizantino»

Intervento di Infarinato »

Carnby ha scritto: dom, 08 gen 2023 18:04 Ci sarebbe il «piccolo problema» che in toscano (e quindi in italiano) riso si pronuncia tradizionalmente con la s sorda /ˈriso/ mentre Bisanzio con la sonora /biˈzant͜sjo/.
Sí, il «problema» è cosí piccolo da essere inesistente, la /s/ di riso (cereale) spiegandosi agevolmente con l’attrazione di riso (participio passato di ridere e sostantivo [«il ridere»]). ;)
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G. M.
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Re: «Bisanzio» e «bizantino»

Intervento di G. M. »

Carnby ha scritto: dom, 08 gen 2023 18:04 Ci sarebbe il «piccolo problema» che in toscano (e quindi in italiano) riso si pronuncia tradizionalmente con la s sorda /ˈriso/ [...]
Accidenti, io da settentrionale «sonorizzante» (e presumendo /z/ per l'etimologia) non avevo nemmeno controllato. :oops::mrgreen:
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Re: «Bisanzio» e «bizantino»

Intervento di Daphnókomos »

Che mi dite di lasurite (dal lat. lazur), Mesenzio (dal lat. Mezentius) e nasoreo (dal lat. Nazaraeus, gr. Ναζωραῖος Nazōraîos)?
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Re: «Bisanzio» e «bizantino»

Intervento di Infarinato »

Tutte varianti che confermano quanto detto. ;)

P.S. Il Sabatini-Coletti (s.v.) c’informa che la variante lasurite ci arriva in realtà attraverso il tedesco Lasur
Whilone
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Re: «Bisanzio» e «bizantino»

Intervento di Whilone »

"Bisanzio" e "bizantino" sono termini usati per riferirsi all'Impero Romano d'Oriente e alla sua cultura.

"Bisanzio" è il nome più comune per indicare l'Impero Romano d'Oriente, che fu la continuazione dell'Impero Romano dopo la sua divisione nel IV secolo. Il termine deriva dal nome greco "Byzántion", che era il nome originario della città che successivamente divenne nota come Costantinopoli.

"Bizantino" si riferisce alla cultura e all'arte dell'Impero Romano d'Oriente. Questo termine deriva dal nome dell'Imperatore Romano d'Oriente, Costantino, che fondò la città di Costantinopoli e stabilì la capitale dell'Impero Romano d'Oriente lì. L'arte e l'architettura bizantina sono caratterizzate da influenze greche, romane e orientali, con l'uso distintivo di mosaici, icone e cupole.

Entrambi i termini sono comunemente utilizzati per riferirsi a questo periodo storico e alla sua eredità culturale nell'area dell'Europa orientale e dei Balcani.
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Re: «Bisanzio» e «bizantino»

Intervento di Infarinato »

Whilone ha scritto: lun, 05 giu 2023 14:03 "Bisanzio" e "bizantino" sono termini usati per riferirsi all'Impero Romano d'Oriente e alla sua cultura…
E tutto ciò cosa c’entra col tema della discussione? :roll:
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