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«Bisanzio» e «bizantino»
Inviato: mar, 27 dic 2022 15:08
di Lorenzo Federici
Se z /(ʣ)ʣ/ è la pronuncia/grafia solita delle parole greche con ζ, perché abbiamo avuto Bisanzio invece di Bizanzio (latino Byzantium)? Non sarebbe stata una forma più corretta Bizanzio, considerando anche l'aggettivo bizantino?
Re: «Bisanzio» e «bizantino»
Inviato: mer, 28 dic 2022 1:31
di G. M.
Bizanzio c'è (stata); non so perché abbia
prevalso la forma con
-s- /-z-/. Di primo acchito mi verrebbe da ipotizzare per maggior facilità di pronuncia, ma non sono sicuro. Infatti di parole con /(ʣ)ʣ/ seguìta a poca distanza da /(ʦ)ʦ/ ne abbiamo, e non mi pare che generino particolare difficoltà: penso ai tanti termini in
-izzazione /-iʣʣaʦʦjo̍ne/. Può darsi che quelli appaiano facili perché, essendo la sequenza appunto comune, c'è una dimestichezza acquisita implicita, mentre forse, in un nome raro come
Bizanzio, le due
z uguali graficamente ma con pronunce diverse generano una certa sensazione di confusione, al primo impatto. Almeno a me fa quest'impressione.
Re: «Bisanzio» e «bizantino»
Inviato: gio, 29 dic 2022 12:54
di Carnby
Altrimenti c’è
bisantino, usato dal Franceschi.
Re: «Bisanzio» e «bizantino»
Inviato: sab, 07 gen 2023 19:18
di Infarinato
Lorenzo Federici ha scritto: mar, 27 dic 2022 15:08
Se
z /(ʣ)ʣ/ è la pronuncia/grafia solita delle parole greche con
ζ, perché abbiamo avuto Bisanzio invece di Bizanzio (latino
Byzantium)?
G. M. ha scritto: mer, 28 dic 2022 1:31
Bizanzio c'è (stata); non so perché abbia
prevalso la forma con
-s- /-z-/.
In realtà, non c’è nulla di particolarmente strano in tutto ciò. Già almeno dall’epoca classica, infatti (e quindi anche in epoca ellenistica, bizantina e, ovviamente, moderna), la ζ greca valeva [z] (in epoca arcaica valeva probabilmente [zd], a sua volta, in parte, da un indoeuropeo /sd/, in parte da /dj/ e /ɡj/, attraverso una fase affricata [ʤ] e poi [ʣ], da cui [zd] per metatesi). Poiché in epoca classica il latino non aveva [piú] tale suono (se non, con tutta probabilità, per assimilazione regressiva di /s/ davanti a consonante sonora [anche questo, però, praticamente solo nei grecismi]), dapprima fu trascritta con la consonante latina dal suono piú vicino,
s (anzi,
ss in parole come
massa < μᾶζα, dal che si evince che la ζ greca era molto probabilmente lunga intervocalicamente, retaggio, questo, dell’antico valore di nesso consonantico) e poi con un simbolo apposito,
z (…in epoca arcaica il latino dovette possedere un suono [z] come stadio intermedio dell’esito rotacizzato dell’originario [s
] indoeuropeo in contesto intervocalico in parole come
flos, *
flosis > *
flo[z]
is >
floris).
Solo con la pronuncia ecclesiastica/medievale «italiana» del latino la
z latina comincia a essere pronunciata all’italiana, appunto, cioè /ʣ(ʣ)/ (…a dirla tutta, l’originario valore di affricata di ζ deve essersi mantenuto in alcuni dialetti greci arrivando a far capolino nel latino tardo, a giudicare da scrizioni quali
baptidiare per
baptizare e, viceversa,
zebus per
diebus).
Possiamo quindi considerare
Bisanzio una parola «semidotta», che, in ragione della sua diffusione, ha mantenuto /z/ a dispetto della grafia latina, mentre una parola decisamente dotta come l’aggettivo
bizantino (cioè tramandataci piú per iscritto che oralmente) ha prevalso su
bisantino…
Re: «Bisanzio» e «bizantino»
Inviato: dom, 08 gen 2023 13:38
di G. M.
Infarinato ha scritto: sab, 07 gen 2023 19:18
Possiamo quindi considerare
Bisanzio una parola «semidotta», che, in ragione della sua diffusione, ha mantenuto /z/ a dispetto della grafia latina [...]
Grazie per la spiegazione.

Ci sono altri casi di esiti simili? Mi viene in mente solo
riso ('
Oryza sativa') < lat. tardo
oryza < gr. ὄρυζα
óryza.
Re: «Bisanzio» e «bizantino»
Inviato: dom, 08 gen 2023 16:04
di Infarinato
G. M. ha scritto: dom, 08 gen 2023 13:38
Ci sono altri casi di esiti simili? Mi viene in mente solo
riso ('
Oryza sativa') < lat. tardo
oryza < gr. ὄρυζα
óryza.
Al momento non me ne vengono, ma il parallelo con
riso (la cui trafila è latino
medievale risum < classico
ŏrȳzam < greco ὄρῡζα, di origine orientale [Sabatini-Coletti]) è perfetto.

Re: «Bisanzio» e «bizantino»
Inviato: dom, 08 gen 2023 18:04
di Carnby
Infarinato ha scritto: dom, 08 gen 2023 16:04
Al momento non me ne vengono, ma il parallelo con
riso (la cui trafila è latino
medievale risum < classico
ŏrȳzam < greco ὄρῡζα, di origine orientale [Sabatini-Coletti]) è perfetto.
Ci sarebbe il «piccolo problema» che in toscano (e quindi in italiano)
riso si pronuncia tradizionalmente con la
s sorda /ˈriso/ mentre
Bisanzio con la sonora /biˈzant͜sjo/.
Re: «Bisanzio» e «bizantino»
Inviato: dom, 08 gen 2023 18:17
di Infarinato
Carnby ha scritto: dom, 08 gen 2023 18:04
Ci sarebbe il «piccolo problema» che in toscano (e quindi in italiano)
riso si pronuncia tradizionalmente con la
s sorda /ˈriso/ mentre
Bisanzio con la sonora /biˈzant͜sjo/.
Sí, il «problema» è cosí piccolo da essere inesistente, la /s/ di
riso (cereale) spiegandosi agevolmente con l’attrazione di
riso (participio passato di
ridere e sostantivo [«il ridere»]).

Re: «Bisanzio» e «bizantino»
Inviato: dom, 08 gen 2023 18:24
di G. M.
Carnby ha scritto: dom, 08 gen 2023 18:04
Ci sarebbe il «piccolo problema» che in toscano (e quindi in italiano)
riso si pronuncia tradizionalmente con la
s sorda /ˈriso/ [...]
Accidenti, io da settentrionale «sonorizzante» (e presumendo /z/ per l'etimologia) non avevo nemmeno controllato.


Re: «Bisanzio» e «bizantino»
Inviato: mar, 10 gen 2023 12:43
di Daphnókomos
Che mi dite di
lasurite (dal lat.
lazur),
Mesenzio (dal lat.
Mezentius) e
nasoreo (dal lat.
Nazaraeus, gr. Ναζωραῖος
Nazōraîos)?
Re: «Bisanzio» e «bizantino»
Inviato: mar, 10 gen 2023 13:23
di Infarinato
Tutte varianti che confermano quanto detto.
P.S. Il Sabatini-Coletti (
s.v.) c’informa che la variante
lasurite ci arriva in realtà attraverso il tedesco
Lasur…
Re: «Bisanzio» e «bizantino»
Inviato: lun, 05 giu 2023 14:03
di Whilone
"Bisanzio" e "bizantino" sono termini usati per riferirsi all'Impero Romano d'Oriente e alla sua cultura.
"Bisanzio" è il nome più comune per indicare l'Impero Romano d'Oriente, che fu la continuazione dell'Impero Romano dopo la sua divisione nel IV secolo. Il termine deriva dal nome greco "Byzántion", che era il nome originario della città che successivamente divenne nota come Costantinopoli.
"Bizantino" si riferisce alla cultura e all'arte dell'Impero Romano d'Oriente. Questo termine deriva dal nome dell'Imperatore Romano d'Oriente, Costantino, che fondò la città di Costantinopoli e stabilì la capitale dell'Impero Romano d'Oriente lì. L'arte e l'architettura bizantina sono caratterizzate da influenze greche, romane e orientali, con l'uso distintivo di mosaici, icone e cupole.
Entrambi i termini sono comunemente utilizzati per riferirsi a questo periodo storico e alla sua eredità culturale nell'area dell'Europa orientale e dei Balcani.
Re: «Bisanzio» e «bizantino»
Inviato: lun, 05 giu 2023 14:27
di Infarinato
Whilone ha scritto: lun, 05 giu 2023 14:03
"Bisanzio" e "bizantino" sono termini usati per riferirsi all'Impero Romano d'Oriente e alla sua cultura…
E tutto ciò cosa c’entra col tema della discussione?

Re: «Bisanzio» e «bizantino»
Inviato: dom, 17 nov 2024 19:19
di Daphnókomos
Un altro caso ancora:
cabasite.
Re: «Bisanzio» e «bizantino»
Inviato: dom, 17 nov 2024 19:53
di Neve
Interessante notare come cabasite (con sostituzione di l con b) derivi da chalazius, (grano, chicco di grandine), al pari di calazio (infiammazione di una cisti sebacea della palpebra superiore), in questo caso però con mantenimento della /z/.