La Crusca pubblicizza un seminario che si terrà oggi alle 16.30, a cui si può partecipare anche (o forse soltanto) in videoconferenza con Zoom:
https://accademiadellacrusca.it/it/cont ... 9vDjaMy3Wc
Il tema è:
L'italiano come lingua ufficiale nella Costituzione? Proposte di politica linguistica a confronto.
In questo filone sono stati fusi due argomenti che mi pare restino distinti: l'intervista del ministro Sangiuliano che tra parentesi lascia intendere che affiderebbe poteri linguistico-normativi alla Crusca; e l'inserimento dell'Italiano in Costituzione come lingua ufficiale.
Per quanto riguarda la Costituzione, il disegno di legge di revisione costituzionale prevede semplicemente l'aggiunta, nell'art. 12, della seguente disposizione, già citata da G. M.:
L’italiano è la lingua ufficiale della Repubblica. Tutti i cittadini hanno il dovere di conoscerla e il diritto di usarla.
Per valutarla, bisogna considerare ciò che è espresso nel primo capitolo dei manuali di Diritto Costituzionale: il diritto costituzionale è costituito dal testo della Costituzione, dalle leggi di rango costituzionale, dalle sentenze della Corte Costituzionale, dalla dottrina maggioritaria, dai trattati internazionali (per il tramite dell'art. 117) e dalle sentenze delle corti internazionali. Cioè non solo dal testo della Costituzione.
Se si tiene conto di ciò, l'italiano come lingua ufficiale della Repubblica è già tutelata dalla Costituzione in forza di sentenze costituzionali e di leggi ordinarie come quella già citata da brg. Inoltre la lingua del testo costituzionale è appunto l'italiano: circostanza che in Assemblea Costituente emerge qua e là nelle discussioni come argomento per considerare sottinteso che quella è la lingua ufficiale. Va ricordato che le sentenze della Corte Costituzionale ricorrono talvolta, per chiarire l'
intentio legislatoris, agli atti della Costituente. Gli atti possono essere letti sul sito della Camera dei Deputati, a partire da qui:
http://legislature.camera.it/frameset.a ... o%2Easp%3F, oppure, raggruppati secondo certi criteri, sul sito
https://www.nascitacostituzione.it.
Infine, mi scuso per il sottolineato,
la lingua italiana è già esplicitamente in Costituzione. Si sa infatti che gli Statuti delle Regioni autonome hanno valore costituzionale (se contengono norme considerate in contrasto, esse sono impugnate dal Governo e cassate dalla Corte Costituzionale). Ebbene, lo Statuto della Regione Trentino-Alto Adige, all'art. 99 recita:
Art. 99. - Nella regione la lingua tedesca è parificata a quella italiana che è la lingua ufficiale dello Stato. (
https://www.consiglio.regione.taa.it/do ... STATUT.pdf)
Si può, se proprio si vuole, promuovere a testo principale la tutela, ma mi pare pacifico che sarebbe una sciocchezza sostenere che l'italiano, come lingua ufficiale della Repubblica, non è tutelato in Costituzione.
Per di più la norma costituzionale proposta sarebbe del tutto inefficace a tutelare la forma e la sostanza della lingua, com'è evidente. A proposito: si sente davvero l'esigenza di garantire formalmente che i cittadini "sono liberi di usare la lingua italiana"?
Il seminario di oggi non prevede l'intervento di costituzionalisti ma solo di linguisti, e non mi sembra una buona cosa.