Italiano nella costituzione

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Carnby
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Re: Italiano nella costituzione

Intervento di Carnby »

G. M. ha scritto: mar, 28 mar 2023 14:25 Se si ritiene un problema, basta espandere leggermente il testo, come nella Costituzione spagnola
Si può fare, certo, ma comunque è una cosa che con la difesa dell’italiano dai forestierismi non c’entra nulla.
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Re: Italiano nella costituzione

Intervento di Utente cancellato 676 »

Né nella Costituzione spagnola né in quella francese si fa riferimento, rispettivamente alla Real Academia Española e alla Académie française, quando si accenna alla lingua. Per il ruolo prescrittivo che hanno mi sarei aspettato di sì. Figuriamoci se potrà mai essere inserita la Accademia della Crusca nella Costituzione italiana, visto il suo ruolo poco più che folcloristico.

Comunque la bellezza di 18 Paesi dell’Unione Europea riconoscono una lingua ufficiale nella propria Costituzione: Austria (art. 8 ), Bulgaria (art. 3), Cipro (art. 3), Croazia (art.12), Estonia (art. 7), Finlandia (art. 17), Francia (art.2), Irlanda (art. 8 ), Lettonia (art. 4), Lituania (art. 14), Malta (art. 5), Polonia (art. 27), Portogallo (art. 11), Romania (art. 13), Slovacchia (art. 6), Slovenia (art. 11), Spagna (art. 3) e Ungheria (art. H).
Fonte: https://www.pagellapolitica.it/articoli ... stituzione
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G. M.
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Re: Italiano nella costituzione

Intervento di G. M. »

(Parzialmente preceduto da Canape.)
Carnby ha scritto: mar, 28 mar 2023 15:21 Si può fare, certo, ma comunque è una cosa che con la difesa dell’italiano dai forestierismi non c’entra nulla.
È chiaro che «di per sé» è un'aggiunta che potrebbe non cambiare nulla; però è interessante notare che, mentre noi non lo facciamo, altri paesi romanzi (molto meno anglomani di noi) definiscono invece normalmente la lingua nazionale (o le lingue nazionali) nelle rispettive costituzioni: Francia (art. 2), Portogallo (art. 11), Brasile (art. 13), Perù (art. 48), Colombia (art. 10), Paraguai (art. 140), la citata Spagna (art. 3)...
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Carnby
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Re: Italiano nella costituzione

Intervento di Carnby »

Non è importante che la Crusca sia in Costituzione ma che venga riconosciuta ad essa un valore di qualche tipo.
Il fatto che Paesi importanti come Germania, Regno Unito, Stati Uniti abbiano una lingua nazionale solo de facto e non de iure mi fa essere abbastanza scettico su questa possibilità, soprattutto per la presenza di tante lingue regionali che potrebbero, in linea teorica, essere discriminate.
Ultima modifica di Carnby in data mar, 28 mar 2023 19:18, modificato 1 volta in totale.
Utente cancellato 676

Re: Italiano nella costituzione

Intervento di Utente cancellato 676 »

Carnby ha scritto: mar, 28 mar 2023 18:38 Non è importante che la Crusca sia in Costituzione ma che venga riconosciuta ad essa un valore di qualche tipo.
Certamente, ma non potrebbe non avere un valore di qualche tipo se fosse in Costituzione.
Utente cancellato 2380

Re: Italiano nella costituzione

Intervento di Utente cancellato 2380 »

Non ho seguito il seminario. Marazzini quali soluzioni ha proposto per contrastare questa invadenza anglica? Siamo sicuri che l'Italiano implichi una politica linguistica? Sarebbe un passettino in avanti, ma per me rimarrebbe simbolico se il suo inserimento non fosse accompagnato da una politica linguistica, tipo quella di Francia e Spagna.
Utente cancellato 676

Re: Italiano nella costituzione

Intervento di Utente cancellato 676 »

Carnby ha scritto: mar, 28 mar 2023 18:38soprattutto per la presenza di tante lingue regionali che potrebbero, in linea teorica, essere discriminate.
La vedo dura per la larga autonomia lasciata alle Regioni a Statuto speciale... Parliamo di Regioni che già ora richiedono la conoscenza di entrambe le lingue per lavorare nel pubblico, che fanno esami di maturità in entrambe le lingue: in che modo potrebbero essere penalizzate da un riconoscimento dell'italiano?
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