mugiāhidīn ‹muǧahidìn› s. m. pl., arabo [plur. di mugiāhīd «combattente (per la fede)», con la terminazione -īn del plur. nell’arabo parlato (corrispondente a -ūn dell’arabo letterario), der. di gihād «combattimento, lotta»]. – Nome con cui sono noti i guerriglieri islamici appartenenti a formazioni armate irregolari; con questo sign. il termine, che nella stampa ital. è per lo più traslitterato (per influenza dell’ingl. mujahedin e del fr. moudjahiddin) nelle forme mujahiddin, mujaheddin, mujahedin (e adoperato inesattamente anche come singolare), si è diffuso in Occidente negli anni ’80 del Novecento, soprattutto in seguito all’intervento sovietico in Afghanistan, con riferimento ai movimenti di resistenza islamici.
Peccato che non sia sorto spontaneamente un adattamento, com'è stato invece per talebano.mujahiddin ‹muǧahiddìn› (o mujaheddin, o mujahedin). – Varianti di traslitterazione, in uso nella stampa italiana, dell’arabo mugiāhidīn (v.).
Come lo adattereste? Le possibilità sono diverse, a seconda che si voglia essere più aderenti all'originale o «disordinare» machiavellianamente.
Alquanta oscillazione nelle varie lingue, similmente, in particolare per quanto riguarda singolare/plurale, ma spesso comunque adattamenti completi: spagnolo muyahidín, catalano mujahidí, inglese mujahideen, eccetera.
Mugiaidino? Mugiaddino? Mugiadino? Mugeddino? Idee, considerazioni...?