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«Nylon» (e «rayon»)

Inviato: mar, 17 gen 2023 21:57
di Lorenzo Federici
In italiano esiste anche nailon, ma non è altro che l'adattamento grafico della pronuncia inglese di nylon, e inoltre la terminazione in consonante gli fa perdere l'italianità strutturale che avrebbe potuto avere senza quella n.

Il termine nylon deriva da nyl, tre lettere scelte arbitrariamente, e -on come in cotton o rayon.

Cotton in italiano è cotone. Non deriva da un qualche *cotō latino, ma dall'arabo قُطُن (quṭun).

Avrebbe senso ricavare raggione o radione da rayon, visto che la radice è la stessa di raggio.

Dunque si potrebbe ottenere nilone come adattamento italiano di nylon.

La lettera y l'ho trattata come, appunto, le tante y grecolatine (quindi /i/ in italiano), decisamente più comuni, e non come la i inglese (/ai/ in italiano).

Questo leggero adattamento è coerente col catalano niló. Il suffisso è lo stesso di parole come tradició, cioè il nostro -one.
Fuori tema
C'è da dire anche che quella catalana si chiama Viquipèdia, non Wikipedia, sono decisamente più rispettosi della loro lingua di noi.

Noi, invece, Vichipedia come nome ufficiale ce lo possiamo solo sognare...

Re: [FT] «Guichipedía» o «Vicipedía», non «Vichipedía»

Inviato: mar, 17 gen 2023 22:51
di Infarinato
Fuori tema
Lorenzo Federici ha scritto: mar, 17 gen 2023 21:57C'è da dire anche che quella catalana si chiama Viquipèdia, non Wikipedia, sono decisamente più rispettosi della loro lingua di noi.

Noi, invece, Vichipedia come nome ufficiale ce lo possiamo solo sognare...
E menomale!

Re: «Nylon» (e «rayon»)

Inviato: mar, 17 gen 2023 23:01
di Infarinato
Lorenzo Federici ha scritto: mar, 17 gen 2023 21:57 Avrebbe senso ricavare raggione o radione da rayon, visto che la radice è la stessa di raggio.
No, non avrebbe senso, ché abbiamo (o perlomeno, avevamo) già raio (pl. rai). ;)

Re: «Nylon» (e «rayon»)

Inviato: mer, 18 gen 2023 12:59
di Lorenzo Federici
Infarinato ha scritto: mar, 17 gen 2023 23:01
Lorenzo Federici ha scritto: mar, 17 gen 2023 21:57 Avrebbe senso ricavare raggione o radione da rayon, visto che la radice è la stessa di raggio.
No, non avrebbe senso, ché abbiamo (o perlomeno, avevamo) già raio (pl. rai). ;)
Allora vada per raione.

Re: «Nylon» (e «rayon»)

Inviato: mer, 18 gen 2023 14:33
di Infarinato
Lorenzo Federici ha scritto: mer, 18 gen 2023 12:59 Allora vada per raione.
Perché mai? Non siamo qui a giocare all’onomaturgo.

Re: «Nylon» (e «rayon»)

Inviato: mer, 18 gen 2023 17:57
di Lorenzo Federici
Abbiamo già alternative italiane per rayon?

Re: «Nylon» (e «rayon»)

Inviato: mer, 18 gen 2023 18:34
di G. M.
Lorenzo Federici ha scritto: mer, 18 gen 2023 17:57 Abbiamo già alternative italiane per rayon?
👇:wink:
Infarinato ha scritto: mar, 17 gen 2023 23:01 [...] abbiamo (o perlomeno, avevamo) già raio (pl. rai). ;)
(Sotto Ràion).

Re: «Nylon» (e «rayon»)

Inviato: mer, 18 gen 2023 18:59
di Lorenzo Federici
Perdonatemi, errore mio. :oops: Avevo considerato raio un adattamento dell'inizio della parola, ray-, non di rayon per intero.

Re: «Nylon» (e «rayon»)

Inviato: dom, 14 gen 2024 23:28
di Difesa Italiano
Per nylon possiamo agire in due diversi modi:

- partire dalla pronuncia italianizzata del nome (nilon) e dar vita ad un nilone;
- partire dall'italianizzazione registrata anche sul DOP e formare nailone.

Guardando alle lingue sorelle direi che il francese mantiene nylon, mentre lo spagnolo adatta in nilon.

Re: «Nylon» (e «rayon»)

Inviato: lun, 15 gen 2024 15:26
di Lorenzo Federici
Proprio per questo nilone mi sembra l'opzione migliore, per quanto esista il già registrato nailon.

Re: «Nylon» (e «rayon»)

Inviato: lun, 15 gen 2024 18:24
di Carnby
Lorenzo Federici ha scritto: lun, 15 gen 2024 15:26 Proprio per questo nilone mi sembra l'opzione migliore, per quanto esista il già registrato nailon.
Le soluzioni toscane nailo, teflo e quindi raio proprio non vanno giù? :?

Re: «Nylon» (e «rayon»)

Inviato: mar, 16 gen 2024 7:55
di Lorenzo Federici
Nailo non riesco a farmelo piacere, quel dittongo ai per i inglese non mi ha mai convinto. Lo stesso vale per bypassare baipassare, anche se mi rendo conto che *bipassare potrebbe generare confusione («passare due volte»?).

Re: «Nylon» (e «rayon»)

Inviato: mar, 16 gen 2024 8:12
di Carnby
Lorenzo Federici ha scritto: mar, 16 gen 2024 7:55 Nailo non riesco a farmelo piacere, quel dittongo ai per i inglese non mi ha mai convinto.
Noi lo abbiamo adattato così, anche se in toscano -ai- non finale di solito perde la /-i-/ asillabica: no’ si fa da noi. Questo non vale però per le parole che non sono di origine toscana e che hanno nativamente ai o simili nessi: zaino, baita e quindi anche nailo.

Re: «Nylon» (e «rayon»)

Inviato: mar, 16 gen 2024 10:27
di domna charola
Lorenzo Federici ha scritto: mar, 16 gen 2024 7:55 Nailo non riesco a farmelo piacere, quel dittongo ai per i inglese non mi ha mai convinto. Lo stesso vale per bypassare baipassare, anche se mi rendo conto che *bipassare potrebbe generare confusione («passare due volte»?).
A me però pare che, storicamente, si sia adattato spesso basandosi sul suono delle parole, e non su come noi leggiamo un simbolo grafico di un altro alfabeto. D'altra parte in antico gli adattamenti nascevano anche nel mondo orale, per ripetere nomi nuovi arrivati da altrove, nel modo migliore in cui si riusciva a imitarne il suono...
Ad esempio, la bistecca non è *bestecca ma bistecca. Il nylon, sin da bambini impariamo che si chiama nailon, e come tale probabilmente avremmo scritto, se non ci spiegavano che era inglese e che andava scritto in un altro buffo modo.

Il nilo invece è un fiume, notoriamente soggetto a piene periodiche, durante le quali diventa un nilone :D (chiedo venia...)
E anche il raione alla fin fine in italiano è un raio grosso.

Re: «Nylon» (e «rayon»)

Inviato: ven, 19 gen 2024 0:53
di Lorenzo Federici
Effettivamente anche zaino ha lo stesso dittongo ed è vero anche quanto dice @domna charola su beefsteak che è diventato bistecca. Considerando tutto ciò lo sto un po' rivalutando, effettivamente nailo non sarebbe così male. Potrebbe passare anche per un nailon scritto male, che all'occhio di un lettore meno attento potrebbe passare inosservato.