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«Sweet tooth»

Inviato: lun, 30 gen 2023 20:37
di 12xu
Salve a tutti.

Leggendo un filone su reddit, mi sono accorto che in italiano non c'è una parola per indicare le persone ghiotte di dolci: in inglese si dice sweet tooth; altre lingue germaniche hanno vocaboli più coloriti, come Naschkatz (gatto-spilluccone, più o meno).
Io ho pensato al termine dolcivoro, e analogamente si potrebbe coniare il termine salsivoro per indicare che preferisce il salato (dal latino salsus) anche se meno limpido del primo.

Re: «Sweet tooth»

Inviato: lun, 30 gen 2023 21:02
di G. M.
Benvenuto! :)

In italiano, nei termini informali per esprimere una tendenza, una predisposizione, una preferenza, si usa spesso -one: dormiglione, mangione, fannullone, be[v]one, credulone, abbacone, girellone, criticone, dondolone... Si potrebbe pensare a qualcosa di forma simile.

Re: «Sweet tooth»

Inviato: lun, 30 gen 2023 21:15
di G.B.
Il Magalotti ha coniato un bellissimo dolcintingolo (terza colonna).

Re: «Sweet tooth»

Inviato: lun, 30 gen 2023 21:53
di Millermann
Attenzione, però: in inglese sweet tooth non è qualcosa che si è, ma qualcosa che si ha. In pratica, chi è goloso di dolci viene definito come una persona che «ha il dente dolce», letteralmente. ;)

Perciò parole come dolcivoro o dolcintingolo non traducono direttamente sweet tooth, ma piuttosto «somebody having a sweet tooth»: non certo un esempio di stringatezza! :mrgreen:

Ora non ho idea se il termine inglese verrà (o sia già) usato in italiano come sinonimo di goloso, ma per il momento la sua traduzione piú semplice e ovvia è, secondo me, (avere un...) debole per i dolci. :)

Re: «Sweet tooth»

Inviato: lun, 30 gen 2023 22:21
di 12xu
G. M. ha scritto: lun, 30 gen 2023 21:02 Benvenuto! :)

In italiano, nei termini informali per esprimere una tendenza, una predisposizione, una preferenza, si usa spesso -one: dormiglione, mangione, fannullone, be[v]one, credulone, abbacone, girellone, criticone, dondolone... Si potrebbe pensare a qualcosa di forma simile.
Grazie del benvenuto!
Ho pensato inizialmente a una soluzione del genere ma non mi è venuto in mente alcun verbo che significhi "mangiare dolci". Ho pensato al termine manicarone riprendendo il verbo manicare e richiamare così il manicaretto come iperonimo del pasticcino, ma l'ho reputato meno chiaro di dolcivoro, il cui significato lampa anche a chi non l'ha mai sentito prima.
G.B. ha scritto: lun, 30 gen 2023 21:15 Il Magalotti ha coniato un bellissimo dolcintingolo (terza colonna).
Bellissimo vocabolo!
Millermann ha scritto: lun, 30 gen 2023 21:53 Attenzione, però: in inglese sweet tooth non è qualcosa che si è, ma qualcosa che si ha. In pratica, chi è goloso di dolci viene definito come una persona che «ha il dente dolce», letteralmente. ;)

Perciò parole come dolcivoro o dolcintingolo non traducono direttamente sweet tooth, ma piuttosto «somebody having a sweet tooth»: non certo un esempio di stringatezza! :mrgreen:

Ora non ho idea se il termine inglese verrà (o sia già) usato in italiano come sinonimo di goloso, ma per il momento la sua traduzione piú semplice e ovvia è, secondo me, debole per i dolci. :)
Ha ragione, grazie della correzione! Mi sono lasciato ingannare dall'autore del filone che descriveva sweet tooth come tipo di persona piuttosto che come qualità, e dalle risposte conseguenti.

Re: «Sweet tooth»

Inviato: lun, 30 gen 2023 23:17
di Ferdinand Bardamu
Millermann ha scritto: lun, 30 gen 2023 21:53Ora non ho idea se il termine inglese verrà (o sia già) usato in italiano come sinonimo di goloso, ma per il momento la sua traduzione piú semplice e ovvia è, secondo me, (avere un...) debole per i dolci. :)
Dice? Io «She has a sweet tooth» lo tradurrei ancor piú semplicemente e brevemente «È golosa di dolci».

Re: «Sweet tooth»

Inviato: mar, 31 gen 2023 13:10
di domna charola
Secondo me la questione presenta due livelli distinti.
In senso generale, in effetti non abbiamo bisogno di inventare nulla, perché banalmente una persona che adora i dolci è golosa dei medesimi, e punto. Quindi in teoria nemmeno dovrebbe porsi il problema dell'attecchimento del termine inglese.
"Avere il dente dolce" è però un'espressione figurata, un modo di dire, che nasce nella cultura britannica - e non serve indagare qui il come - e che ha senso in essa. Ci sono vari modi anche lì per esprimere questo concetto nel linguaggio corrente, senza ricorrere a questa espressione, però a volte nel parlare si sente la necessità, evidentemente, di ricorrere a un'immagine più colorita, magari scherzosa, come questa... diventa quindi una scelta in base al registro della comunicazione. In questo caso, si pone la domanda: abbiamo noi una qualche espressione altrettanto colloquiale - di simile registro - per indicare questa attitudine?
In questo secondo caso, è chiaro che il semplice calco non ha senso, perché riproduce un'immagine che per noi è aliena, un'associazione mentale che non ci appartiene ma che stiamo scimmiottando da altri. Le espressioni "scherzose" vivono nel loro ambiente, e tradotte alla lettera possono generare mostri.
Quindi, occorre pensare a quale immagine ricorreremmo noi colloquialmente per dare quell'idea, e non è detto che nella nostra cultura o mentalità non venga più spontaneo pensare a un aggetivo riferito alla persona golosa, anziché a un'attitudine che lo "affligga".

Personalmente, ho spesso usato il suffisso -voro in questo senso: mi sono sempre definita, ad esempio, una *pastivora, e anche *risivora, nel senso che mangerei solo quello, quindi trovo la proposta in apertura di filone molto condivisibile, cioè: a me ha dato subito, con immediatezza, l'idea che l'espressione inglese voleva indicare.
Bisogna vedere poi se questo "riconoscersi" nell'espressione proposta sia condiviso, e quanto.

Re: «Sweet tooth»

Inviato: mar, 31 gen 2023 13:49
di brg
domna charola ha scritto: mar, 31 gen 2023 13:10 "Avere il dente dolce" è però un'espressione figurata, un modo di dire, che nasce nella cultura britannica - e non serve indagare qui il come - e che ha senso in essa. Ci sono vari modi anche lì per esprimere questo concetto nel linguaggio corrente, senza ricorrere a questa espressione, però a volte nel parlare si sente la necessità, evidentemente, di ricorrere a un'immagine più colorita, magari scherzosa, come questa... diventa quindi una scelta in base al registro della comunicazione. In questo caso, si pone la domanda: abbiamo noi una qualche espressione altrettanto colloquiale - di simile registro - per indicare questa attitudine?
Questo è il punto della questione. Siamo di fronte ad una espressione popolare e colorita: per tradurla si può solo ricorrere ad un'altra espressione popolare e colorita. Inoltre è un'espressione specifica per gli amanti di dolci e non per i golosi in genere, quindi una vera traduzione di questa specifica espressione ne deve tener di conto.

Se proprio abbiamo bisogno di una battuta per dire che un tale è un patito di dolciumi, io direi che quel tale è l'Antidiabetico. Espressione stucchevolmente, tanto per rimanere in tema, gergale, ma non molto dissimile nello spirito dall'originale.

Re: «Sweet tooth»

Inviato: mar, 31 gen 2023 18:35
di Millermann
Ferdinand Bardamu ha scritto: lun, 30 gen 2023 23:17Dice? Io «She has a sweet tooth» lo tradurrei ancor piú semplicemente e brevemente «È golosa di dolci».
Certo, anch'io. Ma in «è golosa di dolci» nessuna parola traduce davvero sweet tooth. Il mio era un tentativo di traduzione il piú possibile letterale, come potrebbe essere «Ha un debole/la passione/la predilezione per i dolci». :)
brg ha scritto: mar, 31 gen 2023 13:49 Siamo di fronte ad una espressione popolare e colorita: per tradurla si può solo ricorrere ad un'altra espressione popolare e colorita. Inoltre è un'espressione specifica per gli amanti di dolci e non per i golosi in genere, quindi una vera traduzione di questa specifica espressione ne deve tener di conto.
Sí, ma non eccessivamente: è un dato di fatto che, in italiano, goloso è usato principalmente in riferimento ai dolciumi, tant'è vero che la piú comune collocazione trovata da Ngram Viewer è proprio «goloso di dolci», seguita a grande distanza da «goloso di miele». ;)

Comunque, un neologismo «popolare e colorito», usato spontaneamente dagli stessi «golosoni» (già, perché no? :idea:) l'avrei anche trovato: dolciomane, una di quelle parole «autoesplicative» che fanno subito sorridere per la loro ingenuità e spontaneità. :)

P.S. Sí, lo so che autoesplicativo non è nei dizionari: non ne ha bisogno, è… autoesplicativo! :lol:

Re: «Sweet tooth»

Inviato: mer, 01 feb 2023 15:34
di Canape lasco ctonio (cancellato)
G. M. ha scritto: lun, 30 gen 2023 21:02 In italiano, nei termini informali per esprimere una tendenza, una predisposizione, una preferenza, si usa spesso -one: dormiglione, mangione, fannullone, be[v]one, credulone, abbacone, girellone, criticone, dondolone... Si potrebbe pensare a qualcosa di forma simile.
Cʼè già ghiottone, che personalmente non ho mai sentito associare a un appassionato di torte rustiche o lasagne… Anche se è irrilevante e Infarinato mi potrebbe ricordare cosa sia la ghiotta, che da ghiotto deriva, ed è strumento tosco per cibi salati. Ma in ogni caso basta aggiungere “di dolci” come fa il Cambridge, mantenendo il registro giocoso desiderato.
https://dictionary.cambridge.org/it/diz ... /ghiottone

Re: «Sweet tooth»

Inviato: mer, 01 feb 2023 16:18
di Infarinato
Canape lasco ctonio ha scritto: mer, 01 feb 2023 15:34 Cʼè già ghiottone, che personalmente non ho mai sentito associare a un appassionato di torte rustiche o lasagne… […] Ma in ogni caso basta aggiungere “di dolci” come fa il Cambridge, mantenendo il registro giocoso desiderato.
Per una volta (:lol:) concordo in toto.

Re: «Sweet tooth»

Inviato: mer, 01 feb 2023 16:27
di Canape lasco ctonio (cancellato)
Infarinato ha scritto: mer, 01 feb 2023 16:18Per una volta (:lol:) concordo in toto.
Non ci si abitui, però. :mrgreen:

Re: «Sweet tooth»

Inviato: gio, 02 feb 2023 11:02
di domna charola
Canape lasco ctonio ha scritto: mer, 01 feb 2023 15:34 Cʼè già ghiottone, che personalmente non ho mai sentito associare a un appassionato di torte rustiche o lasagne… Anche se è irrilevante e Infarinato mi potrebbe ricordare cosa sia la ghiotta, che da ghiotto deriva, ed è strumento tosco per cibi salati. Ma in ogni caso basta aggiungere “di dolci” come fa il Cambridge, mantenendo il registro giocoso desiderato.
https://dictionary.cambridge.org/it/diz ... /ghiottone
Ghiottone, derivato da ghiotto, si riferisce però a quasiasi cosa, e non necessariamente a quelle dolci. Persino una notizia può essere ghiotta, e una persona essere ghiotta di pettegolezzi...

https://www.treccani.it/vocabolario/ghiotto/


Se si aggiunge la specifica "ghiotto di dolci" si torna al punto di partenza. È l'espressione nuda e cruda, nel suo significato di base. Quello che invece si vuole combattere è l'introduzione di un'espressione colorita, immaginifica, da usarsi in determinati registri.
Che questa poi voglia dire esattamente "ghiotto di dolci", non toglie nulla alla necessità, a volte di ricorrere a immagini più creative e scherzose.
*Dolcivoro,*dolciomane, *dolciofilo o cose del genere appaiono in questo senso neologismi possibili e dotati di quel pizzico anche di trasgressione alle norme della lingua che provoca il sorriso e li colloca nel registro meno formale; come d'altra parte è nell'espressione originale, che se analizzata regge poco: avere il dente dolce è un qualcosa che in sé non ha senso, ma lo acquisisce come modo di dire.
Occorre insomma lavorare in questa direzione, secondo me, per proporre un traducente e non una mera definizione da vocabolario.

Re: «Sweet tooth»

Inviato: gio, 02 feb 2023 14:26
di Canape lasco ctonio (cancellato)
domna charola ha scritto: gio, 02 feb 2023 11:02Ghiottone, derivato da ghiotto, si riferisce però a quasiasi cosa, e non necessariamente a quelle dolci.
A parte il fatto che ghiottone nella quasi totalità dei casi non prevede una specificazione proprio perché si riferisce (volendo) a qualunque cibo, è una scelta che preserva la giocosità dell’originale inglese molto più di ghiotto o di qualunque altro sinonimo comune, vuoi anche per la associazione di idee con il buffo mustelide. A me pare del tutto «colorita» come parola, e «immaginifica» proprio per il richiamo al simpatico animaletto.

Alla seconda obiezione:
Persino una notizia può essere ghiotta, e una persona essere ghiotta di pettegolezzi...
rispondo invitandola a leggere https://dictionary.cambridge.org/us/dic ... weet-tooth dove troverà esempi come: «I have a sweet tooth for reading, so books migrate to my zip code en mass». Ora a meno che nel Regno Unito usino mangiare i libri... È chiaro che anche ad Albione l’espressione possa voler dire «avere un debole per».
*Dolcivoro,*dolciomane, *dolciofilo o cose del genere appaiono in questo senso neologismi possibili e dotati di quel pizzico anche di trasgressione alle norme della lingua che provoca il sorriso e li colloca nel registro meno formale
A me «dolcivoro» fa venire in mente solo un linguaggio pseudoscientifico, e come tale tutto meno che divertente. «Dolciomane» una patologia e «dolciofilo» l’ennesimo scontato finto grecismo arrabbattato: non userei nessuno dei tre.

Re: «Sweet tooth»

Inviato: gio, 02 feb 2023 16:24
di domna charola
Canape lasco ctonio ha scritto: gio, 02 feb 2023 14:26 A parte il fatto che ghiottone nella quasi totalità dei casi non prevede una specificazione proprio perché si riferisce (volendo) a qualunque cibo, è una scelta che preserva la giocosità dell’originale inglese molto più di ghiotto o di qualunque altro sinonimo comune, vuoi anche per la associazione di idee con il buffo mustelide. A me pare del tutto «colorita» come parola, e «immaginifica» proprio per il richiamo al simpatico animaletto.

Alla seconda obiezione:
rispondo invitandola a leggere https://dictionary.cambridge.org/us/dic ... weet-tooth dove troverà esempi come: «I have a sweet tooth for reading, so books migrate to my zip code en mass». Ora a meno che nel Regno Unito usino mangiare i libri... È chiaro che anche ad Albione l’espressione possa voler dire «avere un debole per».
A questo punto però bisogna capire bene a cosa ci stiamo riferendo, altrimenti si finisce per girare in tondo.
E' stata lanciata sul tavolo un'espressione inglese da affrontare e abbattere :twisted: , considerandola in particolare nella sua accezione di "essere golosi di dolci".
Presuppongo quindi che l'espressione incriminata sia stata scoperta in qualche testo italiano o nel parlato, usata in questa accezione legata ai dolci.
E in questo contesto l'ho analizzata e discussa.

Se invece vogliamo discutere come tradurre genericamente "to have a sweet tooth" in italiano, esaminandone tutti i possibili usi attuali in inglese, l'approccio è diverso.

Però c'è anche da dire che siamo in presenza di una frase fatta, di un'espressione gergale che in inglese si è estesa ad altri significati, assumendo un valore più generale, un più neutro "essere golosi di qualcosa". Quindi saremmo qui a cercare di tradurre esattamente in italiano questo valore traslato, cioè il concetto più generale, traduzione che peraltro esiste già. In questo senso dico che staremmo girando in tondo.

Insomma, sul fatto che il suo equivalente generico è "essere ghiotti/golosi" non ci piove.
Ma se si vuole usare proprio un'espressione colloquiale, un'immagine specifica collegata alla golosità per il dolce, allora lì manca un traducente, ovvero la porta è aperta per l'ingresso di un qualsiasi gruppo di suoni, privo di un significato pregresso nella nostra lingua, e che serva a rappresentare quel preciso significato e sfumatura.
Cosa questa già scritta in altro filone dall'utente 12xu, peraltro.
*Dolcivoro,*dolciomane, *dolciofilo o cose del genere appaiono in questo senso neologismi possibili e dotati di quel pizzico anche di trasgressione alle norme della lingua che provoca il sorriso e li colloca nel registro meno formale
A me «dolcivoro» fa venire in mente solo un linguaggio pseudoscientifico, e come tale tutto meno che divertente. «Dolciomane» una patologia e «dolciofilo» l’ennesimo scontato finto grecismo arrabbattato: non userei nessuno dei tre.
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Sono solo esempi per dare l'idea, spero ci sia nel foro qualcuno di più creativo di quanto possa essere io.
La percezione di divertimento è molto soggettiva, e dipende anche dal parlante e dal contesto. Se uno studente all'esame mi fosse venuto fuori con un termine pseudoscientifico per coprire una sua lacuna, l'avrei considerato irritante; se lo usa il mio vicino a tavola, nell'ambito di un discorso leggero e frivolo, ho un livello di tolleranza diverso; se lo sento in teatro nella caricatura di un dotto paludato, mi può apparire divertente, a meno che non ritenga il tutto come lesa maestà della Scienza. L'aspetto patologico dell'essere attratto dai dolci non lo trascurerei, in molti casi.