Sinestesia: lettere dell’alfabeto e colori
Inviato: mar, 07 feb 2023 23:46
Nuova puntata delle percezioni strane. Da anni ho notato che c’è in me una sorta di percezione sinestetica, per cui mi viene spontaneo associare un colore alle lettere dell’alfabeto (più i grafemi che i fonemi, direi), se le considero isolate. Per qualche lettera l’associazione mi viene relativamente facile, chiara; per altre invece è vaga, indefinita, quasi inafferrabile.
Ho fatto un esperimento su me stesso, assegnando alle lettere dei colori precisi nel 2017 e di nuovo nel 2020, e poi confrontando per vedere se in questa mia percezione c'era effettivamente una certa costanza, o se era più che altro un'autosuggestione. Dal confronto emergeva che c'erano state alcune variazioni per le lettere dove l'associazione mi veniva difficile, mentre in quelle dove era facile magari cambiavano leggermente le sfumature, ma i colori erano sostanzialmente gli stessi.
Qualche esempio delle associazioni piuttosto chiare: la a è un verde brillante (tipo così), la b è marrone, la c rossa, la d arancione, la e un giallo caldo, la f blu, la g ancora arancione, la l ancora rossa, la m rosa (piuttosto brillante, quasi un magenta/fussia), la o bianca, la u ancora rosa (simile alla m), la z nera.
Ci ho fatto caso particolarmente stasera, perché cercando di tradurre in rima ho notato come, seguendo il colore della vocale accentata, le rime mi apparissero mentalmente colorate (-à- = verdi; -è-/-é- = gialle).
Volevo chiedere dunque se qualcuno ha mai avuto delle sensazioni simili e/o se avete idea di che cosa possa determinare un'associazione di questo genere. Sarà un fatto solo mio, dovuto magari a qualche ricordo inconscio e interiorizzato, o invece qualcosa che si può trovare simile in altre persone?
Può sembrare un argomento un po’ inusuale per il fòro, ma forse non lo è poi così tanto, se si scopre che altri hanno sensazioni simili.
Ho fatto un esperimento su me stesso, assegnando alle lettere dei colori precisi nel 2017 e di nuovo nel 2020, e poi confrontando per vedere se in questa mia percezione c'era effettivamente una certa costanza, o se era più che altro un'autosuggestione. Dal confronto emergeva che c'erano state alcune variazioni per le lettere dove l'associazione mi veniva difficile, mentre in quelle dove era facile magari cambiavano leggermente le sfumature, ma i colori erano sostanzialmente gli stessi.
Qualche esempio delle associazioni piuttosto chiare: la a è un verde brillante (tipo così), la b è marrone, la c rossa, la d arancione, la e un giallo caldo, la f blu, la g ancora arancione, la l ancora rossa, la m rosa (piuttosto brillante, quasi un magenta/fussia), la o bianca, la u ancora rosa (simile alla m), la z nera.
Ci ho fatto caso particolarmente stasera, perché cercando di tradurre in rima ho notato come, seguendo il colore della vocale accentata, le rime mi apparissero mentalmente colorate (-à- = verdi; -è-/-é- = gialle).
Volevo chiedere dunque se qualcuno ha mai avuto delle sensazioni simili e/o se avete idea di che cosa possa determinare un'associazione di questo genere. Sarà un fatto solo mio, dovuto magari a qualche ricordo inconscio e interiorizzato, o invece qualcosa che si può trovare simile in altre persone?
Può sembrare un argomento un po’ inusuale per il fòro, ma forse non lo è poi così tanto, se si scopre che altri hanno sensazioni simili.