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Pronuncia di «Erico»
Inviato: lun, 20 feb 2023 14:33
di Lorenzo Federici
Variante maschile di
Erica, decisamente più comune nelle varianti
Eric e
Erik che però non finiscono in vocale e ci sono poco utili.
Come si pronuncia? Sia il
DOP che il
DiPI indicano /eri̍ko/ come pronuncia, ma ho il sospetto che questo
Erico non sia altro che una variante di
Enrico,
Arrigo e simili.
Erica ed
Enrico, seppur simili, hanno un'origine diversa.
Erico, così come
Erica e come le
varianti catalana
Èric e portoghese
Érico, lo pronuncerei /ɛ̍riko/.
Se però
Erico ed
Erica non avessero la stessa sillaba tonica, avremmo la stessa cosa che succede in
Mario e
Maria.
Re: Pronuncia di «Erico»
Inviato: lun, 20 feb 2023 15:14
di Infarinato
Lorenzo Federici ha scritto: lun, 20 feb 2023 14:33
Come si pronuncia? Sia il
DOP che il
DiPI indicano /eri̍ko/ come pronuncia, ma ho il sospetto che questo
Erico non sia altro che una variante di
Enrico,
Arrigo e simili.
E codesto da cosa lo deduce?

Considerando che nell’originale norreno
Eiríkr il radicale è
ríkr con [iː] e che la lingua scandinava moderna ad esso piú vicina, l’islandese, ha
Eiríkur, pure con [iː], direi, invece, che /eri̍ko/ è proprio la pronuncia giusta per l’italianizzazione di
Eric/
Erik.

Re: Pronuncia di «Erico»
Inviato: lun, 20 feb 2023 16:24
di Lorenzo Federici
Perché però Erica è sdrucciolo? La radice dovrebbe essere la stessa. Per assimilazione al suffisso -ica degli aggettivi?
Re: Pronuncia di «Erico»
Inviato: lun, 20 feb 2023 16:56
di Infarinato
Lorenzo Federici ha scritto: lun, 20 feb 2023 16:24
Perché però
Erica è sdrucciolo?
→
DOP.

Re: Pronuncia di «Erico»
Inviato: lun, 20 feb 2023 18:53
di Millermann
Buffo che nella voce del
DOP si suggerisca «cfr.
Erich», e poi
Erich non c'è, ma c'è invece
Erico!
Quanto all'accentazione di
erica, intesa come pianta, il
DiPI ammette (come «tollerata») anche quella piana: suppongo che, se il nome femminile fosse entrato prima nell'uso italiano, avrebbe potuto avere forse una pronuncia piú incerta.
Fuori tema
Lorenzo Federici ha scritto: lun, 20 feb 2023 14:33Se però
Erico ed
Erica non avessero la stessa sillaba tonica, avremmo la stessa cosa che succede in
Mario e
Maria.
A rigore,
Maria non è la variante femminile di
Mario, anche se popolarmente è considerata tale: i due nomi hanno origini diverse.

P.S.: Una curiosità:
Eriko (sdrucciolo e con la cappa) è anche un nome femminile giapponese, diffuso anche in occidente (specialmente in Brasile, ma anche in Italia), dove viene invece dato ai maschietti!

Re: Pronuncia di «Erico»
Inviato: lun, 20 feb 2023 23:03
di Infarinato
In ogni caso, dal punto di vista etimologico, il secondo elemento di
Erico (originariamente «re, sovrano» [da cui anche il latino
rēx e quindi il nostro
re], poi in alcune lingue [germaniche] «potente», da cui anche l’inglese moderno
rich, e il nostro
ricco attraverso il longobardo) è lo stesso di
Enrico/
Arrigo e di
Alberico/
Alberigo, quindi la pronuncia piana è davvero l’unica sensata.

Re: Pronuncia di «Erico»
Inviato: mar, 21 feb 2023 1:44
di Lorenzo Federici
Ed è anche lo stesso del mio cognome,
Federici. Non avevo valutato effettivamente quest'aspetto. Quindi è
Erica ad essere l'eccezione.
Fuori tema
Ammetto di non aver controllato l'origine di
Mario.

Erica ci arriva presumibilmente dal latino, però il Vichizionario segna comunque lunga la
i del nome della pianta,
erīca, quindi il problema con la pronuncia sta nel fatto che sia un termine dotto e non nella confusione colla pianta?
Re: Pronuncia di «Erico»
Inviato: mar, 21 feb 2023 8:52
di Infarinato
Ma
in italiano la pianta si pronuncia
èrica 
(…e la pronuncia
dovrebbe essere piana anche nel caso di voce dotta).
Re: Pronuncia di «Erico»
Inviato: mar, 21 feb 2023 20:11
di Lorenzo Federici
È la stessa situazione di edèma ed èdema, giusto?
Re: Pronuncia di «Erico»
Inviato: mar, 21 feb 2023 23:55
di Infarinato
Ni. Perlomeno
edèma esiste e continua a essere la variante raccomandata, anche se
èdema ha una sua giustificazione. *
Eríca, invece, sarebbe stata contemporaneamente la pronuncia alla latina e quella alla greca, ma di essa non c’è traccia. Diciamo che in entrambi i casi può entrarci la baritonesi: «accento senza indizio, accento all’inizio»…