Pagina 1 di 1

«Athelney»

Inviato: mer, 22 feb 2023 14:51
di G. M.
Dall'Encyclopædia Britannica (se a qualcuno serve la traduzione, chieda):
Athelney, small eminence, formerly an island, rising above the drained marshes around the confluence of the Rivers Tone and Parrett in the administrative and historic county of Somerset, England. In 878 King Alfred sought refuge from the Danes in the marshes and constructed a stronghold at Athelney, from where he broke out and won a decisive victory at Edington, near Chippenham. He later founded a monastery on the island as a thank-offering for his victory. The Alfred Jewel, an ornament inscribed with Alfred’s name, was found at Athelney in 1693.
In Orbis Latinus di Grässe ci sono Clitonum Insula e Ethelinga.

Tuttavia, cercando nei Libri di Google «"Ethelinga" insula», «"Ethelinga" abbatia» o «"Ethelinga" monasterium», per vedere l'effettivo uso nelle fonti in latino, non compare praticamente nulla. Se invece cerchiamo «"Ethelinga" Athelney» compaiono molti libri, dove sembra che Ethelinga sia il primo elemento etimologico d'una composizione da cui poi è derivato l'attuale nome Athelney. Grässe avrà preso un abbaglio?

In italiano trovo un paio d'attestazioni di Etelinga, dove il significato sembra essere quello qui ricercato:

Alcuni autori, come il Possevin, sostengono che Giovanni Scoto Erigene fu discepolo di Beda, compagno di Alcuino, ed uno dei primi fondatori dell'università di Parigi. Altri pretendono ch'egli fu abbate di Etelinga, precettore di Alfredo re d'Inghilterra, e che fu posto nel numero dei martiri. (Fonte)

Tra i varii artisti impiegati da Alfredo il Grande non pochi v'erano che lavoravano in oro ed in argento, e che, seguendo le norme del loro regale maestro, formarono parecchie opere d'incomparabil bellezza in questi metalli preziosi. Il che viene confermato da quel bellissimo gioiello di squisito lavoro, trovato in Etelinga nel Somersetshire, dove quel grand Principe si nascose ne' giorni dell'avversità, e dove alcune volte fece residenza ne' suoi prosperi giorni. (Fonte)

Ci sono alcuni Etelingia:

[...] con pretendere però, che sbagliaſſero, e lo confondeſſero veriſimilmente con Giovanni Abate d'Etelingia, Letterato anch'eſſo del nono Secolo, quando ſcriſſero, che in noſtro Giovanni fu Monaco Benedettino. (Fonte)

[...] benchè ad esso dispiaccia alcun poco, che vogliasi farlo Monaco benedettino, e con ciò si venga a confonderlo con Giovanni Scoto, o Scozzese Abate d'Etelingia, di cui presso Incmaro, ed Anastasio trovasi fatta menzione [...] (Fonte)

Ma il re non a lungo in così misera sorte durò. Imperciocchè là dove le acque della Tona e del Parretto impaludano, egli due jugeri di terren sodo avendo nel mezzo del lagume scoperto, in quel luogo impraticabil secreto, un picciol forte innalzò ove con pochi seguaci si raccolse, ed Etelingia, ossia isola de' nobili denominò il suo asilo. (Fonte)

Un'altra latinizzazione che si trova è Adelingia; con un'attestazione anche in italiano:

Rimase lì per numerosi giorni, e, dopo aver soddisfatto il suo animo con tutto quello che aveva desiderato conoscere, tornò nell'isola di Adelingia, riunì i compagni, fece presente l'inerzia dei nemici e affermò che vincere non costituiva una grave difficoltà. (Fonte)

C'è anche Abbatia de Adelingi; e il Treccani registra:
adelingi s. m. pl. [dal lat. mediev. adelingi, der. del germ. adel «nobiltà»]. – Aristocrazia degli antichi Germani liberi, prob. composta dei membri della famiglia del re, dei capitribù e dei loro discendenti; si riteneva di origine divina e dotata di poteri sovrumani. Raro il sing. adelingio.
Si trovano poi ancora [insula] Ethelingea e la latinizzazione più moderna Athelnea (1, 2), con un'Atelnea e un'isola Etelingea in italiano:

Et quello iſteſſo anno fece fabricare tre magnifici Monaſteri, uno in Vintonia addimandato nouo Monaſtero, l'altro preſſo Shaftisburian di dõne chiamato le Vergini uelate, il terzo al fiume Thone, luogo detto adhora Atelnea, & gia Iſola Etelingea. (Fonte)

Qui di fianco ad Adelingia è riportata anche la latinizzazione Adelona.

Ancora, in latino si trova Adelingea (ma al momento nessun Adelingea in italiano) e un Adalne (ablativo?).

Trovo poi un Atelnei in una traduzione dal francese.

Come per altri casi, una grande varietà, insomma. Come al solito, non ho cognizioni di anglosassone, e solo poco di latino, per cui non so giudicare se una forma sia preferibile alle altre perché più corretta, in qualche modo (ditemi voi, se ne sapete). Superficialmente, non mi dispiace Adelingia, che corrisponderebbe al femminile di quel «raro» adelingio registrato dal Treccani, e che si potrebbe leggere come un aggettivo (esempio; isola adelingia > Adelingia senz'altro); ma allo stesso tempo non vorrei che fosse troppo forte il legame al concetto germanico: e allora meglio Etelingia? :?:

Re: «Athelney»

Inviato: mer, 22 feb 2023 16:16
di Lorenzo Federici
Si trova anche Adalinga.

Il nome Athelney deriverebbe da æþelinga īeġ, cioè isola dei principi. Le pronunce date dal Vichizionario sono /æ̍.θe.lin.gɑ/ [æ̍.ðe.liŋ.gɑ] e /i͜yːj/. Etelingia e forme simili mi sembrano il risultato di una latinizzazione come Aethelingia. Però, va considerato che æ non è il dittongo classico ae, è una lettera che rappresenta il suono /æ/ e le parole con æ in inglese antico hanno a (trascritto /æ/ o meno comunemente /a/) in inglese moderno, mentre th non è il /tʰ/ greco e latino, bensì /ð/, un allofono di /θ/ in posizione intervocalica. Adelingia mi sembra una soluzione molto più coerente colla pronuncia, ma aspetterei pareri più esperti.