Il DOP ha invece, come «antiq[uato]», non visirre ma visire.viṡìr (ant. viṡirre) s. m. [dal pahlavi v(i)čir, pers. vezir]. – Titolo di una sorta di gran cancelliere dell’Impero ottomano con funzioni di alter ego del sovrano, introdotto dai califfi abbasidi (750-1258), e rimesso in vigore dal secondo sultano ottomano, Orkhān (1326-1360), che accanto al «gran visir» pose un consiglio di ministri minori («visir della cupola»), più tardi soppressi da Aḥmed III (1703-1730). Con le riforme politico-amministrative dell’Impero, iniziate da Maḥmūd II nel 1835, si formò a poco a poco un consiglio di ministri, presieduto dal gran v., ordinamento conservatosi fino al 1922, quando la rivoluzione di Kemal Atatürk introdusse la repubblica.
Il Treccani registra il derivato visirato.
Nel GDLI ci sono anche granvisire e granvisirato (simili a granduca e granducato); con una citazione del Tommaseo: «'Granvisire' e 'gran visire' (meglio che 'gran visir') [...]».