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Traduzione di termini informatici

Inviato: ven, 15 lug 2005 18:23
di ignorante1
Eccomi di nuovo alla carica.
Nei linguaggi di programmazione ad oggetti esistono i concetti di eredità e "override". Quando una classe (figlia) eredita da un'altra (madre) acquisisce tutti i metodi (funzioni) e gli attributi della classe madre. Esiste però la possibilità di ridefinire i suddetti metodi nella classe figlia. In caso caso si dice che si effettua un "overriding".
Come lo tradurreste in Italiano? Semplicemente "ridefinizione", "riscrittura"?

Grazie.

Inviato: ven, 15 lug 2005 19:15
di fabbe
Direi che «ridefinizione» e «riscrittura» possano essere usati in ambito informatico per tradurre «override».

Mi sembra, ma non sono sicuro, che i termini italiani che lei propone siano in rete con quel significato nei siti di programmazione Java.

In ogni modo non programmando o conoscendo Java non saprei cosa suggerirle.

Inviato: dom, 17 lug 2005 13:14
di giulia tonelli
Come al solito, non è così semplice. Il verbo override non viene usato solo per la ridefinizione di un parametro definito per default (e su "per default" possiamo anche aprire un altro filone, se volete), ma anche per indicare quale di due definizioni diverse "vince". Esempio: l'operatore può definire un certo parametro, e se poi anche un altro operatore lo ridefinisce, comunque la prima definizione overrides la seconda. Oppure: la definizione fatta dall'amministratore overrides quella fatta da ogni altro utente. Ci sono milioni di esempi.
Il babbo può anche darti il permesso, ma il divieto della mamma overrides il permesso del babbo. :)
È un verbo utilissimo, non capisco perché in italiano non ci sia.

Inviato: dom, 17 lug 2005 16:15
di fabbe
Effettivamente noi esprimiamo quel concetto con verbi diversi a seconda dei casi, per esempio con "prevalere", "sostituire" o "annullare" che a volte potrebbero funzionare. Proviamo.

Frase originale: «il babbo può anche darti il permesso, ma il divieto della mamma overrides il permesso del babbo»

diventa: «il babbo può anche darti il permesso, ma il divieto della mamma prevale sul permesso del babbo »

oppure

Frase originale: « la definizione fatta dall'amministratore overrides quella fatta da ogni altro utente.»

diventa: «la definizione fatta dall'amministratore sostituisce quella fatta da ogni altro utente.»

Si tratta però di verbi che richiamano concetti simili e che non traduccono «override», me ne rendo conto.

Inviato: dom, 17 lug 2005 16:21
di fabbe
«un parametro definito per default» -> «un parametro pre-definito?»

Ritengo che prima di tradurlo dovremmo elencare gli ambiti d'uso dato che probabilmente avremo diversi modi per sostituirlo a seconda di come viene usato.

Inviato: dom, 17 lug 2005 16:39
di Marco1971
Sí, «predefinito» mi sembra un ottimo traducente. E perché non «per difetto» (fr. par défaut):

Per difetto: per carenza, mancanza (Devoto-Oli-Serianni) [sottinteso: di istruzioni da parte dell’utente].

Il mio dizionario bilingue traduce by default con «per esclusione», forse anche questa traduzione non è male. Che ne dite?

Inviato: lun, 18 lug 2005 11:29
di giulia tonelli
Sì, direi che in generale predefinito va bene al posto di per default, mentre per esclusione mi sembra un po' artefatto (sì, lo so, è questione di abitudine, ma io non ci sono abituata). Questo risolve i casi tecnici, ma se io dico una cosa tipo "la gente per default pensa che chiunque voglia fare dei figli", sto dicendo qualcosa sulla cultura dominante, perché ciò che la gente pensa degli altri per default è ciò che definisce il punto di vista sul mondo della maggioranza (per esempio). Probabilmente dovrei rigirare la frase per rendere lo stesso concetto, ma tutti gli esempi che mi vengono sono di registro nettamente più alto; lei Marco come direbbe?

Inviato: lun, 18 lug 2005 11:55
di fabbe
Scusate l'intromissione, io ritengo che in quel caso si possa usare "automaticamente".

Anzi mi viene in mente che "di/per default" potrebbe in lacuni case ben essere espresso anche da "in automatico".

Aggiungo che in questo caso (non informatico) potrebbero essere usati anche termini tipo "generalmente" o "normalmente" a seconda della forza che si vuole dare all'affermazione: dal più blando "generalmente" al più certo "automaticamente".

Inviato: lun, 18 lug 2005 12:37
di Marco1971
giulia tonelli ha scritto:Sì, direi che in generale predefinito va bene al posto di per default, mentre per esclusione mi sembra un po' artefatto (sì, lo so, è questione di abitudine, ma io non ci sono abituata). Questo risolve i casi tecnici, ma se io dico una cosa tipo "la gente per default pensa che chiunque voglia fare dei figli", sto dicendo qualcosa sulla cultura dominante, perché ciò che la gente pensa degli altri per default è ciò che definisce il punto di vista sul mondo della maggioranza (per esempio). Probabilmente dovrei rigirare la frase per rendere lo stesso concetto, ma tutti gli esempi che mi vengono sono di registro nettamente più alto; lei Marco come direbbe?
Per convenzione? Ragionando per stereotipi? Ma quest’accezione di by default è nell’uso? :shock: Aita! :lol:

Inviato: lun, 18 lug 2005 13:04
di giulia tonelli
Non so che dirle, nel mio uso c'è di certo, ma io ormai faccio una confusione terribile, e ho difficoltà a distinguere gli anglismi nell'uso comune e quelli nel mio.
Comunque il significato della frase (secondo me) è che uno parla con gli altri senza nemmeno porsi la domanda se vogliano fare dei figli oppure no, ma semplicemente prendendo per buono il fatto che lo vogliano, come se fosse l'unica cosa normale, senza rendersi conto che esistono delle alternative, e che esistono persone non psicopatiche che non li vogliono, i figli. La cosa che esprime per default in questa frase è questo senso di non porsi neanche la questione, come se le alternative non esistessero.
(Ora viene fuori che sono l'unica al mondo che usa per default in questo modo) :)

In questo senso forse la traduzione automaticamente, proposta da Fabbe, non è malvagia; mi pare invece che le soluzioni proposte da lei più che sinonimi di quello che cerco di esprimere io siano delle spiegazioni del fenomeno, delle possibili cause dell'evento che io cerco di descrivere, cioè: la gente fa così per default, e la motivazione di ciò è che ragiona per stereotipi. Ma non so se riesco a spiegarmi, probabilmente sono solo sottigliezze.

Inviato: lun, 18 lug 2005 13:19
di Marco1971
Capisco ciò che intende. Allora, accanto a automaticamente, si potrebbe dire La gente dà per scontato che... o La gente pensa che chiunque voglia per forza fare dei figli. Mi sembrano queste le formulazioni piú naturali in italiano (almeno io cosí mi esprimerei).

Inviato: lun, 18 lug 2005 19:06
di giulia tonelli
Sì sono d'accordo anch'io, sembrano anche a me le forme più naturali in italiano.

Inviato: ven, 10 feb 2006 11:25
di ignorante1
Come tradurreste "conditional highlighting" in italiano? In questo contesto highlight, come verbo, significa evidenziare, ma in italiano esiste il sostantivo dal verbo evidenziare?
Grazie.

Inviato: ven, 10 feb 2006 11:45
di ignorante1
Ho visto che nella traduzione in italiano dell'applicazione che sto usando hanno tradotto "conditional highlighting" come: "evidenziazione condizionale". Ho controllato sullo Zingarelli e sul Garzanti in rete e non riportano la parola "condizionale". Logos invece la riporta, anche con degli esempi:
http://www.logosfreebooks.org/owa-wt/ne ... zione&l=it

Mi è stato detto invece che i cugini spagnoli traducono "conditional highlighting" con semáforos.

Inviato: gio, 20 lug 2006 3:38
di FedericoC
Siccome l'overload è la stessa cosa dell'override, si può tranquillamente usare sovraccarico (di operatori, funzioni, metodi...), come, del resto, ho visto usare in alcune occasioni.

A me, che sono di fantasia perversa e crudele, non dispiacerebbe parlare di parametri soverchianti e del soverchiare un metodo.

Per quanto riguarda il default ho sempre usato difetto senza alcun problema.