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«Ragnarök»

Inviato: mar, 02 mag 2023 17:53
di Luke Atreides
Vi segnalo, la forma italianizzata dell'Apocalisse norrena il Ragnarök in Ragnarocco.

Sin oltre Ragnarocco ove a te piaccia.
Tu puoi dormir. Ma invan desio!

(Fonte)

Re: «Ragnarök»

Inviato: mer, 03 mag 2023 7:54
di Lorenzo Federici
Ora la domanda sorge spontanea: gn va letto /gn/ o /ɲɲ/?

Re: «Ragnarök»

Inviato: mer, 03 mag 2023 10:24
di G. M.
Se è da intendersi come adattamento completo, direi /ɲɲ/. Mi viene in mente il caso di gnosi e gnoseologia, dove il DOP non cita nemmeno la pronuncia /ɡn-/, che pure si sente.

Però non sono del tutto sicuro. Wagneriano deve adattarsi similmente in vagneriano /-ɲɲ-/? Il problema è nell'accettabilità del gruppo /ɡn/: va rifiutato del tutto, seguendo il nostro adattamento naturale dalle lingue classiche ([γν] gn sempre /ɲɲ/), oppure è accettabile (in parole non greco-latine), similmente a come, in simmetria a /ʎʎ/, in italiano abbiamo comunque anche /ɡl/?

Re: «Ragnarök»

Inviato: gio, 04 mag 2023 18:19
di Lorenzo Federici
Io direi che /ɲɲ/ è l'unica alternativa possibile. Non che /gn/ non sia possibile, in teoria abbiamo anche /kn/ in acne e Aracne, però non ci sono coppie minime /gn/-/ɲɲ/, /gn/ è soltanto una variante di pronuncia.

Il fatto è che non è una parola latina o greca, è norrena, e le parole norrene in italiano non è che siano tantissime. Un esempio è Norvègia, da Norvegr + -ia, ma ci arriva dal latino ed è ovvio che non sia quindi *Norüèghia. Abbiamo /gl/, ma in opposizione a /gj/ (ghiaccio-glaciale), non a /ʎʎ/. Io opterei per /raɲɲarɔ̍kko/.