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«Overthinking»

Inviato: sab, 06 mag 2023 19:46
di Lorenzo Federici
Deverbale inglese che indica l'azione di pensare troppo. Se per to overthink si può usare pensare troppo, come si può tradurre il sostantivo? Il pensare troppo?

Volendo usare creare un composto neoclassico, come sarebbe? Iperlogia? Iperenneia?

Re: «Overthinking»

Inviato: sab, 06 mag 2023 20:53
di Infarinato
Ma rimuginare e rimuginío proprio no, eh? :roll:

Quanto al greco, io userei un derivato di εἰλέω o di στρωφάω proprio per rendere l’idea del rimuginio, ma direi di lasciar perdere…

Re: «Overthinking»

Inviato: sab, 06 mag 2023 22:00
di Millermann
Lorenzo Federici ha scritto: sab, 06 mag 2023 19:46[C]ome si può tradurre il sostantivo? Il pensare troppo?
Oppure, a mio avviso piú idiomatico, il troppo pensare. ;)

Re: «Overthinking»

Inviato: sab, 06 mag 2023 22:02
di brg
Anche "almanaccamento" (da "almanaccare" nel senso di "stillarsi il cervello per trovare un espediente o per indovinare qualche cosa") o "scervellamento".

Re: «Overthinking»

Inviato: lun, 05 giu 2023 23:04
di marv26 (cancellato)
Ma credo che esista già la parola sovrappensiero

Re: «Overthinking»

Inviato: lun, 05 giu 2023 23:35
di G. M.
marv26 ha scritto: lun, 05 giu 2023 23:04 Ma credo che esista già la parola sovrappensiero
Esiste, ma ha un altro significato:
Stando immerso nei proprî pensieri, quindi senza prestare attenzione a quanto altri fa o dice, o a quanto si sta facendo o dicendo intorno: l’ho detto, l’ho fatto s.; ascoltavo s. e non ho seguito il tuo discorso; visto il padre sopra pensiero, e le donne che facevan cenno di non disturbarlo, si fermò sulla soglia, in silenzio (Manzoni); rimase così qualche istante, poi si cacciò soprapensiero l’oggetto in tasca (Jovine).

Re: «Overthinking»

Inviato: mar, 01 ago 2023 20:00
di G.B.
Nulla togliendo a proposte già fatte, aggiungo che il Battaglia accoglie la voce strapensare, col significato di «dedicare tutti i propri pensieri a uno stesso argomento, ossessivamente». In qualche caso è possibile valersene. Noto che non ha fatto autorità l'esempio, il quale non ha bisogno di spiegazioni, del cruscante Augusto Conti (un Toscano), nei Nuovi discorsi del tempo, famiglia, patria e Dio. Rievocazioni (Firenze 1896), p. 381:
Io ne guardo volentieri la parte bella, che non manca mai; tu la brutta, e ci pensi troppo. Pensare va bene, non strapensare.