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Battaglia inutile?

Inviato: gio, 18 mag 2023 13:25
di Carnby
Mi pare, che dall’ultima vagonata di anglicismi tipo woke, neppure lo spagnolo sa più come difendersi. La nostra è stata dunque una lotta senza nessuna possibilità di riuscita?

Re: Battaglia inutile?

Inviato: gio, 18 mag 2023 15:29
di G. M.
Data la vastità dell'àmbito ispanico, mi viene difficile valutare se ci sia stato un cambiamento sostanziale di recente. Può darci informazioni più dettagliate?

Nel caso di woke può darsi che il termine sia (ancora?) (volutamente?) percepito o discusso come peculiare degli Stati Uniti, d'una cultura straniera, e anche per questo la gente tardi a farne un calco* (sotto questo punto di vista potrebbe avere invece fortuna un adattamento, come suggerito da Ferdinand; che in ispagnolo potrebbe essere guoco o guoque). La mia è un'ipotesi, nulla di più.

Ad ogni modo, per me valgono due considerazioni:
  1. come diceva Migliorini, per queste cose «bisogna [...] considerare una prospettiva non di anni ma di secoli»;
  2. come dicevo più modestamente io, neanche «se l’inglese fosse veramente universale, [...] sarebbe giusto, o più giusto, abbandonare la lingua di Firenze e Roma per quella di Londra e Filadelfia».
Colpi di scena sono ancora possibili. Nel futuro prossimo, il potenziamento delle tecnologie di traduzione e generazione di testi automatiche potrebbe avere conseguenze linguistiche generali**.

[*O a recepirlo, viste le proposte della RAE.
**Esempio banalissimo: se la traduzione automatica diverrà praticamente perfetta, per le tantissime persone che non padroneggiano perfettamente una lingua straniera sarà più naturale consultare i materiali in tale lingua già tradotti: riducendo la possibilità che incontrino e quindi diffondano parole che sentono come «intraducibili».]

Re: Battaglia inutile?

Inviato: gio, 18 mag 2023 21:19
di brg
Bisogna saper distinguere tra forestierismi e forestierismi. Il termine "woke" ha una chiara connotazione culturale, storica e geografica, tanto che a voler essere pignoli non è nemmeno esattamente inglese o, perlomeno, è tanto inglese quanto "pantegana" o "rughetta" o "cozza" sono italiani. Un tale termine, insomma, non pone minacce serie all'integrità della lingua italiana, non molte più che parole come "apeiron" o "fatwa".
Su questa distinzione si era aperta una discussione nel filone "proposta di linee-guida per la discussione sui forestierismi", ma, a parte il sempre solerte e attento G.M., nessuno se n'era interessato.

In conclusione, la battaglia non è inutile, basta capire che cosa si vuole ragionevolmente ottenere.

Fuori tema
G. M. ha scritto: gio, 18 mag 2023 15:29 «se l’inglese fosse veramente universale, [...] sarebbe giusto, o più giusto, abbandonare la lingua di Firenze e Roma per quella di Londra e Filadelfia».
Queste influenze vanno e vengono. Magari è arrivato il momento di studiare la lingua di Pechino e Nanchino.
G. M. ha scritto: gio, 18 mag 2023 15:29 Esempio banalissimo: se la traduzione automatica diverrà praticamente perfetta, per le tantissime persone che non padroneggiano perfettamente una lingua straniera sarà più naturale consultare i materiali in tale lingua già tradotti: riducendo la possibilità che incontrino e quindi diffondano parole che sentono come «intraducibili».
La traduzione automatica ha raggiunto limiti tecnici importanti e prevedibili e non migliorerà sensibilmente nei prossimi anni. Inoltre la traduzione automatica, per come funziona con le tecnologie attualmente in uso, dipende dalla qualità dei modelli di partenza: una traduzione automatica non può essere migliore delle traduzioni umane prese a modello. Per arrivare a fare quel che intende, ci sarebbe bisogno di vere intelligenze artificiali, eventualità ben distante al momento.

Re: Battaglia inutile?

Inviato: gio, 25 mag 2023 18:57
di Carnby
Per esempio non mi sarei aspettato body positivity in ispagnolo.

Re: Battaglia inutile?

Inviato: ven, 02 giu 2023 20:44
di Utente cancellato 2405
Pensavo... Se per assurdo esempio iniziassero a rimpiazzare sulle reti sociali parole come account, password, e-mail e così via con delle traduzioni rispettive (magari perché parte in qualche modo dall'alto), potrebbe funzionare? La gente inizierebbe ad usarli, specialmente se si tratta di piattaforme future? Io ho dei seri dubbi al riguardo…

Re: Battaglia inutile?

Inviato: sab, 03 giu 2023 17:54
di brg
marv26 ha scritto: ven, 02 giu 2023 20:44 Io ho dei seri dubbi al riguardo…
Io pochi. Perlomeno nel parlare specificatamente di quelle piattaforme che adottino tali nuove definizioni. C'è un esempio eclatante nel campo dei "trofei" o "achievement" dei videogiochi: per ragioni commerciali, alcune piattaforme hanno adottato un nome, altre piattaforme uno diverso, per indicare i traguardi di gioco (es. "uccidi mille nemici", "raccogli mille monete" ecc.). Pur essendo esattamente la stessa cosa, i videogiocatori usano l'uno o l'altro a seconda della piattaforma su cui giocano, anche se si tratta dello stesso gioco. Non ho dubbi che, se in un sito invece di un pulsante con su scritto "login", gli utenti trovassero un pulsante con la scritta "autenticati", questi direbbero di "autenticarsi" e non di "fare login" o "loggarsi" in relazione a quel dato sito.

Re: Battaglia inutile?

Inviato: sab, 12 ago 2023 19:58
di Utente cancellato 2405
Sono tornato su questo filone perché riflettevo su una cosa: personalmente reputo molto interessante il trovare e proporre dei traducenti ma... Come dovrebbero essere promossi? Sembra che questa causa sia all'esterno del fòro abbastanza sconosciuta, ignorata o forse screditata. Magari mi sbaglio io

Re: Battaglia inutile?

Inviato: dom, 13 ago 2023 14:50
di G. M.
marv26 ha scritto: sab, 12 ago 2023 19:58 Sembra che questa causa sia all'esterno del fòro abbastanza sconosciuta, ignorata o forse screditata.
Io m'interesso al tema da anni, in modo anche alquanto approfondito, e penso di poter dire con una certa sicurezza che è proprio così. Nel fòro ne abbiamo parlato molte volte. Tuttavia, nel panorama piattamente pessimistico, potrebbero nascondersi elementi più ottimistici (1, 2, 3).

Naturalmente il discorso, benché non «difficile» come concetti trattati, è molto esteso e articolato, e a parer mio richiede un'analisi ampia e multidisciplinare che vada oltre la sfera strettamente linguistica, ramificandosi e coinvolgendo anche aspetti sociali, economici, politici, psicologici (qualche spunto in questo filone).
marv26 ha scritto: sab, 12 ago 2023 19:58 [...] personalmente reputo molto interessante il trovare e proporre dei traducenti ma... Come dovrebbero essere promossi?
Al momento, per quello che possiamo fare noi, coll'esempio pratico e infinita pazienza: usarli con noncalenza e sperare che i nostri interlocutori, consciamente o inconsciamente, li raccolgano. Chi scrive per il pubblico può impiegarli nei suoi testi, sia per diffonderli sia per corroborarli con attestazioni, mettendoli «visibilmente» nel corpo vivo della lingua.

Naturalmente, la cosa può essere congiunta a un'attività di «proselitismo», cercando allora di mostrarli come scelta consapevole per attirare l'attenzione sul problema. Non so quale strategia possa essere più efficace; e, di nuovo, la cosa andrebbe valutata ampiamente, con effetti e ricadute oltre la possibilità di diffondere il singolo termine.

Re: Battaglia inutile?

Inviato: dom, 13 ago 2023 15:11
di Graffiacane
In effetti, oggi come oggi, la battaglia sembra persa; anzi, sembra che sia impossibile anche solo cominciarla, per le ragioni che in questo fòro sono piú volte state dibattute. Ma non si sa mai: un seme qua, un seme là... a volte si ottengono risultati inattesi. Un esempio tratto dalla mia esperienza personale: in un istituto comprensivo di paese una docente organizza un'attività volta alla diffusione dei silent book; il giornalino d'istituto, in un articolo sul tema, anziché ricorrere all'anglicismo scrive sistematicamente libri silenti: ed ecco che durante la giornata d'apertura al pubblico, nel presentare l'attività, ragazzi e docenti (nessuno dei quali fa parte della redazione) usano —contro ogni piú rosea aspettativa, perlomeno da parte mia— il traducente italiano.
Mi rendo conto che di fronte alla valanga di forestierismi (non solo albionici) si tratta probabilmente d'una vittoria di Pirro, anche perché il contesto in cui è stata ottenuta non potrà quasi certamente (dico quasi perché la speranza è l'ultima a morire) avere ricadute significative sull'andazzo nazionale. Ma comunque vada a finire, ai pochi difensori dell'italiano resterà almeno la soddisfazione di non essersi comportati alla stregua dell'orchestrina del Titanic.

Re: Battaglia inutile?

Inviato: dom, 13 ago 2023 16:16
di SamueleBozzato
Le cose non cambiano da un giorno all'altro, bisogna solo continuare a seminare e curar infine col tempo si avrà un buon raccolto fresco fresco da vendere.

Re: Battaglia inutile?

Inviato: lun, 14 ago 2023 0:19
di brg
Graffiacane ha scritto: dom, 13 ago 2023 15:11 [...] ecco che durante la giornata d'apertura al pubblico, nel presentare l'attività, ragazzi e docenti (nessuno dei quali fa parte della redazione) usano —contro ogni piú rosea aspettativa, perlomeno da parte mia— il traducente italiano. [...]
Non ci trovo niente di sorprendente. A parte l'uso in riferimento ad elementi caratteristici della cultura e società anglosassone e l'uso per dare un alone di scientificità e tecnicismo al discorso, moltissimi anglicismi vengono usati per pura imitazione acritica: così come la gente li trova, li riusa. Ho più e più volte sostenuto che i modelli linguistici contemporanei, dal gergo giornalistico al parlare dei personaggi pubblici, sono dominati da frasi fatte, modi di dire, luoghi comuni, concetti preconfezionati in espressioni formulari, per un uso poco o nulla consapevole del linguaggio. In quel caso non è una questione che l'inglese è "più corto", è "più prestigioso" o più qualcos'altro: è solo che è quello che la gente sente usare. Basta sentire usare qualcosa di diverso e la gente si adegua.

Re: Battaglia inutile?

Inviato: lun, 14 ago 2023 15:52
di Utente cancellato 2405
SamueleBozzato ha scritto: dom, 13 ago 2023 16:16 Le cose non cambiano da un giorno all'altro, bisogna solo continuare a seminare e curar infine col tempo si avrà un buon raccolto fresco fresco da vendere.
Mi pare ovvio ma servono soluzioni, perciò la cosa più concreta che si possa fare attualmente è seguire il consiglio di Giulio Mainardi:
G. M. ha scritto: dom, 13 ago 2023 14:50 Al momento, per quello che possiamo fare noi, coll'esempio pratico e infinita pazienza: usarli con noncalenza e sperare che i nostri interlocutori, consciamente o inconsciamente, li raccolgano. Chi scrive per il pubblico può impiegarli nei suoi testi, sia per diffonderli sia per corroborarli con attestazioni, mettendoli «visibilmente» nel corpo vivo della lingua.

Re: Battaglia inutile?

Inviato: dom, 19 nov 2023 12:26
di Utente cancellato 2380
Ma se oggi manca una legislatura a riguardo e le istituzioni negligono l'anglicizzazione cosa si può fare per porci freno ?
Ci sono iniziative a riguardo, magari di concerto con accademie linguistiche o con qualche figura politica ?

Re: [FT] «Al riguardo», non *«a riguardo»!

Inviato: dom, 19 nov 2023 14:02
di Infarinato
Fuori tema
TrebioPomponio ha scritto: dom, 19 nov 2023 12:26 Ma se oggi manca una legislatura a riguardo […]
Ci sono iniziative a riguardo…?
Al riguardo! Quante volte lo dovremo ripetere? :evil: