«Sculato»
Inviato: gio, 08 giu 2023 18:51
Sculato oggi significa perlopiù ‘sfortunato’ (e sculo ‘sfortuna’), ma in passato, in Toscana, sculato aveva valore di ‘eccezionalmente fortunato’.
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Sculato oggi significa perlopiù ‘sfortunato’ (e sculo ‘sfortuna’), ma in passato, in Toscana, sculato aveva valore di ‘eccezionalmente fortunato’.
Il prefisso s- ha anche valore intensivo: qui la parola equivale a «che, chi ha molto culo». C’è da dire che in effetti si presta all’equivoco, avendo per l’appunto s- il doppio valore intensivo e privativo. Forse l’interpretazione intensiva è favorita dal fatto che il significato di ‹sfortunato› è di solito coperto da sfigato…
Potrei sbagliarmi, ma dalle mie parti (Parma) mi pare d'averlo sentito solo col secondo significato. Vedo che è riportato come secondo significato in Slengo, quindi è ancora vivo da qualche parte.
Il principale impiego fig[urato] di c[ulo] è nel senso di «fortuna» [...]. Da quest’uso, deriva anche l’agg[ettivo] volg[are] sculato, con i sinon[inimi] fortunato, nato con la camicia (o sotto una buona stella) e i contr[ari] (region[ale]) iellato, nato sotto una cattiva stella, (pop[olare]) scalognato, (region[ale]) scarognato, (region[ale]) sficato, (region[ale]) sfigato, sfortunato, sventurato.