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«Niño» (fenomeno naturale)

Inviato: lun, 19 giu 2023 9:21
di G. M.
Treccani (Enciclopedia della Scienza e della Tecnica, 2008):
El Niño
Oscillazione periodica del sistema oceano-atmosfera legata a variazioni di temperatura nell’Oceano Pacifico tropicale. In condizioni normali gli alisei o trade winds soffiano verso ovest nel Pacifico tropicale e questo flusso pressoché continuo genera una circolazione oceanica (circolazione di Walker) che determina un accumulo di acqua sulla costa occidentale del Pacifico. La circolazione di Walker provoca anche temperature superficiali dell’acqua del Pacifico occidentale maggiori di circa 8 °C rispetto a quella delle coste orientali, dove il deflusso delle acque superficiali viene compensato dalla risorgiva di acque fredde profonde. Queste acque fredde sono ricche di nutrienti e risalendo fino a circa 50 m di profondità sostengono la vita marina del Pacifico orientale. Durante un fenomeno di El Niño gli alisei nella parte centro-occidentale del Pacifico tropicale diminuiscono di intensità indebolendo la circolazione oceanica descritta in precedenza. La conseguenza di ciò è un riscaldamento delle acque superficiali nel Pacifico orientale. Le precipitazioni seguono questo flusso di acqua calda, provocando piogge intense in Perù e, di converso, periodi di siccità in Indonesia e Australia. Lo spostamento del pattern delle precipitazioni verso est comporta un cambiamento nelle configurazioni di pressione atmosferica e ciò causa alcune conseguenze sulla circolazione generale avvertibili anche nei paesi extratropicali, in particolare nel continente nordamericano. Nel caso opposto di intensificazione degli alisei rispetto ai valori climatologici, la circolazione di Walker tende a intensificarsi, con un’estensione delle correnti fredde verso il Pacifico centrale. Si parla in questo caso di La Niña. El Niño e La Niña sono in definitiva due fasi opposte di un fenomeno oscillatorio delle temperature del Pacifico tropicale noto come El Niño southern oscillation (ENSO), di cui rappresentano la fase calda (El Niño) e quella fredda (La Niña).
Facendo una rapida ricognizione in Rete, nelle altre lingue sembra che il nome sia lasciato perlopiù intradotto, anche conservando l'articolo, eventualmente con solo minimi adattamenti, che danno cose tipo El(-)Ninjo, El(-)Ninyo.
Si potrebbe adattarlo in nigno (magari anche senza maiuscola)?

Re: «Niño» (fenomeno naturale)

Inviato: lun, 19 giu 2023 11:45
di Infarinato
Mah? Io italianizzerei completamente in Nino, NIni o, forse meglio, Ninno. Sennò, lascerei Niño (pronunciandolo all’italiana, cioè con /ɲɲ/ anziché /ɲ/). ;)

Re: «Niño» (fenomeno naturale)

Inviato: lun, 19 giu 2023 12:46
di Lorenzo Federici
Bisogna decidere se si vuole fare un calco (nino e nina) o se si vuole adattare (nigno e nigna). Le altre lingue adattano al suono, ma nino potrebbe andare bene perché sembra un adattamento puramente grafico (togliendo la tilde dalla ñ) ma in realtà è anche un calco.

Re: «Niño» (fenomeno naturale)

Inviato: lun, 19 giu 2023 14:12
di Millermann
Anch'io, nel caso, propenderei per il Nino e la Nina, se non altro perché sono gli adattamenti piú accettabili, dato che si possono mimetizzare come banali "sviste" o semplificazioni nella pronuncia e nella grafia. Non so quanti di voi hanno notato che la Niña, la famosa caravella di Colombo, in Italia ormai viene regolarmente pronunciata «nina» da chiunque non voglia (o non sappia) fare sfoggio d'erudizione. :P

Per quanto riguarda invece il Ninno e la Ninna (che pure sono stati i primi a venirmi in mente) penso che, se da un lato sarebbero la scelta ideale, dall'altro suonerebbero decisamente dialettali (si tratta di parole usate ancor oggi, nel meridione, per riferirsi ai bambini ;)), e ciò non è compatibile con l'appartenenza a una terminologia scientifica, come quella usata in meteorologia. Senza contare che ninna, in italiano normale, appartiene al linguaggio infantile con altro significato, ben piú comune di quello (antico) di «bambina». :)

Re: «Niño» (fenomeno naturale)

Inviato: lun, 19 giu 2023 20:05
di Carnby
Qui nino e nina hanno il significato di ‘bambino’ e ‘bambina’, con un tono un po’ spregiativo; curiosamente nini non ha questa valenza e si usa correntemente (forse oggi un po’ meno): attenzione però, perché nel Senese significa ‘maiale’. :)

Re: «Niño» (fenomeno naturale)

Inviato: lun, 19 giu 2023 21:23
di G. M.
Rispondo a Millermann per tutti:
Millermann ha scritto: lun, 19 giu 2023 14:12 [I]l Nino e la Nina [...] sono gli adattamenti piú accettabili, dato che si possono mimetizzare come banali "sviste" [...].
È vero; allo stesso tempo, però, appunto per la diffusa trascuratezza italiana odierna nel riportare i diacritici stranieri, se l'italianizzazione non è propriamente percepita si rischia che la tilde sia sempre riaggiunta da chi scrive con un po' di cura.
Millermann ha scritto: lun, 19 giu 2023 14:12 [I]nvece il Ninno e la Ninna [...], se da un lato sarebbero la scelta ideale, dall'altro suonerebbero decisamente dialettali (si tratta di parole usate ancor oggi, nel meridione, per riferirsi ai bambini ;)), e ciò non è compatibile con l'appartenenza a una terminologia scientifica, come quella usata in meteorologia.
Non solo del tutto convinto... Cioè, per il discorso generale mi sembra sensato (naturalmente), ma per questo caso particolare non del tutto: l'originale niño è spagnolo elementare, comprensibile penso a gran parte della popolazione, per cui la scelta traduttiva sarebbe alquanto chiara come calco e adattamento insieme. Conta anche il fatto che l'elemento a cui si fa ricorso è comunque «normale» —panitaliano— dal punto di vista fonotattico, non ha alcun elemento strutturale che lo marchi come regionale o dialettale.
Millermann ha scritto: lun, 19 giu 2023 14:12 Senza contare che ninna, in italiano normale, appartiene al linguaggio infantile con altro significato, ben piú comune di quello (antico) di «bambina». :)
...e questo potrebbe rispingerci all'n scempia... :lol:
Fuori tema
Millermann ha scritto: lun, 19 giu 2023 14:12 Non so quanti di voi hanno notato che la Niña, la famosa caravella di Colombo, in Italia ormai viene regolarmente pronunciata «nina» da chiunque non voglia (o non sappia) fare sfoggio d'erudizione. :P
Non me lo dica! Io stesso ho creduto per anni che si chiamasse proprio Nina (in ispagnolo), e solo di recente ho scoperto che era in realtà una Niña! :mrgreen: