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«Sloughi»

Inviato: gio, 06 lug 2023 18:27
di andrea scoppa
Lo slughi è un grazioso levriere, dalle gambe sottili come quelle delle gazzelle, dai fianchi rilevati, dal muso lungo ed affilato, dai grandi occhi che sembrano meditabondi. Il suo mantello, rosso bragia, ricorda la sabbia del deserto. (FONTE)

Lo slughi, comunque, è il levriere arabo.

Re: «Sloughi»

Inviato: gio, 11 gen 2024 11:22
di Daphnókomos
E infatti nel GRADIT:
sloughi /'zlugi/ (slou·ghi) s.m.inv. ES ar. TS cinof. [1898; ar. slūgī /'slu:gi:/, var. del class. salūqī, da Salūq, nome di una città araba] ➛ levriero arabo VAR. slughi
levriero arabo loc.s.m. TS cinof., razza di cani diffusa nel Nordafrica, con pelo raso e fine, di colore fulvo talvolta con maschera nera | cane di tale razza SIN. sloughi
slughi /'zlugi/ (slu·ghi) s.m.inv., var. ➛ sloughi

Nel Battaglia l'adattamento assurge addirittura a voce primaria rispetto alle grafie forestiere.

Re: «Sloughi»

Inviato: gio, 11 gen 2024 15:31
di Carnby
Anche perché -ou- non è una buona traslitterazione dell’arabo dialettale slūgī; incidentalmente deriva da salūqiyy ‘levriero’, che indica però una razza canina differente (il «saluki»).

Re: «Sloughi»

Inviato: ven, 19 gen 2024 1:00
di Lorenzo Federici
Ammetto di averlo letto slaghi, non conoscendo il termine, pensando che fosse inglese in qualche modo.