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«Water»

Inviato: lun, 14 ago 2023 20:24
di SamueleBozzato
In italiano per questo forestierismo avremmo un paio di parole: gabinetto, cesso, latrina, toeletta, vaso sanitario o solo vaso, tazza sanitaria o solo tazza, ma anche l'adattamento incompleto vater. Quindi a questo punto lo sistemerei per bene sfornando vàtero, semplicemente aggiunta di una o e il plurale naturalmente vàteri.

Re: «Water»

Inviato: gio, 21 set 2023 11:24
di Difesa Italiano
Proprio la grande presenza di traducenti rende inutile un adattamento del termine.

Re: «Water»

Inviato: gio, 21 set 2023 13:38
di Lorenzo Federici
Per toilette, esiste il più etimologico (ma raro) teletta: la toilette in origine è una piccola toile, «tela».

Gabinetto per il sanitario e bagno per la stanza mi sembrano i termini più neutri. Vater è una magra consolazione, ma sicuramente è meglio di water, dovendolo adattare lo tratterei come un latinismo e ne farei vatro ma non ne vedo il bisogno.

Re: «Water»

Inviato: gio, 21 set 2023 15:13
di domna charola
Secondo me però non si deve nemmeno perdere d'occhio il significato attuale, vivo e vegeto, che già hanno questi termini, e che viene ripreso come eufemismo quando si vuole indicare un'azione legata all'uso dell'oggetto in questione.
La toletta è in origine una struttura o stanza dedicata alla cura del corpo e alla bellezza, e da qui si è estesa all'idea di tali cure in sé: fare la toletta, anche al cane, da cui la tolettatura. E' un significato consolidato, e solo marginalmente si estende all'uso del vater, attraverso il sottinteso che anch'esso si trovi in una stanza privata. E' un eufemismo, però, come dicevo sopra, per non nominare direttamente oggetto e attività connesse.
Il gabinetto è anche lui una piccola stanza o studiolo, a carattere privato o comunque riservato, non aperto a tutti. Si va dal gabinetto dei governi anche attuali, sino ai gabinetti medici. Anche qui, il senso di piccola stanza privata si è trasferito ad indicare anche i suoi possibili contenuti meno dicibili.

Farne direttamente il traducente di un apparecchio sanitario dalle precise forme e funzioni mi sembra un po' azzardato. Al massimo possono rimanere come modi eleganti per parlare del locale in sé, che però contiene poi tutti gli elementi necessari all'uso, dal lavandino alla vasca al vater etc.

Re: «Water»

Inviato: gio, 21 set 2023 22:53
di G. M.
SamueleBozzato ha scritto: lun, 14 ago 2023 20:24 [L]'adattamento incompleto vater [...] lo sistemerei per bene sfornando vàtero, semplicemente aggiunta di una o e il plurale naturalmente vàteri.
In ispagnolo c'è váter (pl. váteres).

Re: «Water»

Inviato: gio, 21 set 2023 23:37
di Carnby
Temistocle Franceschi chiosa con un (piuttosto crudo) ‘cesso ad acqua’.

Re: «Water»

Inviato: ven, 22 set 2023 0:11
di G. M.
Mi ha fatto tornare in mente un appunto preso al riguardo anni fa: seggetta ad acqua, usato da Tullio Dobner in una traduzione di Stephen King (dopo qualche ricerca in Rete, ho trovato ora il termine originale: water-stool): e vedo ora che il Treccani per seggetta ha anche l'accezione «sedile del vaso del water».