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Dubbi vari su quali modi e tempi del verbo siano piú appropriati
Inviato: lun, 06 nov 2023 9:47
di Foucault
Buongiorno,
riporto alla vostra cortese attenzione alcuni esempi su cui ho dei dubbi:
- Impossibile sospettare chi potesse essere il colpevole, oppure impossibile sospettare chi fosse?
- Per quanto si sforzava finiva col ricaderci, oppure per quanto si sforzasse?
- Capii che la mia vocazione era di diventare avvocato e perciò volevo iscrivermi a giurisprudenza, oppure avrei voluto iscrivermi a giurisprudenza?
- Era facile che si sarebbe messo a ridere, oppure che si mettesse a ridere?
- E se pure non dovesse mai diventare un cantante non sarà la fine del mondo, oppure se pure non diventerà mai un cantante non sarà la fine del mondo?
- Mi viene il dubbio che l’abbia fatto perché, oppure che l’avesse fatto perché?
- Testimoni che avrebbero potuto confermare in caso fossi ricorso alla polizia, oppure in caso ricorressi alla polizia?
- Il suo sguardo si spostò a destra, per controllare chi stesse passando, oppure chi passasse, oppure chi passava?
- Volete che suono io, oppure che suoni io?
- Non mi sorprese che prendesse per primo la parola, oppure che prese per primo la parola?
Re: Dubbi vari su quali modi e tempi del verbo siano piú appropriati
Inviato: mar, 07 nov 2023 7:36
di lorenzos
Buongiorno Foucault, mi avventuro a risponderle, in attesa degli esperti, tralasciando ogni considerazione stilistico-semantica:
Foucault ha scritto: lun, 06 nov 2023 9:47
- Impossibile sospettare chi potesse essereV il colpevole, oppure impossibile sospettare chi fosseV
- Per quanto si sforzavaX finiva col ricaderci, oppure per quanto si sforzasseV
- Capii che la mia vocazione era di diventare avvocato e perciò volevo iscrivermiV a giurisprudenza, oppure avrei voluto iscrivermiV a giurisprudenza
- Era facile che si sarebbe messoV a ridere, oppure che si mettesseV a ridere
- E se pure non dovesse mai diventareV un cantante non sarà la fine del mondo, oppure se pure non diventerà maiV un cantante non sarà la fine del mondo
- Mi viene il dubbio che l’abbia fattoV perché, oppure che l’avesse fattoV perché
- Testimoni che avrebbero potuto confermare in caso fossi ricorsoV alla polizia, oppure in caso ricorressiX alla polizia
- Il suo sguardo si spostò a destra, per controllare chi stesse passandoV, oppure chi passasseV, oppure chi passavaX
- Volete che suonoX io, oppure che suoniV io
- Non mi sorprese che prendesseV per primo la parola, oppure che preseX per primo la parola
Re: Dubbi vari su quali modi e tempi del verbo siano piú appropriati
Inviato: mar, 07 nov 2023 9:00
di Foucault
Grazie mille!
Re: Dubbi vari su quali modi e tempi del verbo siano piú appropriati
Inviato: mar, 07 nov 2023 9:50
di Millermann
Buongiorno! Sempre in attesa degli esperti (

), anch'io mi trovo d'accordo con le indicazioni di Lorenzos.
Vorrei aggiungere, come unica osservazione stilistica, che nella frase numero 7 vedrei meglio «nel caso». L'espressione «in caso [che]» (seguita da verbo) mi suona piuttosto sciatta e popolare; per me sarebbe da limitare a «in caso di» (seguito da sostantivo) oppure «in caso positivo/contrario/affermativo» ecc.

Re: Dubbi vari su quali modi e tempi del verbo siano piú appropriati
Inviato: mar, 07 nov 2023 15:18
di Dario G
Nella frase n. 8 può essere usato anche l'indicativo: dipende dal contesto.
Re: Dubbi vari su quali modi e tempi del verbo siano piú appropriati
Inviato: mer, 08 nov 2023 16:22
di DON FERRANTE
Aggiungo, per ampliare, che in 3 la scelta è libera, anche oltre alle due opzioni proposte: anche un volli iscrivermi o un ho voluto iscrivermi / mi son voluto iscrivere sono legittimi. Cambia soltanto la prospettiva.
Nella 4 pure, la scelta è libera, ma con la differenza che nel primo caso abbiamo il classico futuro nel passato, nel secondo un imperfetto abituale (era facile che si mettesse a ridere = era tipico e prevedibile il fatto che si mettesse a ridere in una certa e già sperimentata situazione).
In 6 sono valide entrambe: il piucchepperfetto ci rimanda in maniera deittico-anaforica ad un fatto antecedente rispetto ad un altro, a sua volta deitticamente anteriore rispetto al momento dell'enunciazione.
Re: Dubbi vari su quali modi e tempi del verbo siano piú appropriati
Inviato: gio, 09 nov 2023 10:12
di lorenzos
Dario G ha scritto: mar, 07 nov 2023 15:18
Nella frase n. 8 può essere usato anche l'indicativo: dipende dal contesto.
Ha perfettamente ragione:
-
Si pose all'ingresso per controllare chi entrava ed usciva
però, nella frase in esame, l'indicativo mi sembrerebbe un po' sciatto (e direi che pure il "chi passasse" non suona tanto leggiadro).