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«Rivendell»
Inviato: gio, 25 gen 2024 17:37
di Luke Atreides
Che cosa proporreste per tradurre in italiano
Rivendell?
Nella traduzioni ufficiali sono:
Forraspaccata nell'edizione Adelphi de Lo Hobbit,
Valforra nella nuova traduzione italiana de Il Signore degli Anelli ad opera di Ottavio Fatica e nella vecchia traduzione italiana de Il Signore degli Anelli è
Gran Burrone.
Secondo la Guide to the Names in The Lord of the Rings
J. R. R. Tolkien, «Guide to the Names in The Lord of the Rings» ha scritto:Rivendell. 'Cloven-dell'; Common Speech translation of Imladris(t) 'deep dale of the cleft'. Translate by sense, or retain, as seems best. The Dutch version retains the name as Rivendel; the Swedish version has Vattnadal, which is incorrect and suggests that the translator thought that Riven- was related to river.
Altre rese possibili secondo me sono:
Vallespaccata, Valfonda, Valfratta o Vallefratta, Val Frattura, Golafratta.
A voi del foro l'ardua sentenza.
Re: «Rivendell»
Inviato: gio, 25 gen 2024 17:58
di G. M.
Luke Atreides ha scritto: gio, 25 gen 2024 17:37
Valfratta, Vallefratta, Golafratta
Questi mi sento d'escluderli: in toponimi del genere non intenderei
-fratta come 'spaccata' ma come '
sterpeto intricato'.
Re: «Rivendell»
Inviato: gio, 25 gen 2024 19:13
di Carnby
Io ho sempre sentito dire Gran Burrone. Ripafratta è anche una località in provincia di Pisa.
Re: «Rivendell»
Inviato: gio, 25 gen 2024 19:35
di Millermann
Per conservare anche una certa assonanza con l'originale, che ne dite di
Valravina?
Ammetto che potrebbe non essere immediatamente
comprensibile, ma qui sta il bello, no?

Re: «Rivendell»
Inviato: gio, 25 gen 2024 23:41
di domna charola
Propendo anch'io per Gran Burrone.
Gli altri mi sembrano un po' forzati nel senso. Le attestate Valforra e Forraspaccata non vogliono dire molto. Una forra è una valle, di particolare tipo ma pur sempre una valle o una porzione di valle, quindi i due termini assieme sono solo ridondanti; una forra "spaccata" non si capisce bene cosa voglia dire, a quel punto meglio tenere il toponimo originale.
Stessa cosa, secondo me, per un'eventuale, e poco probabile, Vallespaccata o Valfrattura. Valfonda invece è non solo banale, ma molto meno "impressionante" rispetto a Gran Burrone, moltissime valli sono fonde, ma non sono delle ardite fenditura della roccia. Il burrone almeno evoca la scarpata verticale di una fenditura della roccia, sia pure vista dall'alto e non dal fondo, e poi nel suono così familiare lo sento molto obbittesco.
Re: «Rivendell»
Inviato: sab, 27 gen 2024 10:15
di Luke Atreides
G. M. ha scritto: gio, 25 gen 2024 17:58
Questi mi sento d'escluderli: in toponimi del genere non intenderei
-fratta come 'spaccata' ma come '
sterpeto intricato'.
In verità anticamente il termine
Fratta voleva dire anche spaccatura, breccia:
Fratta 2, sf. Ant. Spaccatura, breccia. Fatti di Cesare, 174: Tanto fecero con bolcioni ferrati, che fecero una gran fratta nel muro. Intelligenza, 150: Ed évi Sciva a la fratta del muro, / come ritenne i nemici per forza.
Filologicamente non è sbagliato.
Re: «Rivendell»
Inviato: sab, 27 gen 2024 10:31
di G. M.
Non ho detto che fosse sbagliato… ovviamente non lo è (
fratto è un aggettivo). Ho detto che, incontrando il toponimo senz'altre informazioni, io probabilmente lo fraintenderei, perché mi sembra più naturale leggere
Valfratta e simili come 'valle della fratta (= macchia, sterpeto), valle con una fratta' che come 'valle spaccata'. Ovviamente non ci sarebbe nessun'ambiguità se il nome fosse al maschile, tipo (esempio a caso)
Burronfratto.
Ma magari è una sensazione mia, e per altri quel
-fratta è immediatamente riconosciuto con valore aggettivale.

Re: «Rivendell»
Inviato: dom, 28 gen 2024 21:04
di 12xu
G. M. ha scritto: sab, 27 gen 2024 10:31
Ma magari è una sensazione mia, e per altri quel
-fratta è immediatamente riconosciuto con valore aggettivale.
Concordo con te. Anche perché nella toponomastica
vi sono molti esempi in cui "fratta" indica, appunto, le fratte.
A differenza degli altri utenti propendo per un traducente alternativo a Gran Burrone. Vero che questo suona bene e ha un sapore fantastico, ma pur troppo:
Rivendell indica una città e mi suona come una città, mentre Gran Burrone mi suona più come un luogo ermo e fiabesco. Nondimeno indica una città degli elfi, quindi forse è un bene che suoni così. In ogni caso, propongo
Golafonda.
Re: «Rivendell»
Inviato: dom, 28 gen 2024 23:16
di domna charola
12xu ha scritto: dom, 28 gen 2024 21:04
In ogni caso, propongo
Golafonda.
"Golafonda" mi fa pensare a qualcosa a luci rosse, però… in fondo si tratta di un libro per tutti…
Re: «Rivendell»
Inviato: dom, 28 gen 2024 23:44
di 12xu
Ammetto che una scintilla di malizia ha balenato anche nella mia mente, ma mi appello al
principio del sigaro
Propongo anche
Forrafonda, anche se continuo a preferire leggermente la versione a luci rosse

Re: «Rivendell»
Inviato: mar, 09 apr 2024 17:57
di Luke Atreides
Millermann ha scritto: gio, 25 gen 2024 19:35
Per conservare anche una certa assonanza con l'originale, che ne dite di
Valravina?
Ci potrebbe stare.

Re: «Rivendell»
Inviato: dom, 14 apr 2024 13:59
di LorenzoD
Una soluzione che ho trovato in Rete, più fedele al suono che al senso, è Fendivalle, peraltro analogo alla scelta della nuova traduzione francese, Fendeval. È pur vero che la località è una valle e non qualcosa che la fende, però è la più convincente a mio avviso.
Re: «Rivendell»
Inviato: lun, 15 apr 2024 21:30
di brg
Certamente meglio "Valfessa" di "Golafonda".
Comunque "Gran Burrone" rimane di gran lunga la miglior traduzione.