«Blit[t]ri»
Inviato: sab, 11 ago 2007 22:43
Curiosando nello Zibaldone leopardiano ho trovato questo (dicembre 1818...8 gennaio 1820, p. 43; le traslitterazioni dal greco sono dovute a questo sito):
La voce è nel GRADIT (a lemma blittri, varianti blettri, bliteri, blituri) e nel Battaglia (a lemma blittri, varianti blitri, blictri, blítteri). La mia domanda è: questa voce è (ancora) in uso in qualche parte d’Italia, in qualche dialetto? Grazie a chi soddisfarà la mia curiosità.Non si trova in verun Dizionario italiano ch’io abbia potuto consultare ma è comune fra noi la parola blitri o blittri o blitteri che significa, un niente, cosa da nulla ec. Questa casa è un blitri; questa città è un blitri a misurarla con Roma ec. ec. Ora questa parola è totalmente e interamente greca: blÛtri, che anche si diceva blÛturi e bl®turi e blÛthri (come anche noi) e forse anche brÛturi, e non significava nulla. V. Laerz. l.7. segm.57. e quivi le note del Casaub. e del Menag. e il Du Fresne Glossar. Graec. in blÛthri, e nell’appendice 1. in blÛthri parimente. Tutti gli altri libri immaginabili che poteano fare al caso sono stati da me consultati scrupolosamente, senza trovarci ombra di questa voce, e nominatamente i Dizionari Greci tutti quanti n’ho, dove manca affatto, in tutte le sue maniere.
