«Cono gelato»

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Carnby
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«Cono gelato»

Intervento di Carnby »

È accettabile la locuzione cono gelato? Mi pare che la dizione tradizionale sia cono di gelato.
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Millermann
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Re: «Cono gelato»

Intervento di Millermann »

In apparenza sono corrette entrambe. Sul Treccani, alla voce cono: «c. gelato (o semplicem. cono), sorbetto contenuto in una cialda di forma conica»; alla voce gelato: «un cono, una coppa di g.». ;)

Nell'uso, cono gelato è decisamente maggioritario , e ciò non mi sorprende. Piuttosto, non m'ero reso conto che al plurale è piú diffusa la dizione «coni gelato» che «coni gelati». E io che pensavo fosse il cono a essere gelato! :lol:
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G.B.
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Re: «Cono gelato»

Intervento di G.B. »

Millermann ha scritto: lun, 05 feb 2024 12:05 Piuttosto, non m'ero reso conto che al plurale è piú diffusa la dizione «coni gelato» che «coni gelati». E io che pensavo fosse il cono a essere gelato! :lol:
Di qui —immagino— la (comprensibile) perplessità di ordine sintattico. Il plurale «coni gelato» testimonia la natura di composto nominale, con testa a sinistra (e gelato sostantivo, come in torta gelato). La prima edizione del Devoto — Oli (1979), alla voce CONO, cosí intendeva: «cialda conica contenente una porzione di gelato».

All'opposto, la prima Appendice al Dizionario Moderno (Migliorini, 1942), registrava la locuzione alla stessa voce CONO, col significato di «gelato contenuto in una cialda conica»; un composto, dunque, con testa a destra, come scuola bus.

O bisogna diffidare —mi viene il dubbio— delle definizioni dei dizionari, che possono essere approssimative nella nostra classificazione?

Volendo, l'analisi aggettivale di «gelato» potrebbe reggersi s'una sorta d'ipallage?
G.B.
brg
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Re: «Cono gelato»

Intervento di brg »

Io ho sempre sentito dire "cono gelato" (pl. "coni gelato"). L'ho sempre inteso, banalmente, come un "cono che è anche un gelato", visto che nell'uso "gelato" indica tanto la materia, quanto il singolo prodotto, ottenuto da tale materia ed altri eventuali alimenti accessori. Tra questi alimenti accessori c'è appunto la cialda; quindi, a differenza della coppetta in cui la coppa è solo un contenitore, il cono di cialda fa parte del "gelato", inteso come il dolce a base di materia gelato, tanto quanto la granella di nocciole, il cioccolato fuso, i canditi o qualunque altra cosa vi sia stata aggiunta.
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G.B.
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Iscritto in data: gio, 15 ago 2019 11:13

Re: «Cono gelato»

Intervento di G.B. »

brg ha scritto: gio, 08 feb 2024 20:19 Io ho sempre sentito dire "cono gelato" (pl. "coni gelato"). L'ho sempre inteso, banalmente, come un "cono che è anche un gelato", visto che nell'uso "gelato" indica tanto la materia, quanto il singolo prodotto, ottenuto da tale materia ed altri eventuali alimenti accessori. Tra questi alimenti accessori c'è appunto la cialda; quindi, a differenza della coppetta in cui la coppa è solo un contenitore, il cono di cialda fa parte del "gelato", inteso come il dolce a base di materia gelato, tanto quanto la granella di nocciole, il cioccolato fuso, i canditi o qualunque altra cosa vi sia stata aggiunta.
Un composto copulativo? Sí, però non ci aspetteremmo un plurale coni gelato, perché i due nomi sono declinabili e dello stesso genere (come capiredattori, scrittori-registi, cassemadie). Invece, coni gelati può essere, in effetti, una copulazione; cf. Grossmann — Rainer (2004), La formazione delle parole in italiano, Tübingen, «De Gruyter», pp. 37-38, §2.1.2.1.
G.B.
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