«Assicurare» e «accertare»: complemento oggetto o complemento di termine?

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Enzo
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«Assicurare» e «accertare»: complemento oggetto o complemento di termine?

Intervento di Enzo »

Ho chiesto al linguista dei chiarimenti sui verbi assicurare e accertare.

In particolare ho chiesto se la costruzione "li ho assicurati/accertati che era così" fosse corretta, sapendo che la costruzione più diffusa e idiomatica fosse "gli ho assicurato/accertato che era così".

Ecco qui la risposta che non mi aspettavo e che ha ribaltato le mie convinzioni.

Riassumendo, il linguista dice che la sola costruzione corretta è quella senza complemento di termine.

Chiedendo ulteriori chiarimenti sul suo intervento, mi è stato risposto che nella lingua italiana "assicurare" e "accertare" sono verbi transitivi, quindi non si può assicurare o accertare "a qualcuno", ma soltanto "qualcuno". Il complemento di termine è dunque scorretto.

Fanno eccezioni casi come "assicurare il ladro alla giustizia".

Cosa ne pensate di questo intervento? Vi trovate d'accordo oppure siete di un'altra idea?

Vi ringrazio e buona giornata a tutti.
valerio_vanni
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Re: «Assicurare» e «accertare»: complemento oggetto o complemento di termine?

Intervento di valerio_vanni »

Enzo ha scritto: gio, 25 apr 2024 17:39 Ho chiesto al linguista dei chiarimenti sui verbi assicurare e accertare.

In particolare ho chiesto se la costruzione "li ho assicurati/accertati che era così" fosse corretta, sapendo che la costruzione più diffusa e idiomatica fosse "gli ho assicurato/accertato che era così".

Ecco qui la risposta che non mi aspettavo e che ha ribaltato le mie convinzioni.

Riassumendo, il linguista dice che la sola costruzione corretta è quella senza complemento di termine.
Escludo il verbo "accertare", con quello la costruzione mi suona male.

"Gli ho assicurato che era così" va bene.
"Li ho assicurati" no, perché si assicura l'oggetto e non il beneficiario. A parte "il ladro assicurato alla giustizia" (in questo caso, appunto, il ladro è l'oggetto).
Il verbo rassicurare, invece, regge come oggetto la persona. Si rassicura qualcuno di qualcosa.
Chiedendo ulteriori chiarimenti sul suo intervento, mi è stato risposto che nella lingua italiana "assicurare" e "accertare" sono verbi transitivi, quindi non si può assicurare o accertare "a qualcuno", ma soltanto "qualcuno".
Si assicura qualcosa a qualcuno, cosa c'è di sbagliato?
Anche vendere è transitivo, quindi? Quindi non si può vendere qualcosa a qualcuno?
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Millermann
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Re: «Assicurare» e «accertare»: complemento oggetto o complemento di termine?

Intervento di Millermann »

Io non sono un linguista, ma mi sembra che qui si sia fatta una gran confusione. Ciò che le ha risposto il linguista è giusto, ma si riferisce al verbo rassicurare, mentre lei chiedeva a proposito di assicurare, e non è affatto la stessa cosa! :roll:

Infatti si assicura qualcosa a qualcuno (o viceversa: posso anche assicurare il bambino al seggiolino, o il ladro alla giustizia). Assicurare si comporta cioè come raccontare, dire, giurare, ecc.

Pertanto, la frase corretta è la (A) «Gli ho assicurato/accertato che non era così», mentre trovo la (B) leggermente marginale: ?«Gli ho assicurato/accertato la buona riuscita del progetto».

Le altre due sono totalmente agrammaticali, come lo sarebbero *«Li ho raccontati/giurati che non era così» e *«Li ho raccontati/giurati della mia innocenza. :P

Al contrario di assicurare, rassicurare non segue questa costruzione: si rassicura qualcuno di qualcosa, e dunque si comporta come informare.

Perciò, usando questo verbo, le frasi corrette sarebbero proprio la (C) «Li ho rassicurati che non era così» e la (D) «Li ho rassicurati della mia innocenza. Stavolta, quindi, sono le prime due a diventare agrammaticali, proprio come *«Gli ho informato che non era così» e *«Gli ho informato la buona riuscita del progetto». ;)
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
Enzo
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Re: «Assicurare» e «accertare»: complemento oggetto o complemento di termine?

Intervento di Enzo »

@Millermann
In particolare: “accertare qualcuno” (e non “a qualcuno”); “assicurare qualcuno” (oppure “rassicurare qualcuno”), non “a qualcuno”. Assicurare e accertare, insomma, non possono reggere il complemento di termine della persona che si assicura/accerta, ma soltanto il complemento oggetto (nelle accezioni qui commentate).


Il linguista, mi sembra di capire, si riferisse anche al verbo assicurare.
In un'altra risposta inviata via email, purtroppo non pubblicata, dove chiedevo ulteriori chiarimenti, disse:
"Nella lingua italiana assicurare e accertare sono verbi transitivi, quindi non si può assicurare o accertare "a qualcuno", ma soltanto "qualcuno". Il complemento di termine è dunque scorretto. Almeno nell'italiano standard e di media formalità.
Assicurare potrebbe reggere il complemento di termine in casi particolari quali "assicurare il ladro alla giustizia", ma trattasi di diverso significato".

Non mi sembra che abbia detto che la C e la D fossero scorrette, anzi.

È curiosa però questa risposta data sul Treccani, dove vengono legittimate tutte le costruzioni :lol:

Anche qui e qui
si trovano esempi di assicurare/accertare qualcuno che...
Avatara utente
Millermann
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Località: Riviera dei Cedri

Re: «Assicurare» e «accertare»: complemento oggetto o complemento di termine?

Intervento di Millermann »

Gliel'ho detto: non sono un linguista, le mie sono considerazioni basate sull'analogia di assicurare e rassicurare con altri verbi, piú o meno sinonimi, che si usano nello stesso modo. Ammetto che non avrei dovuto bollare come agrammaticali alcune frasi senza averne la certezza: a leggere la voce del Treccani, si direbbe che assicurare possa condividere la costruzione di rassicurare, se usato nella stessa accezione (la seconda; non nelle altre, ovviamente). :oops:

In tal caso, con assicurare le quattro frasi sarebbero tutte valide (ma non con rassicurare, ove continuerebbe a valere l'agrammaticalità delle prime due).
Ma sarà meglio attendere il parere di qualcuno piú esperto di me! :P
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Dario G
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Re: «Assicurare» e «accertare»: complemento oggetto o complemento di termine?

Intervento di Dario G »

Premesso che neanche io sono un esperto, direi che assicurare regge: il complemento oggetto se vale «rendere sicura una persona» (quindi rassicurare); il complemento di termine se vale «dare per sicuro, promettere come cosa certa» (v. il Gabrielli, s.v., acc. A.3).
Tale impostazione, tuttavia, è in parte contraddetta da un esempio citato dal Treccani (s.v. assicurare, acc. 2.a: «[r]endere certa una persona riguardo a un fatto, rassicurare»): assicurò ai compagni di non avere nulla in contrario; esempio che non comprendo, posto che qui assicurare vale, per definizione, «rassicurare»: se è agrammaticale *rassicurò ai compagni…, non vedo perché non debba esserlo anche ?assicurò ai compagni
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