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«Bezoar»

Inviato: mar, 30 apr 2024 16:37
di G. M.
Treccani:
beżoàr (anche benżoàr, belzüàr e altre varianti) s. m. [dal lat. mediev. bezoar, e questo dal pers. pādzahr «contravveleno», attrav. l’arabo bāzahr o bādizahr]. – 1. Nella medicina orientale e medievale, nome di concrezioni che si formano nell’apparato digerente dei ruminanti, cui fu attribuita efficacia come contravveleni (sembra si trattasse di concrezioni biliari e talvolta di coproliti con guscio calcareo). 2. Pianta dell’America Centr. (Dorstenia contrayerva) della famiglia moracee, la cui radice è tuttora usata nella medicina popolare dei paesi d’origine come antidoto contro la morsicatura dei serpenti velenosi. 3. Capra selvatica (Capra hircus) del Caucaso, dell’Anatolia, dell’Iran e di Creta.
Per l'accezione 1, il GDLI registra:
  • sotto «Belẓuàr», bezzoarre;
  • sotto «Beẓoàr», belzuà, bezzuarre, bezzuarro, bezzuardo;
  • bezoardo, che fa voce a sé.
Il Gabrielli ha bezoare.

L'adattamento bezoario, che in Rete sembra ben assestato nel linguaggio medico anche recente (anche in composti, fitobezoario, tricobezoario), mi pare generalmente trascurato dai dizionari; lo trovo nello Zingarelli 2012, che addirittura lo mette al primo posto, con bezoar come variante.

Per l'accezione 2 c'è contraierva:
contraièrva s. f. [dallo spagn. contrahierba, comp. di contra «contro» e hierba «veleno»]. – Nome di varie erbe perenni della famiglia moracee dell’America tropicale (in partic. di Dorstenia contrajerva), le quali forniscono la radice di bezoar (o radice di c.), usata un tempo come vulnerario e oggi, nei paesi d’origine, come stimolante e diaforetico, e anche contro il morso dei serpenti.
Per l'accezione 3 c'è egagro:
ègagro (o egàgro) s. m. [dal gr. αἴγαγρος, comp. di αἴξ αἰγός «capra» e ἄγριος «selvatico»]. – Altro nome della capra selvatica (Capra hircus o C. aegagrus) dell’isola di Creta, delle Cicladi e dell’Asia occid., detta anche bezoar.

Re: «Bezoar»

Inviato: mer, 01 mag 2024 18:56
di brg
Nel T.L.I.O. si trova che "bezaar" è sinonimo di "t(e)riaca".

Dice il frate padovano:
[...] el çoa a la epillensia e sì è beçaar, çoè triaqua, [...] masimamentre el çoa al late coagulà in lo stomego e al morso del serpe(n)te.